Quanti di noi si sono mai fermati a pensare all’importanza dei servizi igienici per una vita dignitosa? Presi dai ritmi frenetici della quotidianità, il valore umano dell’acqua e dell’igiene appare quasi come un qualcosa di scontato. Purtroppo non è così. Nel mondo, infatti, ci sono circa 2,5 miliardi di persone che non hanno la possibilità di accedere ai servizi igienici, condizionando così in peggio il loro stato di salute.
Quali sono le conseguenze di scarse condizioni di igiene?
Basta pensare al dramma dell’Ebola e della sua diffusione quasi incontrollata nei Paesi del Terzo Mondo, per capire come la mancanza di un’alta qualità igienico-sanitaria condizioni in peggio la vita delle popolazioni. Nel 2014, ”un miliardo di persone non ha accesso a toilets”, ricorda Kristel Malègue di Coalition Eau, un collettivo francese di Ong.
I dati sono drammatici. L’Organizzazione Mondiale della Sanità conta che ogni giorno, oltre 2mila bambini di età inferiore a 5 anni muoiono a causa di disidratazione, colpiti da dissenteria. L’Africa subsahariana e l’India sono le regioni del mondo maggiormente esposte. Le donne, poi, sono le vittime per eccellenza di questa situazione di degrado. Oltre a essere quotidianamente a contatto con virus e malattie, sono anche preda di abusi sessuali e violenze, che aumentano perché costrette a ricercare un luogo appartato per i lori bisogni fisiologici.
La mancanza di servizi igienici, sempre per le donne, rappresenta un limite anche quando si parla di istruzione. In Ghana, infatti, circa il 95% delle ragazze perde diversi giorni di scuola durante il periodo delle mestruazione, costrette dall’assenza di bagni nelle strutture.
Quali sono le malattie che si diffondono maggiormente in questi casi?
L’assenza di servizi igienici e di bagni in cui lavarsi ogni giorno, comporta, ovviamente, l’insorgere e il diffondersi di numerose patologie, come:
- diarrea
- malaria
- amebiasi
- colera
- febbre tifoide
- epatite A
- epatite E
Nell’Africa sahariana, infatti, oltre il 42% della popolazione non ha accesso all’acqua potabile, e questo dato spiega come sia possibile ammalarsi più facilmente. La situazione diventa ancora più complicata nelle campagne, dove mancano i pozzi e le installazioni idriche per raccogliere l’acqua piovana.
In Asia meridionale, invece, secondo l’UNICEF, un grave problema è rappresentato dall’inquinamento delle acque con sostanze pericolose, come l’arsenico e il fluoro, che mettono a rischio la salute di 50 milioni di persone.
Anche l’America latina presenta una situazione simile; si evidenziano disuguaglianze nei servizi idrici e igienico-sanitari tra i vari Paesi e bambini delle zone più periferiche vivono in condizioni di scarso igiene.
Cosa fare per migliorare la situazione?
In tutto il mondo, oggi si celebra il World Toilet Day per sensibilizzare l’opinione pubblica e manifestare in favore dei paesi più sfortunati. A Parigi sono stati collocati al centro della piazza del Centre Georges Pompidou dei Wc con cabina trasparente con lo slogan “Parlons Toilettes”, cioè “parliamo di toilette”.
L’obiettivo è quello di diffondere al massimo la consapevolezza di un netto bisogno di aiuto da indirizzare a chi ne ha, promuovendo anche un’educazione all’igiene che spesso manca. Investire in questo progetto può davvero contribuire a cambiare le condizioni di vita di milioni di persone, magari consentendo di dire addio a gravi malattie che spaventano anche i paesi più ricchi.