Il tumore al pancreas con quali sintomi si manifesta? È possibile accorgersi della sua presenza e mettere subito in atto un trattamento di cura?
Vediamo nel dettaglio le principali caratteristiche di questa patologia.
Cos'è il tumore al pancreas e come si manifesta
Il tumore al pancreas è una patologia oncologica che si manifesta in quest'organo e che può essere presente in diverse forme.
Conta circa 14.000 nuovi casi l'anno solo in Italia e la più diffusa è quella che generalmente viene chiamata neoplasia papillare mucinosa intraduttale (IPMN), la quale fortunatamente è, in molti, casi, benigna e non richiede alcun tipo di cura, se non la necessità di sottoporsi a controlli regolari nel corso degli anni, con l'obiettivo di scongiurare una degenerazione maligna della malattia.
La tipologia di cancro al pancreas più aggressiva e pericolosa è, tuttavia, l'adenocarcinoma duttale, una patologia che colpisce circa 12 persone su 100.000 e che si manifesta con più frequenza nella fascia d'età compresa tra i 60 e i 70 anni.
Purtroppo, il tasso di sopravvivenza a questa malattia non è migliorato nel corso degli anni, e ancora oggi questa patologia oncologica è quella che presenta minori chances di sopravvivenza a uno anno dalla diagnosi (si parla di circa il 34% per l'uomo e il 37,4% per la donna).
Se un tempo si trattava di una neoplasia maggiormente diffusa negli individui di sesso maschile, a causa della propensione al fumo di sigaretta, oggi non è più così, e il tumore del pancreas si attesta come uno dei cinque tipi di tumore più frequente nelle donne.
Il pancreas è un organo lungo dai 18 ai 20 cm posizionato tra lo stomaco e la colonna vertebrale.
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Si suddivide in tre parti: la più grande viene definita "testa", quella centrale è il cosiddetto "corpo", mentre quella finale, che è anche la più sottile, è la "coda". Si tratta di un organo estremamente importante in quanto è deputato alla produzione dell'insulina, del glucagone e di altri enzimi.
Il k pancreas, come viene chiamato nelle annotazioni mediche questo tipo di tumore, è determinato dalla proliferazione incontrollata delle cellule presenti al suo interno e può colpire diverse aree dell'organo.
Esistono varie tipologie legate a questa neoplasia, tuttavia per quasi il 70% dei casi esse riguardano il tumore alla testa pancreas (ovvero il cosiddetto "adenocarcinoma duttale del pancreas"), mentre meno frequenti sono i tumori neuroendocrini (circa il 5% sul totale), il tumore alla coda del pancreas (10-15%) e quello al corpo (15%).
Tumore al pancreas: sintomi iniziali
I sintomi del tumore al pancreas comprendono inizialmente la comparsa di un dolore che insorge senza nessuna causa apparente, il quale può essere localizzato nella schiena, in prossimità della bocca dello stomaco o nella parte alta del tronco.
In genere questo dolore si presenta in modo intermittente e può essere accompagnato dall'ittero, ovvero da un colorito giallastro della pelle e degli occhi.
Tra i sintomi di tumore al pancreas, poi, vi è anche il dimagrimento ingiustificato e la comparsa del diabete, soprattutto se quest'ultimo non è legato ad abitudini alimentare scorrette o al sovrappeso.
In genere il diabete insorge circa un anno prima che si manifestino i primi segnali di tumore al pancreas, ed è determinato al fatto che il pancreas comincia a funzionare meno bene, con la conseguenza che l'individuo diventa meno tollerante allo zucchero.
Purtroppo, molto spesso questa malattia non dà segni particolari, e anche per questo motivo è difficile riconoscerla in tempo.
Oltre al dolore, all'ittero e al dimagrimento, altri sintomi del tumore al pancreas comprendono la debolezza, la perdita di appetito, la nausea e il vomito.
Il dolore all'addome e alle aree circostanti è presente in circa il 70% dei pazienti e insorge soprattutto quando la neoplasia è localizzata nella testa dell'organo.
A seconda della localizzazione del tumore si possono avere vari tipi di dolore:
- appena sotto lo sterno e nella regione addominale destra (tumore alla testa del pancreas);
- dolore intorno all'ombelico (tumore al corpo del pancreas);
- dolore alla regione addominale sinistra e al tronco (tumore alla coda del pancreas);
Il dolore tende ad aumentare in posizione supina e a diminuire quando ci si piega in avanti o lateralmente.
Altri sintomi del tumore al pancreas
Altri sintomi che possono insorgere in relazione a una neoplasia al pancreas includono:
- sangue occulto nelle feci;
- ematemesi, vomito con sangue. Ciò è dovuto all'erosione o ulcerazione delle mucose del duodeno, le quali vengono danneggiate dal tumore stesso;
- melena;
- variazioni nel tono dell'umore;
- stitichezza;
- feci grasse;
- perdita di appetito;
- cattiva digestione;
- perdita di peso, dovuto a un malassorbimento dei nutrienti da parte dell'organismo;
- feci di colore scuro, quasi nero, dovute alla presenza di sangue digerito.
Oltre al dolore, uno dei segni distintivi del tumore al pancreas è sicuramente l'ittero, non a caso esso è presente nell'80-90% dei casi di neoplasia al capo e nel 40-50% delle altre tipologie di tumori.
L'ittero è causato dall'ostruzione delle vie biliari da parte del tumore (ittero ostruttivo) ed esso provoca tipicamente:
- dolore addominale;
- feci di colore chiaro;
- urine scure e dal colore rosato;
- prurito diffuso, dovuto alla ritenzione dei sali biliari;
- colorito giallastro;
- aumento delle dimensioni del fegato;
- cistifellea ingrossata e palpabile (nel 15% dei casi);
- aumento delle dimensioni della milza;
- flebite e formazione di trombi;
- liquido nel peritoneo (ascite);
Nel 10% dei casi, tuttavia, l'ittero è indolore e non provoca alcun sintomo.
Tumore al pancreas: cause principali
Come per tutte le altre patologie molto aggressive, sono in molti a chiedersi perché viene il tumore al pancreas, visto che le cause precise non sono ancora state individuate.
Sicuramente esistono dei fattori di rischio predisponenti, primo fra tutti il fumo di sigaretta.
Tra gli aspetti che possono influire in maniera determinante sulla comparsa della malattia vi sono inoltre:
- abuso di alcol;
- fumo di sigaretta;
- dieta sbagliata, ovvero ricca di grassi saturi e di proteine animali;
- predisposizione genetica;
- invecchiamento;
- sedentarietà;
- esposizione a solventi chimici e professioni a contatto con la lavorazione del petrolio;
- obesità;
- diabete di tipo II;
- pancreatiti croniche;
- presenza di malattie genetiche che possono aumentare il rischio di tumore, come ad esempio la mutazione del gene BRCA2 (responsabile di alcune forme di tumore alla mammella), la sindrome di Peutz-Jeghers, la sindrome di Lynch e il melanoma-nevo multiplo atipico familiare.
Circa il 10% della popolazione si caratterizza per una particolare predisposizione genetica che, insieme ai fattori ambientali, è causa del tumore al pancreas in una percentuale molto maggiore rispetto all'altra parte della popolazione.
In linea generale, comunque, questa patologia si manifesta tra i 50 e gli 80 anni (al di sotto dei 40 anni è, invece, molto rara), e chi fuma ha una probabilità doppia di svilupparlo rispetto a chi non ha questa abitudine.
Si stima che nei prossimi anni si assisterà a uno sviluppo ancora maggiore di questo tipo di neoplasia, a causa della maggior longevità della popolazione e dello stile di vita.
Purtroppo, l'adenocarcinoma duttale del pancreas rimane ancora una patologia dalla mortalità elevata, in quanto è difficile diagnosticarlo per tempo ed è resistente alle cure.
Diagnosi del tumore al pancreas e prevenzione
Il tumore al pancreas può impiegare dai 10 ai 20 anni per svilupparsi completamente, e durante questo periodo di latenza i sintomi possono anche non essere visibili.
Si creano, tuttavia, delle lesioni precancerose, o "pre-invasive", che - se fossero riconosciute - potrebbero anticipare il riconoscimento della malattia.
La diagnosi, però, è molto difficile, non a caso stabilire quali sono i sintomi del tumore al pancreas non è semplice, in quanto possono essere molto sfumati.
Dal punto di vista della diagnostica per immagini, in caso di sospetto di patologia avanzato dal medico può essere utile eseguire una tomografia computerizzata, la quale rileva il tumore e la sua eventuale diffusione, un'ecografia all'addome e una tomografia a emissione di positroni (PET), utile per rilevare tracce di eventuali metastasi.
Altri esami utili sono, poi, la colangiopancreatografia retrograda endoscopica (ERCP), la colangiografia transepatica percutanea e la colangiorisonanza magnetica, le quali vengono eseguite in presenza di ittero per controllare che i dotti biliari non siano ostruiti dal tumore.
La biopsia rimane poi un esame fondamentale, in quanto consente di identificare le caratteristiche del tumore stesso.
Inoltre, qualora il medico rilevasse l'innalzamento del marcatore tumorale CA-19-9, esso può essere la spia che vi è una possibile neoplasia in atto, sebbene circa il 20% della popolazione non possegga questo specifico marcatore.
Trattamento del tumore al pancreas
purtroppo, nonostante il progresso nella ricerca scientifica, il tumore al pancreas resta una delle neoplasie più difficili da riconoscere e da trattare. In circa il 20% dei casi la malattia viene riconosciuta in tempo, ed è possibile procedere all'asportazione chirurgica della ghiandola.
In linea generale se la neoplasia è localizzata alla testa del pancreas si attua la cosiddetta procedura Whipple, la quale prevede l'asportazione della testa pancreatica, del duodeno, dell’ultima parte dello stomaco e della via biliare; nel caso di tumore alla coda del pancreas, invece, si asporta quest'ultima parte insieme alla milza.
Per i tumori che non sono operabili le uniche due armi a disposizione sono la chemioterapia e la radioterapia, insieme a una speciale categoria di farmaci, detti "a bersaglio molecolare", che tuttavia non sono ancora stati introdotti all'interno del Sistema Sanitario Nazionale.