Intervista al dr. Federico Bozzetti , specialista in chirurgia e oncologia.
Quando si combatte contro un tumore, uno dei segni più evidenti della dura battaglia è la perdita di peso. Spesso, infatti, la neoplasia e le terapie somministrate al paziente possono incidere sullo stato di nutrizione, provocando un decadimento, a causa di una perdita di equilibrio delle funzionalità di tutti gli organi del corpo.
Ed è così che il metabolismo smette di funzionare nel modo più corretto, condizionato dalla risposta immunitaria che l'organismo attua per aggredire le cellule tumorali. Perdita di tono muscolare, di massa grassa, mancanza di appetito e problemi anche di anoressia rappresentano, dunque, un aspetto molto comune tra i pazienti oncologici, una sorta "malattia nella malattia".
Abbiamo, quindi, rivolto alcune domande al dr. Federico Bozzetti, oncologo esperto anche nella definizione di programmi di nutrizione e di supporto.
Perché in caso di tumore si assiste a una perdita di peso nel paziente?
Il tumore si comporta nei confronti dell’organismo in cui si sviluppa come un parassita: non solo sottrae substrati nutritivi all’organismo, ma interferisce nel metabolismo dei vari organi, diminuendo i processi di sintesi, cioè di ricostruzione dei tessuti che compongono i vari organi.
Di qui la progressiva perdita di peso.
Quali sono i rischi legati al malassorbimento?
Non vi è malassorbimento nei pazienti con tumore, tranne in rari casi, come nei tumori estesi del pancreas e associata insufficienza pancreatica, o in pazienti che hanno subito importanti resezioni intestinali e associata insufficienza intestinale.
Quali sono i cibi migliori in questi casi?
In linea generale, è importante che il paziente mangi a sufficienza per mantenere il suo peso abituale pre-malattia (o, comunque, il peso desiderabile per sesso, età, altezza), assecondando le proprie preferenze e i propri gusti, che possono anche esser alterati dalla malattia e/o dalle cure.
Come fare a recuperare peso?
Nelle situazioni più serie, è importante sapere che il paziente con tumore utilizza meglio i grassi degli zuccheri e, quindi, la dieta dovrebbe esser orientata in tal senso (dieta chetogenica).
Inoltre, l’apporto di proteine di buona qualità (in genere quelle animali) deve esser adeguato, cioè maggiore di 1g/kg al giorno e la nutrizione deve essere, ove possibile, associata a una costante attività fisica.