Una tenia cancerogena uccide un uomo

Andrea Salvadori | Blogger

Ultimo aggiornamento – 13 Novembre, 2015

Può succedere di morire per un tumore contratto da un organismo all’interno del nostro corpo, un parassita che, ammalandosi, disperde le proprie metastasi nel corpo umano, provocando la morte dell’ospite.

L’episodio che stiamo per raccontare ha dell’incredibile, tanto che gli stessi medici si sono trovati di fronte un rebus per la soluzione del quale hanno impiegato diversi mesi, purtroppo, senza riuscire a salvare il paziente.

Una vicenda senza precedenti

La storia si svolge in Colombia dove un paziente di quarant’anni sieropositivo viene ricoverato presso la Clinica Universitaria Bolivariana di Medellin per febbre, tosse persistente e perdita di peso. Al paziente era stata diagnosticata un’infezione da HIV nel 2006, ma aveva trascurato di assumere la terapia prescritta.

Durante gli accertamenti del ricovero, gli esami radiologici evidenziano la presenza di grosse masse sospette a livello di polmoni, fegato e linfonodi cervicali, mediastinici e addominali. Viene dunque ordinata una biopsia e i risultati evidenziano un tumore. Ma non del paziente. Quelle cellule tumorali, troppo piccole, non erano umane, ma appartenenti a un’altra specie vivente.

Da quel momento, ci sono voluti 3 anni e una continuata collaborazione tra i medici colombiani e quelli statunitensi del Centers for Desease Control per venire a capo della questione e scoprire che quegli agglomerati di cellule appartenevano all’Hymenolepis nana, un parassita che finora tutti ignoravano potesse ammalarsi di tumore.

Ancora più anomalo, poi, il fatto che le sue cellule tumorali fossero in grado di spostarsi attraverso il corpo umano e attaccare gli organi dell’ospite. È la prima volta in cui si osserva una trasmissione delle cellule cancerose da un parassita all’uomo, ma va tenuto conto del fatto che il paziente era sieropositivo e quindi immunodepresso.

L’ipotesi dei ricercatori è che la tenia si sia sviluppata all’interno del paziente e, successivamente, abbia sviluppato il tumore; quindi, le cellule cancerose che ha prodotto si sarebbero diffuse all’interno del corpo umano moltiplicandosi a discapito di quelle dell’ospite.

Un parassita comune

L’Hymenolepis nana è il tipo di tenia più diffusa e infetta quasi 75 milioni di persone nel mondo. Un numero importante che rende questa minaccia reale e preoccupante, perché ancora non si capisce come affrontarla: né se i famaci antitumore sono efficaci sulla tenia né, viceversa, se le terapie contro i parassiti siano sufficienti a eliminarne anche il tumore.

Un paziente peculiare

Sull’altro versante, però, è doveroso considerare che la combinazione di infezione da Hiv e parassitosi minaccia milioni di pazienti nel mondo e che, forse, molti casi analoghi sono passati inosservati, confusi all’interno di quadri clinici molto complessi.

Il paziente colombiano soffriva da mesi di febbre e tosse e aveva perso peso. Malgrado l’infezione da Hiv gli fosse stata diagnosticata 10 anni prima, non stava assumendo farmaci specifici.

Nuove frontiere per lo studio del cancro

Questo caso presenta interessanti spunti per la ricerca dei meccanismi che consentono al tumore di invadere i tessuti e dare metastasi a distanza e apre un nuovo capitolo della ricerca sul cancro che potrebbe consentire di acquisire preziose informazioni, concentrandosi sullo studio delle interazioni ospite-parassita.

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Scritto da Andrea Salvadori | Blogger

Amo la musica, i viaggi e scrivere. La prima potrebbe farmi compagnia 24 ore al giorno, i viaggi sono il mio modo per rigenerarmi e imparare, la scrittura il mezzo per esprimermi in modo ordinato e fermare il tempo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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