Vaccino anti-Covid: basta una sola dose per chi l'ha già avuto?

Alessandra Lucivero

Ultimo aggiornamento – 08 Aprile, 2021

Vaccino antiCovid: una dose

Nuove notizie dal fronte vaccini anti-Covid. A parlare, questa volta, le autorità sanitarie francesi che raccomandano una sola dose di vaccino per quei pazienti che hanno già avuto il Coronavirus

Non solo. L'indicazione - per ora non del tutto ufficiale - è di inoculare il vaccino almeno 3 mesi dopo la fine dell'infezione, che si sia stati asintomatici o sintomatici. 

Covid-19: ai guariti basta una dose di vaccino? 

A seguire, dopo la notizia, la speranza di risparmiare dosi e di velocizzare così la vaccinazione della popolazione. Ma, come sempre, è bene andarci cauti, partendo dallo studio in essere. 

Ovviamente, la certezza della sufficienza di una sola dose è lontana; inizia però a delinearsi più chiaramente l'idea che l'immunità naturale duri non meno di 6-8 mesi. Inoltre, non ci sono studi certi sugli effetti del vaccino su quelle persone che hanno già una immunità specifica. Dunque, gli interrogativi si moltiplicano. 

A parlare, quindi, gli specialisti dello Ziv Medical Center di Safed, che hanno studiato la risposta immunitaria di 514 persone dello staff medico sottoposte alla prima dose del vaccino di Pfizer tra dicembre e gennaio. 

Tra queste, 17 avevano contratto la malattia in un periodo da uno a dieci mesi prima. Il risultato? Secondo i dati, nelle persone già immunizzate naturalmente, lo sviluppo di anticorpi è maggiore, senza differenze tra gruppi etnici o di età.

"La dose unica di vaccino svolgerà il ruolo di richiamo", affermano così i membri dell'Authority.

Vaccino Covid: a cosa serve la seconda dose

Dunque, la seconda dose di vaccino anti-Covid potrebbe essere un di più (per alcuni!). In generale, invece, ricordiamo come questa sia importante per stimolare al massimo il sistema immunitario. Si è notato che è proprio questa vaccinazione bis a dare maggiori effetti collaterali, come febbre, cefalea e nausea. 

L'organismo, infatti, riconoscendo il virus, reagisce, scatenando effetti secondari. 

Un buon segno, quindi? Sì, la febbre, il dolore al braccio e il malessere sono sintomo di difese che funzionano. Ma è sempre bene, ricordiamo, parlare al proprio medico, nel caso i fastidi perdurino oltre le 48 ore. Entriamo nel dettaglio.

Gli effetti secondari della seconda dose

Facciamo riferimento, in particolare - come puntualizza anche l'Aifa - a reazioni avverse simili alla prima dose, solo di poco potenziate. Tra queste: 

  • dolore e gonfiore nella sede dell'inoculazione; 
  • stanchezza; 
  • cefalea; 
  • dolori osteo-muscolari; 
  • brividi e, talvolta, febbre. 

Per l'Aifa, si parla di reazioni "in genere di entità lieve o moderata, che si sono risolte entro pochi giorni". 


Per maggiori informazioni sui vaccini anti-Covid, invitiamo a visitare il portale ufficiale del Ministero della Salute, cliccando qui .

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Scritto da Alessandra Lucivero

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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