La scorsa settimana si sono registrati moltissimi casi di asma a Melbourne, in Australia, che hanno portato diverse persone in ospedale. Un allergologo spiega le motivazioni scientifiche che sottostanno a tale curioso fenomeno.
Come può un temporale essere collegato all’asma?
La maggior parte delle storie dell’orrore sui temporali, ha a che fare coi fulmini. Ma la tempesta selvaggia che ha colpito Melbourne la settimana scorsa, ha trasformato il mortifero immaginario che è solito accompagnare i temporali, in modo diverso – dal momento che questo ha indotto gli attacchi di asma –.
Secondo l’Associated Press, “la tempesta di lunedì ha causato una pioggia di granelli di polline fradici che sono esplosi e si sono dispersi sulla città, causando la penetrazione delle piccole particelle di polline in profondità nei polmoni“. Circa 8.500 persone finite in ospedale per il trattamento di problemi respiratori; e finora sei persone sono morte.
Ma come può un evento meteorologico ordinario aver causato attacchi d’asma in così tante persone?
“Non è a causa del tuono o del fulmine”, sostiene Clifford W. Bassett, il fondatore e direttore medico di Allergy and Asthma Care di New York, “ma è il flusso di allergeni nell’aria in una tempesta che porta alla cosiddetta ‘asma temporale’. Le particelle dell’erba di grano allergizzanti vengono spazzate all’aria e ricadono giù, rilasciando del polline, che può causare un attacco di asma,” continua il dr. Bassett; la pioggia e le grandi raffiche di vento aiutano dunque a diffondere il polline.
Per chi è geneticamente predisposto all’asma, l’esposizione a una così alta concentrazione di allergeni può portare a una grave reazione, sostiene il Dr. Bassett, anche in quelli che non hanno mai avuto un attacco prima. L’Associated Press ha riferito che circa un terzo dei pazienti ricoverati a Melbourne ha affermato, infatti, che questo è stato il loro primo attacco d’asma.
Sebbene l’asma temporale sia un fenomeno raro, ci sono stati casi segnalati in altri Paesi, tra cui anche l’Italia, il Regno Unito, il Canada e gli Stati Uniti (con particolare riferimento alla città di Atlanta).
Il Dr. Bassett si aspetta che questi fenomeni diventino più comuni, dal momento che il riscaldamento globale porta a stagioni più calde, che consentono una maggiore esposizione al polline e di conseguenza portano a un maggior rischio in generale delle reazioni allergiche e dei sintomi d’asma.
“Se sai di avere l’asma, sappi anche che ci sono modi per proteggersi contro questo bizzarro fenomeno“, sostiene il Dr. Bassett. Egli suggerisce di consultare un allergologo e di preparare con lui un piano per gestire i fenomeni asmatici in caso di severo attacco d’asma.
Gli 8 fattori scatenanti dell’asma e come evitarli
- Animali domestici – Fino al 30% delle persone colpite da asma sono allergici al pelo di cani e altri animali domestici, secondo l’ACAAI. Se non potete allontanarvi dal vostro animale domestico, tenetelo fuori dalla camera da letto, fategli il bagno una volta a settimana e lavatevi accuratamente le mani dopo averlo coccolato.
- Fumo – Il fumo irrita i rivestimenti delle vie aeree, il che le rende più suscettibili a un attacco di asma. Quindi non permettete a nessuno di fumare in casa o in auto, e cercate di non utilizzare stufe a legna o caminetti.
- Acari della polvere – Fino al 90% delle persone con asma allergica è sensibile agli acari. Utilizzate un aspirapolvere con filtro HEPA, che intrappola le piccole particelle che altri filtri mettono in ricircolo, e acquistate biancheria da letto (lenzuola & co.) in materiale allergeno-resistente (o utilizzate la normale biancheria lavandola in acqua calda quanto più spesso possibile).
- Muffa – Mantenete l’umidità nella vostra casa al di sotto del 50% per evitare il crescere della muffa, che può scatenare un attacco di asma e sistemate tubi e rubinetti che perdono, non appena notate un problema. Se l’asma è grave, tenete le piante all’esterno.
- Aria fredda – L’aria fredda può astringere le vie respiratorie, soprattutto per le persone con asma. Quando siete all’aperto in inverno, coprite il naso e la bocca con una sciarpa.
- Deodoranti a spina da camera – Questi dispositivi possono rilasciare ozono e composti organici volatili (COV), sostanze che possono irritare le vie respiratorie.
- Gas di scarico – Se si dispone di un garage collegato alla propria casa, non avviare la macchina lasciandola accesa per troppo tempo mentre siete ancora nel garage. I fumi automobilistici possono farsi strada in casa e irritare i polmoni.
- Scarafaggi e topi – Il problema non sono solo loro, ma anche quello che si lasciano alle spalle. Dopo aver chiamato un disinfestatore per ratti e insetti, ricordate di lavare i piatti subito dopo aver mangiato, e svuotate il cestino spesso, per prevenire il ritorno di questi sgraditi ospiti.