Tumore al colon: i sintomi cui prestare attenzione

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 15 Gennaio, 2024

dottore visita paziente

Nella maggior parte delle situazioni, circa il 95-97% dei casi, il tumore al colon, noto anche come cancro del colon o tumore del colon-retto, assume la forma di un adenocarcinoma; questo tipo di neoplasia è considerato maligno e origina dalle cellule epiteliali presenti nella mucosa intestinale.

Andiamo a scoprire quali possono essere i campanelli d’allarme e i sintomi del tumore del retto.

I sintomi iniziali e generali del tumore all’intestino

Come si manifesta il tumore al colon retto? Il cancro all’intestino si presenta, dopo una prima fase asintomatica, con un quadro sintomatologico ampio, poco specifico e dipendente dalla sua localizzazione lungo l'intestino crasso.

Riconoscere i segnali precoci di un carcinoma intestinale può essere fondamentale per la prevenzione e la gestione della malattia.

Ecco alcuni sintomi iniziali da tenere sotto osservazione:

  • modifiche nelle abitudini intestinali: cambiamenti improvvisi nel ritmo intestinale, come diarrea o costipazione persistenti, possono essere un campanello d'allarme;
  • presenza di sangue nelle feci: il sanguinamento rettale o la presenza di sangue nelle feci, anche se invisibile a occhio nudo, possono essere segnali di un problema più serio e richiedono un'attenta valutazione medica;
  • dolore addominale persistente: crampi, dolore addominale o sensazioni di disagio prolungate potrebbero risultare riconducibili a sintomi iniziali del tumore al colon. Questi dolori possono essere localizzati in diverse zone dell'addome;
  • affaticamento e debolezza: una stanchezza eccessiva o una sensazione generale di debolezza senza una ragione apparente può rientrare nei segnali di un problema sottostante;
  • perdita di peso inspiegabile: la perdita di peso non associata a una dieta o a un programma di esercizi può essere un segno di preoccupazione e deve essere valutata attentamente.

Altri sintomi più generali possono essere:

Sintomi del tumore al colon ascendente

I segnali della patologia del colon ascendente (o colon destro) si manifestano con un notevole ritardo, rendendo difficile individuare la condizione.

Solitamente, il primo sintomo evidente è una forma di bassa conta di globuli rossi, causata dalla perdita graduale di piccole quantità di sangue, dove il tumore invade e danneggia i vasi sanguigni circostanti.

Questo deficit di globuli rossi è responsabile di gran parte degli altri sintomi, quali stanchezza, affaticamento, diminuzione di peso inspiegabile e talvolta difficoltà respiratorie, anche a riposo (dispnea a riposo).

Raramente, in questi casi, la condizione anemica provoca la presenza visibile di sangue nelle feci; è più comune che il sangue sia presente in quantità così esigue da non essere rilevabile a occhio nudo (il cosiddetto sangue occulto nelle feci).

A completare il quadro sintomatico del cancro al colon ascendente si aggiungono:

  • un senso di pressione o dolore nella zona destra dell'addome. Solitamente, è un disagio moderato, piuttosto oppressivo;
  • la presenza di una massa che può essere avvertita al tatto nella parte destra dell'addome. Questa presenza è più comune nei casi più avanzati della malattia.

Sintomi del tumore al colon discendente e nel sigma

I segnali dei tumori che si sviluppano nel colon discendente o nel sigma sono principalmente legati all'effetto ostruttivo, causato dalla presenza della massa tumorale nell'intestino (ostruzione intestinale).

Di solito, il primo sintomo evidente è una perdita di sangue considerevole, che può mescolarsi alle feci o essere rilevata chiaramente sulla carta igienica. Questo sanguinamento è causato dal danno ai vasi sanguigni provocato dalla massa tumorale che invade la parete intestinale.

Come nel caso dei tumori nel colon ascendente, anche in presenza di neoplasie nel colon discendente o nel sigma, le emorragie causate dalla massa tumorale causano anemia e una serie di altri disturbi correlati alla bassa conta di globuli rossi, come stanchezza, difficoltà respiratorie, affaticamento, eccetera.

Poco dopo l'inizio delle perdite di sangue e l'insorgere dell'anemia, si manifestano in modo indipendente:

  • alternanza tra diarrea e stitichezza (che può variare da giorni a ore);
  • feci anomale con forma stretta o a nastro;
  • disagio nell'addome sinistro;
  • sensazione di evacuazione incompleta dopo la defecazione;
  • bruciore e prurito anale;
  • sensazione di un corpo estraneo nell'area rettale.

Nei casi più avanzati, completano il quadro sintomatico sopra menzionato:

  • presenza di una massa nell'addome che può essere avvertita al tatto;
  • forti dolori e crampi nell'addome sinistro;
  • problemi urinari e genitali.

Sintomi del tumore al colon con sede nel retto

I segni del cancro del colon-retto, noto come tumore rettale, riflettono in gran parte i sintomi dei tumori nel colon discendente o nel sigma.

Di conseguenza, la presentazione sintomatica dipende principalmente dall'effetto ostruttivo causato dalla massa tumorale e dai danni ai vasi sanguigni della parete intestinale causati dalla crescita del tumore.

Le eventuali differenze si concentrano soprattutto sulla persistenza e gravità di alcune manifestazioni: ad esempio, nel tumore rettale, il sanguinamento rettale è ancora più costante e intenso, mentre la produzione di feci a forma di nastro e la sensazione di evacuazione incompleta dell'intestino sono più frequenti e evidenti rispetto ai tumori nel colon discendente o nel sigma.


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Sintomi tumore colon avanzato

A un livello più avanzato, il tumore al colon può manifestare segni e sintomi più pronunciati e impegnativi:

  • ostruzione intestinale: un tumore più sviluppato potrebbe causare un blocco intestinale, manifestandosi con forti dolori addominali, gonfiore addominale, nausea e vomito. Questa condizione richiede un intervento medico urgente;
  • anemia: la perdita di sangue causata dal tumore può portare a un calo dei globuli rossi e all'insorgenza di sintomi anemici, come stanchezza cronica, debolezza e pallore;
  • debolezza generale e affaticamento persistente: in una fase avanzata, il tumore può provocare una sensazione generale di malessere, affaticamento estremo e una diminuzione della capacità di svolgere le normali attività quotidiane;
  • noduli addominali palpabili: in alcuni casi avanzati, è possibile avvertire la presenza di masse o noduli addominali durante l'esame fisico, indicando uno stadio più avanzato della malattia.

Fattori di rischio e cause della neoplasia intestinale

I fattori di rischio associati al tumore del colon-retto sono:

  • fattori alimentari: molte ricerche hanno evidenziato che un'alimentazione ricca di grassi e proteine animali e carente di fibre aumenta il rischio di tumori intestinali. Al contrario, una dieta ricca di fibre, con un elevato consumo di frutta e verdura, sembra offrire una certa protezione. Obesità e sovrappeso sono ulteriori fattori di rischio, spesso legati a uno stile di vita e abitudini alimentari non salutari;
  • fattori genetici: è possibile ereditare una predisposizione al tumore del colon-retto se ci sono stati casi nella famiglia di malattie come poliposi adenomatosa ereditaria (come la sindrome di Gardner, la poliposi adenomatosa familiare o FAP e la sindrome di Turcot) e il carcinoma ereditario del colon-retto non poliposico (conosciuto anche come HNPCC o sindrome di Lynch). Queste malattie ereditarie sono trasmesse dai genitori con specifiche mutazioni genetiche e possono manifestarsi anche in assenza di sintomi. La probabilità di trasmettere il gene alterato alla prole è del 50% indipendentemente dal sesso. Inoltre, si stima che il rischio di sviluppare il tumore del colon-retto aumenti di due o tre volte nei parenti di primo grado di una persona con cancro o polipi intestinali, anche in assenza di sindromi ereditarie riconosciute.
  • fattori non ereditari: l'età (con un'incidenza maggiore nelle persone anziane), il fumo, la sedentarietà, le malattie infiammatorie croniche dell'intestino (come la rettocolite ulcerosa e il morbo di Crohn), una storia di polipi o precedenti tumori del colon-retto sono importanti nel determinare il rischio di sviluppare il tumore del colon-retto. Polipi e carcinomi che non rientrano nelle sindromi ereditarie sono sporadici.

Diagnosi del tumore colorettale

La diagnosi del tumore del retto-colon viene effettuata in modo sempre più precoce, specialmente nei Paesi con un alto tenore di vita, grazie alle iniziative di screening rivolte alla fascia di popolazione considerata più a rischio.

Oltre a questo strumento, il medico inizia la diagnosi raccogliendo informazioni sulla storia medica personale e familiare del paziente, seguita da una visita approfondita che include la palpazione dell'addome alla ricerca di eventuali masse nell'intestino, nel fegato e nei linfonodi.

Nel caso del tumore colon retto, l'esame rettale manuale può condurre alla diagnosi se il tumore è già avvertibile al tatto. Gli esami del sangue e delle urine e la ricerca del marcatore tumorale chiamato CEA possono contribuire a delineare meglio la situazione generale.

Tuttavia, per completare la diagnosi, è necessario ricorrere agli esami strumentali, principalmente la colonscopia che consente, grazie alla possibilità di prelevare un campione di tessuto (biopsia), di eseguire immediatamente l'analisi istologica, ovvero l'esame diretto del materiale prelevato.

Per valutare l'estensione del tumore e la presenza di un eventuale neoformazione o metastasi vengono utilizzate:

  • ecografia;
  • tomografia computerizzata;
  • risonanza magnetica.

L'analisi del profilo molecolare del carcinoma colon, ossia lo studio dei geni coinvolti e delle loro modificazioni, viene condotta sul campione di tessuto ottenuto dalla colonscopia e può contribuire a definire meglio la prognosi e il trattamento: alcune modificazioni genetiche sono associate a un decorso più o meno aggressivo della malattia e alla risposta ai farmaci disponibili, anche quelli immunoterapici.

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr. Christian Raddato
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