L’Istituto europeo di oncologia (Ieo) ha condotto un nuovo studio basato sul test del micro RNA (miRNA) che potrebbe rivoluzionare la ricerca, la diagnosi e la cura per i casi di tumore al polmone, uno dei più pericolosi e letali per l’uomo.
Questa tecnica innovativa permetterebbe di anticipare i tempi della diagnosi con esami meno costosi degli attuali e soprattutto meno invasivi per il paziente.
La ricerca
L’idea è tanto semplice quanto suggestiva: scoprire con un semplice esame del sangue, se si è a rischio di contrarre un tumore al polmone oppure no.
“Spesso un cancro provoca alterazioni all’interno del miRNA, dato da piccoli frammenti di materiale genetico presenti nei liquidi biologici”, afferma Pier Paolo Di Fiore, direttore della sezione Medicina molecolare dell’Ieo e capo della ricerca.
È nata così l’idea di studiare questi cambiamenti in relazione alla diagnosi precoce, verificando la presenza di queste variazioni nel sangue di 1.115 fumatori abituali o ex fumatori. Si è scoperto che i miRNA lasciano una “firma molecolare” durante il processo di formazione di un tumore al polmone: se questa traccia è presente nel sangue del paziente, allora bisognerà sottoporlo a Tac a basse dosi, altrimenti significa che il soggetto è sano.
L’alterazione dei miRNA è stata trovata solo in 48 persone: tutte poi hanno contratto un tumore.
Nuovi orizzonti
Con questa scoperta sarà possibile ottimizzare l’uso della Tac a basse dosi, selezionando prima i pazienti che stanno sviluppando un cancro ai polmoni, senza affidarsi a screening su larga scala. Questo permetterà di ridurre notevolmente i costi per gli ospedali nonché di migliorare il processo di cure per tutti i pazienti: “È una svolta”, ha dichiarato il professor Lorenzo Spaggiari dell’Ieo.
Gli aspetti positivi legati a questa scoperta non sono però finiti:
- gli esami del sangue per il test possono essere effettuati in qualsiasi ospedale;
- solo le successive analisi devono essere svolte in centri specializzati;
- una diagnosi precoce abbassa notevolmente l’indice di mortalità;
- una diagnosi precoce evita al paziente molti trattamenti chirurgici e farmacologici.
Questa ricerca sarà pubblicata sul prossimo numero del Journal of the national cancer insitute.
Inoltre, anche l’Istituto nazionale tumori di Milano ha avviato una ricerca simile, concentrandosi sul plasma: “I due studi possono sicuramente essere integrati per ottimizzare il test”.