Tutti i mammiferi possiedono i capezzoli, ma il numero varia a seconda della specie.
Quindi, quante mammelle hanno i cani? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Quante mammelle ha un cane femmina?
Il numero di mammelle nel cane varia in base alla taglia dell’animale stesso:
- nei cani di taglia piccola: le mammelle sono otto (quattro per ogni lato);
- nei cani di taglia grande: sono dieci (cinque per ogni lato).
Negli esemplari che hanno 10 capezzoli, la distribuzione sarà così disposta:
- 2 mammelle toraciche;
- 2 mammelle addominali;
- 1 paio di mammelle inguinali.
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Un’ulteriore classificazione:
- nelle razze brachicefale, i capezzoli sono posti orizzontalmente;
- nelle razze dolicocefale, i capezzoli sono disposti verticalmente.
Alcune razze di cani hanno 12 mammelle, a rimarcare il fatto che non esiste una regola prestabilita sul numero di queste ghiandole.
Infatti, può capitare che alcuni cani abbiano un numero dispari di mammelle (disposte 5 per un lato e 4 per l’altro).
Il numero totale delle mammelle nei cani è probabilmente legato al volume delle cucciolate (che, solitamente, sono di 4/5 esemplari e ognuno avrà un punto a cui attaccarsi).
Quanti capezzoli hanno i cani maschi?
A differenza dei cani femmina, i maschi non hanno le mammelle ma i capezzoli.
Essi vanno da 8 a 10 e un esemplare con questo numero di appendici avrà:
- 2 capezzoli toracici cranici;
- 2 toracici caudali;
- 2 addominali cranici;
- 2 addominali caudali;
- 2 inguinali.
Come sono fatte le mammelle dei cani
La ghiandola mammaria è costituita da due lobi, uno anteriore e uno posteriore, separati da un istmo. Ogni lobo è ulteriormente suddiviso in numerose unità anatomiche chiamate alveoli (responsabili della produzione del latte).
Le mammelle dei cani sono formate da:
- ghiandole mammarie: organi che producono e secernono latte durante l’allattamento. Esse sono formate da acini ghiandolari molto piccoli e il latte passa attraverso un sistema di dotti lattiferi che portano verso il capezzolo;
- dotti lattiferi: a differenza dell’essere umano, il cane ha più orifizi da cui esce il latte (sono 5/7 per mammella);
- capezzoli: ogni mammella ha un capezzolo che funge da punto di erogazione che, durante la gravidanza e l’allattamento, si ingrossano e diventano più scuri.
Più in generale, il tessuto adiposo e connettivale circonda le ghiandole mammarie, proteggendo e supportando tutte le struttura; le mammelle vengono vascolarizzate da arterie che donano il nutrimento necessario.
Infine, abbiamo l’innervazione, che consente di attivare la risposta agli stimoli della suzione.
La forma delle mammelle del cane è tondeggiante ed è cruciale che siano ben sviluppate poiché è da queste che l'animale riceve il latte materno, fondamentale per la sua crescita.
A cosa servono le mammelle nei cani?
Le mammelle dei cani hanno la funzione di produrre e secernere latte – ricco di proteine, grassi, anticorpi e vitamine fondamentali per il sistema immunitario – al fine di nutrire i cuccioli dopo la nascita.
Inoltre, sono utili anche alla produzione del colostro, un liquido denso, ad alto nutrimento e ricco di anticorpi in grado di proteggere i piccoli da eventuali infezioni.
Negli esemplari maschi, invece, non hanno una funzione specifica – anzi, i capezzoli rimangono inattivi per tutta la vita.
Disturbi a carico delle mammelle nei cani
I disturbi mammari nei cani possono includere masse, infezioni e infiammazioni delle ghiandole mammarie.
Tra le condizioni più comuni ci sono la mastite (che può rendere la mammella gonfia), spesso dovute a infezioni batteriche durante l’allattamento, e i tumori mammari, che possono essere benigni o maligni, con una maggiore incidenza nelle femmine non sterilizzate.
I sintomi del tumore mammario nel cane possono essere:
- gonfiore;
- secrezioni anomale;
- ulcerazioni o noduli palpabili.
La diagnosi precoce è fondamentale per il trattamento, che può variare dalla terapia antibiotica alla rimozione chirurgica delle masse.