Negli ultimi anni, il cambiamento climatico ha contribuito all'emergere di nuove minacce per la nostra salute, una delle quali è l'insediamento della zecca marginata in aree precedentemente inospitali per questa specie.
Origine e diffusione della zecca marginata
Gli scienziati sottolineano che singoli esemplari di questa zecca, originaria delle regioni calde e secche del Mediterraneo meridionale, erano già stati rilevati in passato. Questi esemplari venivano trasportati da uccelli migratori o dal commercio di bestiame. Tuttavia, fino ad ora, gli inverni freddi avevano impedito l'insediamento stabile di popolazioni locali.
Il cambiamento climatico però ha avuto un ruolo determinante nel permettere l'insediamento della zecca marginata nella regione del Carso. Gli inverni sempre più caldi hanno infatti permesso a queste zecche di stabilirsi, soprattutto nella parte orientale della provincia di Trieste.
Come identificare la zecca marginata
La zecca marginata è più grande della classica zecca. Essa abita zone aperte con una vegetazione più corta, rispetto di erbe alte e umide. Questo è uno degli elementi che la rende facilmente riconoscibile rispetto ad altre specie di zecche.
Una caratteristica che rende la zecca marginata particolarmente pericolosa è il suo comportamento attivo. A differenza di altre zecche che aspettano passivamente le loro prede, la zecca marginata potrebbe inseguire attivamente animali e umani per diversi metri.
Ad ogni modo la dimensione e la mobilità rendono queste zecche più facili da individuare e rimuovere.
Le malattie trasmesse
Le zecche marginate possono trasmettere diverse malattie. In Italia e in Europa, le infezioni più comuni trasmesse da queste zecche includono la meningoencefalite o encefalite da zecca (TBE), per la quale è disponibile un vaccino.
Precauzioni contro le zecche in Italia
Enzo Moretto, entomologo e divulgatore scientifico, spiega che l'aumento delle zecche è dovuto alla crescita delle aree incolte e dei boschi, che favoriscono la fauna selvatica. Inoltre, l'umidità elevata di quest'anno ha contribuito alla loro proliferazione.
Per proteggersi dalle zecche, Moretto consiglia di coprirsi bene, prestando particolare attenzione alle caviglie, controllandosi accuratamente dopo ogni escursione.