La ricerca italiana continua a produrre importanti risultati. Dopo la brillante scoperta degli scienziati di Trieste sul nascondiglio dell’HIV nelle cellule, arriva un’altra bella sorpresa direttamente da Genova, questa volta nel campo della lotta ai tumori. E’ un brillante team del Dipartimento di Medicina interna dell’Università di Genova, guidato dalla dr.ssa Barbara Salani, a scoprire che un farmaco contro il diabete è utile anche per impedire la crescita dei tumori.
La ricerca
La metformina è un farmaco che probabilmente molti diabetici conoscono. A essere sconosciuto, però, era il suo potere di impedire alle cellule dei tumori di assorbire zuccheri, ostacolandone la crescita. La scoperta è importante proprio perché lo zucchero è un alimento fondamentale per i tumori: il metabolismo del glucosio è il processo chimico che dà carburante alla massa cancerosa, permettendole di crescere. Senza zuccheri, lo sviluppo del tumore è notevolmente ostacolato.
Gli scienziati hanno testato l‘efficacia della metformina, accorgendosi che essa è in grado di bloccare l’azione dell’ Insulino-simile IGF-1, ostacolando quindi gli zuccheri ad accedere nelle cellule per alimentarle.
Il processo di “alimentazione” dei tumori si verifica, infatti, grazie all’azione di una proteina, la piruvato chinasi embrionale M2, o PKM2, che, con l’aiuto dell’Insulino-simile IGF-1, spinge il glucosio nelle cellule cancerose. I ricercatori hanno dunque agito sulla regolazione della proteina PKM2, alterando il normale metabolismo della cellula con l’introduzione della metformina.
«Il trattamento con metformina si è rivelato molto efficace nel regolare il metabolismo delle cellule tumorali e impedire l’introito energetico indispensabile per la loro proliferazione», spiega la dr.ssa Salani. «In uno studio parallelo, abbiamo osservato che questo farmaco può addirittura intercalarsi all’interno delle molecole e agire direttamente su di esse, impedendo al tumore di crescere».
La scoperta apre una porta sulle cure oncologiche, su nuovi farmaci che potrebbero accrescere l’efficacia delle terapia attualmente esistenti, bloccando e ostacolando lo sviluppo dei tumori. È quello che speriamo tutti e, nell’attesa di nuove scoperte, facciamo i complimenti alla bravura degli scienziati italiani.