Le donne che fanno una vita sedentaria invecchiano più in fretta

Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie

Ultimo aggiornamento – 28 Aprile, 2021

vita sedentaria e invecchiamento

La BBC News ha riportato che: “le donne che fanno una vita più sedentaria subiscono un invecchiamento cellulare più veloce di quelle che fanno esercizio tutti i giorni”. A conferma di ciò, c’è uno studio americano. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Le donne sedentarie invecchiano prima?

Questo studio è stato portato avanti dai ricercatori dell’University of California, San Diego State University, la State University of New York at Buffalo, la University of Washington, il Fred Hutchinson Cancer Research Centre, la George Washington University, la University of Florida e la Northwestern University, negli Stati Uniti; ed è stato fondato dal US National Heart, Lung and Blood Insitute.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista peer-review American Journal of Epidermiology.

I ricercatori hanno utilizzato le informazioni riguardanti diverse donne over 65, provenienti da altri sotto-studi, per capire se c’è una diretta correlazione tra il tempo trascorso seduti e l’accorciamento dei telomeri, ovvero le regioni terminali dei cromosomi, spesso paragonate alle estremità delle stringhe delle scarpe. Questi sono costituiti da molecole che servono a proteggere i fili di cromosomi dallo “sfilacciamento”.

I telomeri si accorciano ogni volta che l’informazione genetica nelle cellule viene duplicata. Si pensa che questo porti le cellule all’invecchiamento e alla morte. In questo studio, sono stati misurati nella piccola sezione di acidi nucleici che costituisce il DNA, conosciuta come paia di basi.

1481 donne si sono sottoposte a questa ricerca e hanno dovuto indossare per oltre una settimana degli accelerometri, strumenti che ne misurassero l’attività fisica, e compilare un questionario su quest’ultima e sul loro sonno.

Altri fattori presi in considerazione sono:

  • età e contesto etnico
  • livello di educazione
  • status coniugale
  • indice di massa corporea
  • consumo di fumo e alcol
  • ore di moderata o vigorosa attività fisica al giorno
  • malattie a lungo termine
  • uso di medicinali ormonali

La lunghezza dei telomeri è stata misurata dal DNA delle cellule del sangue.

Tra le donne dello studio, chi svolgeva meno di 40 minuti di attività fisica al giorno e sedeva più a lungo, aveva i telomeri più corti in media di 170 paia di basi. Considerando che i telomeri si accorciano di circa 21 paia di basi all’anno, 170 paia di basi equivalgono a circa otto anni di differenza tra le donne sedentarie e quelle che svolgono almeno 30 minuti di attività fisica al giorno. È un divario piuttosto importante.

Si tratta soprattutto di donne bianche, obese e che soffrono di malattie a lungo termine.

Le cause dell’invecchiamento: natura o educazione?

Questo studio suggerirebbe che si tratta di educazione. In realtà, ad oggi, non sappiamo se sia realmente così. Potrebbe trattarsi di una combinazione dei due fattori.

I geni sono potenti predittori di salute, così come di longevità, malattia e morte; ma sono solo una parte del puzzle. Esistono anche dei fattori comportamentali e ambientali che partecipano al quadro.

Esiste una teoria secondo la quale il DNA, il materiale genetico delle cellule, ha programmata in sé sin dal primo giorno la nostra morte. Non ci è possibile modificare i nostri geni, ma possiamo rallentare la marcia contro il tempo con un’alimentazione corretta e una sana attività fisica.

Conclusioni: le donne sedentarie invecchiano più in fretta?

I risultati di questo studio condotto sulle donne suggeriscono che il prolungamento del tempo sedentario e la limitazione dell’attività fisica possono agire in sinergia, per accorciare la lunghezza dei telomeri nei leucociti tra le over 65.

In parole povere, la combinazione dei due fattori accelera l’invecchiamento cellulare.

I ricercatori hanno ipotizzato che le cause di questo collegamento potrebbero includere l’insulino-resistenza, la mancanza di risposte antinfiammatorie dell’organismo o l’obesità.

È importante però sottolineare che, nonostante i telomeri vengano considerati marcatori per l’invecchiamento, la loro lunghezza non determina l’invecchiamento vero e proprio. Chi ha i telomeri più corti è da considerarsi solamente “biologicamente più vecchio”, il che in realtà non significa molto.

Inoltre, per la misura della lunghezza dei telomeri vengono utilizzati quelli presenti nelle cellule del sangue, senza prendere in considerazione quelli di altre cellule (come le cellule del cervello o quelle muscolari), perciò non si tratta di una determinazione completa.

Infine, non è tanto il tempo sedentario a influire sulla lunghezza dei telomeri, quando la quantità di attività fisica giornaliera. Se svolgiamo più di 40 minuti di esercizio al giorno, non dovrebbe importare quanto tempo trascorriamo seduti.

Non si sa se questi risultati si applicano anche agli uomini o ai giovani.

Nonostante ciò, sappiamo che fare attività fisica è importante. Probabilmente, molti di noi trarrebbero enormi benefici dallo spendere meno tempo stando seduti.

Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie
Scritto da Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie

Sono una studentessa di Biotecnologie e, negli anni, ho sviluppato una vera e propria passione per tutto ciò che riguarda la medicina e la scienza in generale. Amo da sempre leggere e scrivere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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