Nuove notizie dal fronte vaccini anti-Covid. A parlare, questa volta, le autorità sanitarie francesi che raccomandano una sola dose di vaccino per quei pazienti che hanno già avuto il Coronavirus.
Non solo. L'indicazione - per ora non del tutto ufficiale - è di inoculare il vaccino almeno 3 mesi dopo la fine dell'infezione, che si sia stati asintomatici o sintomatici.
Covid-19: ai guariti basta una dose di vaccino?
A seguire, dopo la notizia, la speranza di risparmiare dosi e di velocizzare così la vaccinazione della popolazione. Ma, come sempre, è bene andarci cauti, partendo dallo studio in essere.
Ovviamente, la certezza della sufficienza di una sola dose è lontana; inizia però a delinearsi più chiaramente l'idea che l'immunità naturale duri non meno di 6-8 mesi. Inoltre, non ci sono studi certi sugli effetti del vaccino su quelle persone che hanno già una immunità specifica. Dunque, gli interrogativi si moltiplicano.
A parlare, quindi, gli specialisti dello Ziv Medical Center di Safed, che hanno studiato la risposta immunitaria di 514 persone dello staff medico sottoposte alla prima dose del vaccino di Pfizer tra dicembre e gennaio.
Tra queste, 17 avevano contratto la malattia in un periodo da uno a dieci mesi prima. Il risultato? Secondo i dati, nelle persone già immunizzate naturalmente, lo sviluppo di anticorpi è maggiore, senza differenze tra gruppi etnici o di età.
"La dose unica di vaccino svolgerà il ruolo di richiamo", affermano così i membri dell'Authority.
Vaccino Covid: a cosa serve la seconda dose
Dunque, la seconda dose di vaccino anti-Covid potrebbe essere un di più (per alcuni!). In generale, invece, ricordiamo come questa sia importante per stimolare al massimo il sistema immunitario. Si è notato che è proprio questa vaccinazione bis a dare maggiori effetti collaterali, come febbre, cefalea e nausea.
L'organismo, infatti, riconoscendo il virus, reagisce, scatenando effetti secondari.
Un buon segno, quindi? Sì, la febbre, il dolore al braccio e il malessere sono sintomo di difese che funzionano. Ma è sempre bene, ricordiamo, parlare al proprio medico, nel caso i fastidi perdurino oltre le 48 ore. Entriamo nel dettaglio.
Gli effetti secondari della seconda dose
Facciamo riferimento, in particolare - come puntualizza anche l'Aifa - a reazioni avverse simili alla prima dose, solo di poco potenziate. Tra queste:
- dolore e gonfiore nella sede dell'inoculazione;
- stanchezza;
- cefalea;
- dolori osteo-muscolari;
- brividi e, talvolta, febbre.
Per l'Aifa, si parla di reazioni "in genere di entità lieve o moderata, che si sono risolte entro pochi giorni".
Per maggiori informazioni sui vaccini anti-Covid, invitiamo a visitare il portale ufficiale del Ministero della Salute, cliccando qui .