Ahi che male 😢! Il vostro ginocchio vi dà dei problemi? Non è il caso di sottovalutare il disturbo. In primis, è bene rivolgersi a uno specialista in ortopedia che, dopo esami e valutazioni mirate, saprà di certo aiutarvi a combattere il dolore e la patologia.
A questo proposito, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su una procedura in particolare, un intervento di chirurgia, seguito per diagnosticare e curare i disturbi alle articolazioni del ginocchio (e in genere di tutto il corpo): l’artroscopia.
L’artroscopia del ginocchio: cosa è e come si esegue
L’artroscopia del ginocchio è una procedura chirurgica che prevede l’impiego di uno strumento chiamato artroscopio. È un metodo poco invasivo utilizzato per diagnosticare e trattare i problemi nelle articolazioni.
L’artroscopio ha una fotocamera integrata per permettere ai medici di ispezionare l’articolazione. La procedura prevede che si eseguano dei tagli molto piccoli nella pelle 〽 per introdurre lo strumento. L’intervento richiede in genere meno di 1 ora e le complicazioni non sono comuni.
Quali sono i benefici?
L’artroscopia al ginocchio può aiutare a diagnosticare eventuali danneggiamenti alla cartilagine. Si tratta di una operazione poco invasiva rispetto alle storiche forme di chirurgia “aperte”.
Solitamente, questo intervento aiuta a valutare la presenza di 👇:
- dolore e rigidità articolari persistenti;
- cartilagine danneggiata;
- frammenti di ossa o cartilagine;
- un accumulo di liquido da drenare.
Gli specialisti tendono a preferire la tecnica, poiché:
- ci sono meno danni ai tessuti;
- il tempo di guarigione è più veloce;
- si avverte meno dolore dopo la procedura;
- c’è un minor rischio di infezione, perché vengono effettuate incisioni più piccole.
Tuttavia, l’artroscopia potrebbe non essere adatta a tutti. Ci sono ancora poche prove che le persone con malattie degenerative o con l’osteoartrite possano trarre beneficio dall’artroscopia del ginocchio.
Come prepararsi all’intervento?
Molti medici raccomandano ai pazienti di seguire un piano di preparazione. In alcuni casi, può essere necessario sospendere l’assunzione di farmaci prima dell’intervento, anche farmaci OTC comuni, come l’ibuprofene.
A volte, lo specialista può richiedere il digiuno del paziente sino a 12 ore prima della procedura, specialmente se si prevede un’anestesia generale.
Nella maggior parte dei casi, la procedura richiederà meno di un’ora⌛. Il tipo di anestetico usato per il dolore dipenderà dall’estensione dell’artroscopia. Un medico può, infatti, scegliere di iniettare un anestetico locale per intorpidire solo il ginocchio interessato. Se entrambe le ginocchia sono colpite, lo specialista può usare un anestetico regionale per anestetizzare la persona dalla vita in giù. In alcuni casi, sarà necessaria l’anestesia generale.
Dopo aver effettuato l’incisione, si inserirà l’artroscopio con fotocamera per scattare anche delle foto, valutare attentamente la condizione del ginocchio e capire come procedere.
Esistono delle complicanze?
Complicanze e rischi sono molto rari 😱. Tra questi:
- infezioni o sanguinamento eccessivo nelle articolazioni;
- reazioni allergiche all’anestesia;
- rigidità cronica al ginocchio;
- danno accidentale a tessuti e nervi;
- coaguli di sangue.
Tempi di recupero… 💪
I tempi di recupero sono abbastanza rapidi. La maggior parte dei pazienti lascia l’ospedale il giorno dell’operazione con istruzioni specifiche su come gestire il post-operatorio. Non è consigliato restare a riposo assoluto: un po’ di movimento stimola, infatti, la circolazione del sangue, favorendo quindi la guarigione. Applicare del ghiaccio al ginocchio, per due o tre giorni dopo l’intervento, può poi aiutare a calmare dolore e infiammazione.
Il consiglio è di prestare attenzione all’eventuale comparsa di segni di infezione, come pus o zone arrossate. In quel caso, è bene sentire subito lo specialista, che saprà consigliarvi e prendersi cura della vostra salute.
Non resta che darvi un in bocca al lupo, sicuri che presto tornerete a correre, come nuovi 🏃!