È vero che il fumo spegne la fame?

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 13 Settembre, 2016

Fumo di sigaretta e senso di fame: qual è il legame?

Il fumo incide sull’ormone dell’appetito e riduce l’apporto calorico introdotto in ogni pasto di circa 150 Kcal. È quanto sostenuto da uno studio presentato al congresso internazionale della European Respiratory Society (ERS) e condotto da Konstantina Zachari della università Harokopio di Atene.

Si stima che smettere di fumare comporti un aumento di peso medio di 10 chili in 5 anni. Questo è uno dei motivi che, spesso, scoraggiano i fumatori incalliti, soprattutto le donne, a smettere di fumare. Ma sono solo leggende popolari utilizzate come alibi o c’è qualcosa di vero dietro a queste affermazioni?

In realtà, sono pochi gli studi che hanno cercato di spiegare la relazione tra fumo, metabolismo e psicologia del fumatore.

Lo studio, condotto in Grecia, ha mostrato che fumando prima di mangiare si assumono circa 150 Kcal in meno. Con prelievi di sangue, i ricercatori hanno constatato che alla sigaretta corrisponde una riduzione della concentrazione di Grelina, l’ormone dell’appetito.

Quali sono gli ormoni che regolano la fame?

Fame e senso di sazietà: il cruccio di chi vuole mantenersi in forma ma deve lottare ogni giorno con queste due sensazioni che regolano l’umore e la nostra capacità di concentrarci e svolgere le attività quotidiane.

Ma cosa regola il senso di fame e il senso di sazietà? I responsabili sono due ormoni: la Leptina e la Grelina.

La leptina regola il senso di sazietà, la grelina regola il senso di fame e stimola l’appetito.

I pericoli del fumo

Una curiosità sulla grelina è che aumenta in caso di stress cronico, questo spiegherebbe la “fame nervosa”. Individuando la grelina come ormone responsabile della fame e, secondo lo studio condotto in Grecia di cui abbiamo parlato, il fumo di tabacco come agente riducente la concentrazione di grelina, si potrebbe essere indotti a pensare che fumare potrebbe aiutare a perdere peso e, già solo questo aspetto, invogliare milioni di persone a continuare, o iniziare, a fumare assiduamente.

Ma, oltre al fatto che gli studi condotti sono davvero pochi, l’eventuale conferma di questa scoperta non cancellerebbe la certezza di tutti i rischi e pericoli a cui espone il fumo.

Il fumo espone a un elevato rischio di:

Il fumo è la principale causa, evitabile, di morte negli Stati Uniti. Quasi un terzo dei decessi per malattia coronarica sono attribuibili al fumo e al fumo passivo.

La più alta percentuale di persone che fumano sono di età compresa tra 21 e 34 anni. In media, i fumatori muoiono più di 10 anni prima rispetto ai non fumatori.

Quali sono i composti tossici contenuti nelle sigarette?

Secondo il Centers for Disease Control and Prevention, ci sono più di 5.000 componenti chimici presenti nel fumo di sigaretta e centinaia di questi sono dannosi per la salute umana.

Ecco alcuni esempi:

  • 1,3-butadiene: è un prodotto chimico utilizzato per la fabbricazione di gomma. E’ considerato una sostanza chimica cancerogena che può causare alcuni tumori del sangue.
  • Arsenico: è un veleno, usato per conservare il legno. Alcuni composti di arsenico sono stati collegati al cancro del polmone, della pelle, del fegato e della vescica.
  • Benzene: è usato per produrre altri prodotti chimici. Può provocare il cancro, in particolare la leucemia, negli esseri umani.
  • Cadmio: è un metallo usato per fare le batterie. Il cadmio ei suoi composti possono causare il cancro ai polmoni e sono stati associati con il cancro del rene e della prostata.
  • Cromo VI: è usato per fare i metalli in lega, vernice e coloranti. Composti del cromo VI causano il cancro ai polmoni e sono stati associati con il cancro del naso e dei seni nasali.
  • Formaldeide: è usata per fare altri prodotti chimici e resine. È anche usata come conservante. La formaldeide provoca leucemia e cancro nei tessuti delle vie respiratorie.
  • Polonio-210: è un elemento radioattivo che ha dimostrato di provocare il cancro negli animali.
  • Monossido di carbonio: è un gas molto nocivo che si inala quando si fuma. Una volta nei polmoni, è trasferito al flusso sanguigno. Il monossido di carbonio diminuisce la quantità di ossigeno che viene portato dai globuli rossi. Inoltre, aumenta la quantità di colesterolo che si deposita nel rivestimento interno delle arterie che, nel tempo, può portare le arterie a indurirsi. Questo causa malattie cardiache.
  • Nicotina: è una sostanza chimica molto pericolosa. Può causare un aumento della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca, del flusso di sangue al cuore e un restringimento delle arterie (vasi che portano il sangue). La nicotina può anche contribuire all’indurimento delle pareti arteriose e, di conseguenza, ad infarto.

Il fumo passivo è meno pericoloso?

I fumatori non sono gli unici a subire i danni del fumo di tabacco. Il fumo passivo è un grave pericolo per la salute dei non fumatori, soprattutto i bambini e i soggetti con patologie croniche. I non fumatori che hanno la pressione alta o colesterolo elevato hanno un rischio ancora maggiore di sviluppare malattie di cuore quando sono esposti al fumo passivo.

 

Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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