Spesso, quando una donna nota un nodulo al seno, contatta immediatamente il proprio medico, perché indaghi meglio la situazione. Per esempio, potrebbe prescrivere una serie di esami al seno come la mammografia, una biopsia, un esame a ultrasuoni, e poi determinare se il nodulo è canceroso oppure no.
Per questo, lo sappiamo bene, le donne sono incoraggiate a effettuare auto-esami come l'autopalpazione del seno con una certa regolarità, per acquisire familiarità con il proprio seno e riuscire a notare rapidamente eventuali cambiamenti. I noduli, però, non sono l'unico segnale a cui prestare attenzione.
Sintomi del tumore al seno: non solo noduli
I sintomi di cancro al seno sperimentati dalle pazienti oncologiche coprono infatti un ampio spettro. Tuttavia, la mancata consapevolezza della loro possibile presenza aumenta il rischio di diagnosi tardiva, che in alcune donne potrebbe essere letale.
Una diagnosi precoce si traduce, invece, in un trattamento precoce, con maggiori possibilità di successo. Questo non significa, ovviamente, che l'autopalpazione e la ricerca di noduli non sia importante: è però altrettanto importante imparare a prestare attenzione anche ad altri segnali.
In linea generale, qualsiasi cambiamento anomalo al seno necessita di una indagine specialistica. Parlare, quindi, anzitutto con un medico di tutto ciò che sembra diverso rispetto alla norma.
Considerare, infine, anche questi ulteriori segni di carcinoma alla mammella.
Tumore al seno: 6 importanti segnali
Vediamo quali sono i segnali "anomali" che non devono essere trascurati, con l'obiettivo di valutare l'eventuale presenza di tumore al seno in modo precoce:
Irritazione cutanea (pelle a buccia d'ariancia)
Una zona ruvida della pelle, squamosa al tatto o più spessa del solito, può segnalare la presenza di un cancro al seno. Con alcuni tumori mammari, infatti, i canali di collegamento che vanno dal seno al derma si bloccano, con conseguente modifiche della pelle che rendono la superficie del seno simile a una buccia d'arancia.
Dolore al seno o al capezzolo
Il dolore al seno o ai capezzoli può dipendere da svariate condizioni, come la sindrome premestruale, la gravidanza, o anche la menopausa. Ma, se si avverte il dolore persistente, è importante segnalare l'esperienza al medico.
Capezzolo ritirato
Alcuni tumori al seno causano quella che viene chiamata ritrazione o inversione del capezzolo, in cui cui il capezzolo risulta invertito verso l'interno. In genere, questo accade a causa di una crescita anomala all'interno del seno, che ne muta la forma.
Perdite dai capezzoli
Un'altra possibile anomalia del capezzolo può riguardare una perdita. Per fortuna non indica la presenza di un tumore nella maggior parte delle volte, ma è tuttavia importante vedere un medico immediatamente, se le perdite si verificano, senza toccare o spremere il capezzolo, soprattutto se di natura sanguinolenta e presenti soltanto da un lato.
Cambiamenti di colore o di consistenza
Arrossamento, oscuramento o ispessimento del capezzolo o della pelle del seno. Un tipo di cancro al seno denominato malattia di Paget è spesso accompagnato da un'eruzione cutanea.
Gonfiore totale o parziale del seno
Il cancro al seno ai suoi stadi iniziali arriva spesso a infiammare la pelle, con la zona rossa infiammata che tende a gonfiarsi man mano che le cellule tumorali si accumulano nei linfonodi.