A cura di AAIITO - Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri – Portale: Allergicamente.it .
Parliamo di asma, un disturbo tanto temuto non solo da chi ne soffre frequentemente. Allergie ad acari e pollini, ma anche ad alimenti, possono portare allo svilupparsi di un attacco d'asma. Come gestirlo? Come riconoscerne le cause?
Ce ne parla il dr. Antonino Musarra, allergologo e past president di AAIITO.
Quali sono i sintomi dell’asma e quanto dura un attacco mediamente?
L’asma allergica è scatenata generalmente dall’esposizione ad allergeni inalanti, quali pollini, muffe o epiteli di animali, ma può anche presentarsi nel corso di reazioni ad altre sostanze a cui il paziente è sensibile, quali alimenti o farmaci.
I sintomi, che sono causati da un improvviso restringimento dei bronchi, sono:
- la tosse;
- l’oppressione toracica (peso sul petto);
- rumori respiratori (sensazione di fischio in gola);
- dispnea (sensazione di fame d’aria).
Questi sintomi possono scomparire spontaneamente o in seguito alla somministrazione di farmaci, dopo pochi minuti o alcune ore. Nei casi più gravi, gli episodi possono durare anche più a lungo.
Asma allergica in casa: a cosa dobbiamo prestare attenzione per evitare che insorga?
L’ambiente domestico è particolarmente importante per chi soffre d’asma. Tenere pulita la casa e ventilare regolarmente le stanze è senz'altro d'aiuto per ridurre i fattori di rischio indoor. Nel caso di allergia agli acari, è preferibile utilizzare rivestimenti in legno, piastrelle o linoleum ed evitare moquette, tappeti e carta da parati. Evitare la convivenza con animali a pelo o uccelli, l’utilizzo di forti profumi, deodoranti o fragranze per la casa e non permettere a nessuno di fumare.
Per chi soffre di asma allergica da pollini, durante i mesi primaverili e, in particolare nelle giornate ventose, è raccomandabile tenere chiuse finestre e balconi.
Cosa fare quando si ha un attacco d’asma?
Il paziente con asma, anche se ne soffre sporadicamente, dovrebbe avere sempre con se il farmaco da usare in caso di attacco.
Si tratta di broncodilatatori che agiscono in pochissimi minuti e si utilizzano attraverso inalatori predosati (bombolette spray) o sotto forma di polvere secca da inalare attraverso semplici dispositivi.
L’utilizzo dello spray, per essere efficace, presuppone una buona coordinazione tra l’atto inspiratorio e lo spruzzo. La formulazione in polvere è più semplice da usare, perché richiede una minore coordinazione con la respirazione.
Oggi si preferisce, in caso di attacco d’asma, l’uso di farmaci inalatori contenenti l’associazione di un broncodilatatore ed un antiinfiammatorio (corticosteroide). Se necessario, il farmaco può essere ripetuto a distanza di pochi minuti, anche più volte, fino alla risoluzione dell’attacco.
Si può distinguere l’asma allergica da altri tipi di asma?
L’asma allergica si associa in genere ad altri sintomi quali la rinite e la congiuntivite. A volte, il paziente asmatico soffre anche di allergia alimentare. Le prove allergiche, cutanee o sierologiche, sono positive e l’attacco d’asma si presenta generalmente dopo l’esposizione all’allergene causale. Questo tipo di asma insorge più frequentemente in età giovanile.
Vi sono poi forme di asma che si presentano solo in circostanze particolari, quali lo sforzo fisico, in corso di infezioni respiratorie, dopo esposizione a determinate sostanze sul luogo di lavoro o ad aria fredda e nebbia.
In molti soggetti asmatici, invece, non si trova alcuna forma di allergia e l’asma si presenta indipendentemente da tutti i fattori sopra esposti: gli attacchi cominciano spesso in età adulta, a volte sono più gravi e frequentemente si associano a sinusite, reflusso gastro-esofageo e obesità.
Esistono dei “rimedi naturali” consigliabili, oltre alle terapie farmacologiche?
Molte terapie non tradizionali o “naturali” sono state proposte per la cura dell’asma.
Tra queste l’agopuntura, l’omeopatia, la fitoterapia, alcune tecniche fisiche o dietetiche.
Nessuna di queste ha dimostrato efficacia secondo i criteri della Medicina basata sulle evidenze scientifiche. In ogni caso, ciò che si raccomanda, se si vuole comunque intraprendere una terapia alternativa, è di non sospendere la terapia farmacologica tradizionale. I migliori “rimedi naturali”, di supporto alla terapia farmacologica minima indispensabile, rimangono un adatto stile ed ambiente di vita.