Per la prima volta in Italia, è stato eseguito un doppio trapianto di fegato e midollo che ha salvato la vita di un piccolo paziente di soli 8 anni, colpito da una rara patologia. L’intervento, eseguito presso la Città della Salute di Torino, ha solo un precedente a Londra nel 2000.
La sindrome del paziente
La sindrome per cui è stata necessaria l’operazione è nota con il nome di Iper-Ig M. Il paziente avrebbe rischiato di morire anche solo per un raffreddore ed è per questo che dal 2014 è stato supportato dalla Cooperazione sanitaria Atmo, l’Associazione per il Trapianto di Midollo Osseo e dalla Fundacion para el Transplante de Medula Osea del Venezuela.
La sindrome ha causato al paziente una grave immunodeficienza, esponendolo a una infezione particolare, causata dal Cryptosporidium parvum, che colpisce il fegato. Solo un trapianto di cellule staminali avrebbe salvato la vita del bambino, il cui fegato era già in grave stato.
Il trapianto
Per prima cosa si è eseguito il trapianto di fegato – “Bisognava procedere prima al trapianto di fegato, perché altrimenti non avrebbe potuto essere sottoposto alla terapia chemioterapica che precede il trattamento con le staminali“, spiega la dottoressa Franca Fagioli, dirigente del Centro Trapianti dell’ospedale Infantile Regina Margherita.
La fase due ha visto l’esecuzione del trapianto delle staminali, donate da una donna americana compatibile.
Risultati?
Il giovane paziente sta bene e finalmente potrà vivere una vita normale. Un grande successo per la dottoressa Fagioli e il suo team. “I suoi genitori erano disperati – ricorda – oggi il loro figlio ha ripreso gran parte della sua quotidianità. E tra qualche mese potrà tornare ad una vita normalissima“.