Voce bassa e calda? Ti rende irresistibile. Lo affermano gli ultimi studi sulla potenza attrattiva dei suoni: amiamo le voci profonde, che hanno un’inflessione simile alla nostra.
Alla University of British Columbia hanno verificato che la gente tende ad essere attratta magneticamente dalle persone che hanno voci più simili alle loro proprie.
La somiglianza riguarda la cadenza e l’inflessione regionale. Questo per un effetto “rassicurante”, una sorta di “segnale di identificazione”: se la tua voce suona come la mia, siamo della stessa gente, posso fidarmi di te.
Pubblicata su PLOS ONE, questa nuova evidenza scientifica toglie credito alla credenza per cui si trovano gli accenti francesi così irresistibili. “Noi crediamo che alcuni accenti stranieri sono universalmente ritenuti più desiderabili in ragione di stereotipi sociali” concludono gli esperti.
Tuttavia, la cadenza regionale da sola non basta. Lo studio ha dimostrato che tutti noi preferiamo le voci profonde e calde e non – udite udite – i toni cristallini e rochi.
Differenze di genere. Dove sta il fascino di una voce?
Lo studio ha coinvolto un campione numeroso di studenti universitari. Le donne sono state chiamate ad esprimersi sugli uomini, e gli uomini sulle donne. I risultati?
Donne? Vincono le donne dalle voci calde e profonde, come quella della leggendaria Marilyn. La “profondità” è il risultato di corde vocali sottili, giovani e umide, che vibrano riccamente. Le voci acute e roche, invece, sono percepite come stridule. Raffreddate, poco sane. Fumatrici?
Inutile sperare che il raffreddore ci restituisca, con la voce bassa e roca, un po’ del fascino che ci ha tolto con le occhiaie e il naso rosso.
Uomini? Le donne badano più al contenuto, e preferiscono nettamente gli uomini che parlano “adoperando parole brevi". Apprezzati anche gli uomini con un tono mediamente più profondo, ma la preferenza è meno marcata.
La voce, strumento affascinante.
Quanto si può cambiare, modulare, perfezionare una voce? Moltissimo. “La voce è lo strumento più straordinariamente flessibile che abbiamo”, afferma la dott. Babel, linguista e tra gli autori dello studio. Se usata bene, può condurci al successo.