Cos'è l'ansia da separazione nel cane e come si manifesta?
Quali sono i sintomi più evidenti che caratterizzano questa condizione e quali rimedi si possono mettere in atto per contrastarla? Vediamolo insieme.
Cosa si intende per ansia da separazione nel cane
Con il termine ansia da separazione si intende una patologia del comportamento che colpisce cani di diverse razze, età e sesso.
Si tratta di una problematica molto comune (si stima, infatti, che ne soffra tra il 13% e il 18% dei cani domestici) e che si caratterizza per un anomalo comportamento dell'animale: quest'ultimo, infatti, si distingue per avere un alto livello di attaccamento al padrone e una gestione dello stress difficoltosa e carente non appena viene lasciato da solo, anche se per poco tempo.
Questa forma di disagio insorge solitamente nel momento in cui l'animale (più frequentemente sono esposti a questo problema cani che hanno subito traumi nella loro vita, come l’abbandono) viene lasciato solo ed è provocata dall'incapacità canina di gestire i sentimenti negativi come l'ansia e lo stress legati all'uscita del padrone.
Ma come si riconosce la sindrome da abbandono nei cani? Le manifestazioni più evidenti di questo disagio sono:
- l'animale si lamenta se viene separato dal padrone;
- ha un attaccamento morboso nei confronti del padrone;
- diventa iperattivo quando capisce che sta per uscire insieme al padrone;
- è legatissimo ai membri della famiglia e ha difficoltà a rimanere da solo;
- mette in atto comportamenti errati (distrugge oggetti, urina in casa, mangia oggetti) quando il padrone esce dalle mura domestiche;
- si lecca in modo compulsivo;
- ansima, abbaia o piange quando viene lasciato da solo;
- non riesce a tranquillizzarsi;
- non mangia o non beve se viene lasciato da solo in casa;
- ha comportamenti autolesionistici;
- segue ovunque il padrone all'interno della casa;
- rimane vicino alla porta anche in assenza del padrone;
- cammina avanti e indietro;
- reagisce a rumori di lieve intensità quando viene lasciato solo.
I sintomi possono essere diversi fra loro e variare a seconda della gravità del disagio, sebbene i più comuni siano la tendenza a distruggere gli oggetti in casa (presente in quasi il 71% delle volte), quella di abbaiare eccessivamente e quella di urinare o defecare tra le mura domestiche.
Perché il cane ha ansia da separazione?
Molto spesso, un cane che manifesta un'eccessiva ansia da separazione lo fa perché intrattiene con il suo padrone un rapporto sbilanciato e malsano, ovvero vi è un'eccessiva sudditanza psicologica che lo rende troppo dipendente dall'umano.
Un passato traumatico caratterizzato da abusi fisici e sofferenze, una storia di abbandoni e l'assenza della figura materna possono aumentare le possibilità che il proprio cane sperimenti la sindrome dell'abbandono, tuttavia è importante comprendere il ruolo giocato dall'atteggiamento del padrone.
Se quest'ultimo si dimostra troppo accondiscendente, disponibile e presente per l'animale, il cane non riuscirà a trovare le risorse psicologiche dentro di sé per rendersi autonomo. Inoltre, molti proprietari tendono a infantilizzare il cane trattandolo come un bambino piccolo, rassicurandolo, cercando il contatto fisico, instillandogli paure che probabilmente, se fosse da solo, non avrebbe.
Dunque, è fondamentale capire che prima di sgridare l'animale per i suoi comportamenti errati, si deve agire per modificare un legame non equlibrato e mettere in atto delle strategie per rendere l'animale più sicuro di sé stesso.
Un altro fattore che può peggiorare la situazione è, poi, la noia: quando l'animale non gioca abbastanza, non esce e si annoia, è facile che l'ansia da separazione peggiori.
Tuttavia, è consigliabile cercare un equilibrio fra le passeggiate in compagnia e la solitudine, in quanto l'animale deve comunque essere in grado di gestire la frustrazione che gli deriva dalla noia, senza provocare danni alla casa.
Ansia da separazione nel cane: quali rimedi
Il trattamento dei cani con ansia da separazione non è semplice in quanto l'approccio è soprattutto di tipo comportamentale, il metodo migliore è chiedere un consulto ad un medico veterinario esperto in comportamento e ad un educatore cinofilo.
Sgridare l'animale retroattivamente (ovvero quando ha già combinato dei danni in casa) non ha molto senso, in quanto non capisce le motivazioni della sgridata e, se viene punito, si sentirà ancora più insicuro.
Per ottenere dei buoni risultati occorrerà lavorare a 360° prendendo in considerazione la natura dei rapporti familiari nel loro complesso. Adottando le giuste tecniche e operando in sinergia con un veterinario comportamentale, si potranno ottenere dei miglioramenti dopo qualche settimana, a patto di seguire scrupolosamente le indicazioni del professionista.
Per gestire la sindrome abbandono nel cane i rimedi più consigliati sono:
- non punire l'animale retroattivamente;
- ignorare il cane per almeno venti minuti sia nel momento in cui si torna a casa che quando si sta per uscire;
- premiare il cane quando si mostra tranquillo;
- cercare di ignorarlo il più possibile dentro casa;
- farlo muovere fuori casa per almeno mezz'ora al giorno;
- non farlo dormire né sul letto né sul divano, ma sempre per terra e preferibilmente in un'altra stanza;
- insegnarli i comandi di base;
- uscire di casa per pochi minuti e poi rientrare subito dopo senza degnarlo di alcuna attenzione;
- quando si è in casa, creare una routine prevedibile in modo da abituarlo a rimanere da solo senza ansia;
- entrare e uscire di casa in modo silenzioso, così da non creare eccessive aspettative nell'animale;
- prevedere dei momenti di allontanamento dall'animale, dapprima brevi e poi via via sempre più lunghi;
- quando si va via, lasciargli dei giochi e un ambiente sicuro e tranquillo dove possa riposarsi;
- fargli passare del tempo con un'altra persona in modo da disabituarlo alla presenza costante del padrone;
- quando si esce, farlo nel modo più tranquillo e sereno, senza coccolarlo troppo.
5 consigli per migliorare la sindrome da abbandono nel cane
Quali tecniche possiamo adottare per ridurre l'ansia da separazione nei cani? Se la situazione non è così grave, ecco cinque suggerimenti pratici da provare:
- Fare attenzione a quali segnali gli provocano ansia. Se il cane si agita non appena sente un determinato rumore o quando vede una certa azione, ignorarlo e non coinvolgerlo in quello che si sta facendo;
- Sviluppare le associazioni positive quando si sta per uscire di casa, magari premiandolo con uno snack oppure lasciandogli un gioco;
- Lasciare accesa la televisione quando si esce, in modo da mitigare la sua ansia;
- Quando si ritorna a casa, non prestargli troppa attenzione per i primi minuti. Non comportarsi come se non lo si vedesse da molto tempo, ma limitarsi a un breve cenno di saluto. L'obiettivo di questa tecnica è quella di aiutarlo a capire che l'uscita e il rientro a casa del padrone sono semplici attività quotidiane che non richiedono troppa attenzione;
- Abituarlo a stare da solo anche quando si è presenti in casa. Non tenerlo sempre con sé in casa, ma lasciargli dei giochi in un'altra stanza, senza controllare ossessivamente quello che sta facendo.