Un dipendente della Telecom, dopo essersi ammalato, ha ottenuto un vitalizio per la propria malattia professionale. Sembrerebbe che l’uso esagerato del telefono abbia provocato un neurinoma al cervello.
Neurinoma cerebrale: colpa dell’esagerato utilizzo del telefono cellulare?
Il dipendente della Telecom, colpito da neurinoma al cervello, utilizzava per almeno 3 ore al giorno il cellulare da 15 anni consecutivi. Siccome se ne serviva per motivi lavorativi, il tribunale di Ivrea ha correlato l’utilizzo dell’apparecchio al tumore cerebrale, riconoscendogli una rendita vitalizia. I giudici, infatti, hanno accertato che le onde elettromagnetiche del telefonino possono aver provocato un effetto cancerogeno.
Il professor Diego Serraino, responsabile della struttura di Epidemiologia Oncologica del Cro di Aviano, ha specificato che non esiste una relazione causale, ma il tumore di cui è affetto il paziente è molto raro e l’utilizzo così intensivo del cellulare potrebbe averlo scatenato.
I campi elettromagnetici sono cancerogeni
La IARC, acronimo dell’International Agency for Research on Cancer, individua 5 categorie di sostanze ed elementi cancerogeni. In particolare:
- Gruppo 1 – ‘Cancerogeni umani’: categoria riservata alle sostanze con sufficiente evidenza di cancerogenicità per l’uomo;
- Gruppo 2 – è diviso in due sottogruppi, denominati A e B. Il Sottogruppo 2A comprende i cosiddetti ‘Probabili cancerogeni umani’: questa categoria è riservata alle sostanze con limitata evidenza di cancerogenicità per l’uomo e sufficiente evidenza per gli animali. In via eccezionale, ne fanno parte anche sostanze per le quali sussiste o solo limitata evidenza per l’uomo o solo sufficiente evidenza per gli animali purché supportata da altri dati di rilievo. Il sottogruppo 2B comprende invece i ‘Sospetti cancerogeni umani’ ed è utilizzato per classificare le sostanze con limitata evidenza per l’uomo in assenza di sufficiente evidenza per gli animali o per quelle con sufficiente evidenza per gli animali ed inadeguata evidenza o mancanza di dati per l’uomo. In alcuni casi possono essere inserite in questo gruppo anche le sostanze con solo limitata evidenza per gli animali purché questa sia saldamente supportata da altri dati rilevanti.
- Gruppo 3 – ‘Sostanze non classificabili per la cancerogenicità per l’uomo’, in cui sono inserite le sostanze che non rientrano in nessun altra categoria prevista.
- Gruppo 4 – ‘Non cancerogeni per l’uomo’: sostanze con evidenza di non cancerogenicità sia per l’uomo che per gli animali.
In particolare, i telefonini producono dei campi elettromagnetici ritenuti pericolosi per gli esseri umani, facendo parte del gruppo 2B, che portano a sviluppare in modo considerevole un tumore al cervello, chiamato glioma.
Nel caso del dipendente della Telecom, sia la durata che la quantità di tempo passate al telefono avrebbero innescato il tumore al cervello. Il soggetto trascorreva molte ore al telefono in macchina, in ufficio, a casa, per quasi tutto il giorno, per oltre 15 anni. Considerato il fatto che la persona utilizzava l’apparecchio principalmente per lavoro, si può considerare la malattia di tipo professionale. Non è comunque paragonabile l’utilizzo che fa nella vita privata ogni singolo individuo.
I consigli utili da seguire quando si utilizza spesso il telefono
Ecco alcuni accorgimenti che si potrebbero adottare per evitare di ammalarsi:
- Sarebbe meglio non dilungarsi troppo nelle telefonate, perché il lobo dell’orecchio e il nervo acustico si surriscaldano, provocando degenerazioni e patologie croniche, come le neuriti.
- Si dovrebbero ridurre le ore di esposizione al cellulare, utilizzando auricolari durante le telefonate e privilegiando i messaggi di testo.
- Un altro consiglio da seguire è quello di non dormire mai con il telefono vicino al cuscino.
I tumori al cervello e al sistema nervoso, comunque, hanno una statistica di incidenza molto bassa, con una casualità mondiale di 3-4 episodi ogni 100.000 abitanti all’anno.
Tuttavia, un basso rischio, in questo caso, ha un diverso significato, in quanto in tutto il mondo sono circa 5 miliardi le persone che utilizzano quotidianamente il cellulare. I telefonini di prima generazione usufruivano di frequenze superiori rispetto a quelli attuali e non tutti lo possedevano e lo utilizzavano come ora. Inoltre, non se ne sapeva molto sull’argomento.
È bene impiegare il cellulare per telefonate brevi, quindi, favorendo gli incontri face-to-face o, se impossibilitati, privilegiando i messaggi di testo.