La diagnosi di un tumore al seno rappresenta un momento di shock e sgomento per tutte le donne. A questo, si aggiunge il senso di disorientamento nell’ascoltare le parole del medico che illustra nel dettaglio la propria condizione.
Non è per niente facile riuscire a dare un senso ai diversi termini utilizzati dal medico per classificare il tumore. Ad esempio, un cancro al seno può essere classificato in base al tipo di cellula coinvolta e all’aggressività del tumore stesso.
Proviamo a fare chiarezza.
Le diverse tipologie di tumore al seno
La tipologia di tumore al seno orienta il successivo approccio terapeutico e la conseguente prognosi. La maggior parte dei tumori al seno interessano cellule di natura epiteliale (carcinoma mammario). Nello specifico, il tumore può svilupparsi a partire dagli elementi ghiandolari e può interessare i dotti o i lobuli.
Ci sono casi più rari di cancro al seno che invece si sviluppano a partire dalle cellule muscolari (sarcoma).
I medici tendono inoltre a valutare il tumore per la sua aggressività:
- non invasivo: resta confinato a una porzione limitata;
- invasivo: tende a invadere i tessuti circostanti.
Le forme più diffuse di cancro al seno sono:
- Carcinoma duttale in situ: si tratta di una forma pre-cancerosa non invasiva, che interessa le cellule dei dotti mammari.
- Carcinoma lobulare in situ: si sviluppa al livello delle cellule dei lobuli responsabili della produzione del latte, ma invade i tessuti circostanti.
- Carcinoma duttale infiltrante: è la tipologia di cancro al seno più comune. Origina a partire dalle cellule dei dotti mammari e invade i tessuti circostanti, fino a raggiungere altri organi.
- Carcinoma lobulare infiltrante: origina dalle cellule dei lobuli per poi infiltrare altre zone.
In base alla gravità della situazione, è possibile suddividere il cancro al seno in 5 stadi, che sono:
- Stadio 0. Si classificano in questo stadio i carcinomi duttali e lobulari in situ, che quindi non invadono i tessuti circostanti.
- Stadio 1. Comprende formazioni non più estese di 2 cm. I linfonodi non sono interessati dalle cellule cancerose.
- Stadio 2. Può essere suddiviso in due categorie. La prima categoria comprende piccoli tumori di diametro inferiore ai 2 cm, che però hanno raggiunto i linfonodi. La seconda comprende tumori più grandi che non hanno ancora infiltrato i linfonodi.
- Stadio 3. I tumori in questo stadio hanno dimensioni intorno ai 5 cm e raggiungono i linfonodi ascellari e cervicali, così come la cute e la parete toracica.
- Stadio 4. È lo stadio più avanzato, in cui il tumore può aver raggiunto anche altri organi.
I sintomi del cancro al seno
Il tumore al seno allo stadio iniziale può essere del tutto asintomatico. Probabilmente, il tumore è ancora troppo piccolo per essere notato, ma può comunque essere rilevato con la mammografia. Ciascun tipo di cancro al seno provoca sintomi diversi.
I sintomi delle forme di carcinoma mammario più comuni comprendono:
- un nodulo al seno, insolito rispetto al tessuto circostante;
- cute arrossata su tutto il seno;
- secrezioni dal capezzolo;
- perdite di sangue dal capezzolo;
- escoriazioni cutanee in corrispondenza del capezzolo;
- gonfiore sotto le ascelle.
La presenza dei suddetti sintomi non significa necessariamente che si è dinanzi a un carcinoma mammario. È tuttavia consigliabile rivolgersi a un medico e sottoporsi a controlli regolari.
La lotta contro il tumore al seno inizia infatti con la prevenzione.