Quante mammelle hanno i cani qual è la loro funzione?

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 10 Marzo, 2025

Un cane da la zampa al padrone

Tutti i mammiferi possiedono i capezzoli, ma il numero varia a seconda della specie.

Quindi, quante mammelle hanno i cani? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Quante mammelle ha un cane femmina?

Il numero di mammelle nel cane varia in base alla taglia dell’animale stesso:

  • nei cani di taglia piccola: le mammelle sono otto (quattro per ogni lato);
  • nei cani di taglia grande: sono dieci (cinque per ogni lato).

Negli esemplari che hanno 10 capezzoli, la distribuzione sarà così disposta:

  • 2 mammelle toraciche;
  • 2 mammelle addominali;
  • 1 paio di mammelle inguinali.

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Un’ulteriore classificazione:

  • nelle razze brachicefale, i capezzoli sono posti orizzontalmente;
  • nelle razze dolicocefale, i capezzoli sono disposti verticalmente.

Alcune razze di cani hanno 12 mammelle, a rimarcare il fatto che non esiste una regola prestabilita sul numero di queste ghiandole.

Infatti, può capitare che alcuni cani abbiano un numero dispari di mammelle (disposte 5 per un lato e 4 per l’altro).

Il numero totale delle mammelle nei cani è probabilmente legato al volume delle cucciolate (che, solitamente, sono di 4/5 esemplari e ognuno avrà un punto a cui attaccarsi).

Quanti capezzoli hanno i cani maschi?

A differenza dei cani femmina, i maschi non hanno le mammelle ma i capezzoli.

Essi vanno da 8 a 10 e un esemplare con questo numero di appendici avrà:

  • 2 capezzoli toracici cranici;
  • 2 toracici caudali;
  • 2 addominali cranici;
  • 2 addominali caudali;
  • 2 inguinali.

Come sono fatte le mammelle dei cani

La ghiandola mammaria è costituita da due lobi, uno anteriore e uno posteriore, separati da un istmo. Ogni lobo è ulteriormente suddiviso in numerose unità anatomiche chiamate alveoli (responsabili della produzione del latte).

Le mammelle dei cani sono formate da:

  • ghiandole mammarie: organi che producono e secernono latte durante l’allattamento. Esse sono formate da acini ghiandolari molto piccoli e il latte passa attraverso un sistema di dotti lattiferi che portano verso il capezzolo;
  • dotti lattiferi: a differenza dell’essere umano, il cane ha più orifizi da cui esce il latte (sono 5/7 per mammella);
  • capezzoli: ogni mammella ha un capezzolo che funge da punto di erogazione che, durante la gravidanza e l’allattamento, si ingrossano e diventano più scuri.

Più in generale, il tessuto adiposo e connettivale circonda le ghiandole mammarie, proteggendo e supportando tutte le struttura; le mammelle vengono vascolarizzate da arterie che donano il nutrimento necessario.

Infine, abbiamo l’innervazione, che consente di attivare la risposta agli stimoli della suzione.

La forma delle mammelle del cane è tondeggiante ed è cruciale che siano ben sviluppate poiché è da queste che l'animale riceve il latte materno, fondamentale per la sua crescita.

A cosa servono le mammelle nei cani?

Le mammelle dei cani hanno la funzione di produrre e secernere latte – ricco di proteine, grassi, anticorpi e vitamine fondamentali per il sistema immunitario – al fine di nutrire i cuccioli dopo la nascita.

Inoltre, sono utili anche alla produzione del colostro, un liquido denso, ad alto nutrimento e ricco di anticorpi in grado di proteggere i piccoli da eventuali infezioni.

Negli esemplari maschi, invece, non hanno una funzione specifica – anzi, i capezzoli rimangono inattivi per tutta la vita.

Disturbi a carico delle mammelle nei cani

I disturbi mammari nei cani possono includere masse, infezioni e infiammazioni delle ghiandole mammarie.

Tra le condizioni più comuni ci sono la mastite (che può rendere la mammella gonfia), spesso dovute a infezioni batteriche durante l’allattamento, e i tumori mammari, che possono essere benigni o maligni, con una maggiore incidenza nelle femmine non sterilizzate.

I sintomi del tumore mammario nel cane possono essere:

  • gonfiore;
  • secrezioni anomale;
  • ulcerazioni o noduli palpabili.

La diagnosi precoce è fondamentale per il trattamento, che può variare dalla terapia antibiotica alla rimozione chirurgica delle masse.

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

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