Le tabelle di classificazione del QI rappresentano uno strumento per interpretare i risultati di alcuni test di intelligenza che restituiscono, tra i risultati, un quoziente intellettivo.
Queste tabelle standardizzate permettono di confrontare i punteggi individuali con la distribuzione statistica della popolazione generale, facilitando la classificazione delle capacità cognitive.
Utilizzando una curva a campana con una media di 100 e una deviazione standard di 15, le tabelle aiutano a identificare le diverse fasce di intelligenza, dalla media ai livelli superiori o inferiori, consentendo pertanto di confrontare le capacità di un individuo rispetto alla norma.
Cos’è il quoziente intellettivo: rapporto tra intelligenza ed età anagrafica
Il quoziente intellettivo (QI) è una misura standardizzata che valuta l'intelligenza di un individuo rispetto alla media della popolazione: questo concetto è stato introdotto all'inizio del XX secolo dagli psicologi Alfred Binet e Théodore Simon.
Originariamente, il QI era calcolato come rapporto tra l'età mentale di un individuo (determinata attraverso test psicologici) e la sua età cronologica (anagrafica), moltiplicato per 100.
Nel tempo, però, questo metodo di calcolo è stato sostituito da una scala standardizzata che tiene conto della normale distribuzione delle capacità cognitive nella popolazione: ad oggi, infatti, i test di QI moderni (come le scale Wechsler) utilizzano un punteggio medio fissato a 100 e una deviazione standard tipicamente di 15.
Ciò significa che circa il 68% della popolazione avrà un QI compreso tra 85 e 115 (una deviazione standard dalla media) e circa il 95% avrà uno score QI compreso tra 70 e 130 (due deviazioni standard dalla media).
Questi test moderni sono progettati per misurare varie capacità cognitive, tra cui:
- memoria;
- logica;
- comprensione verbale;
- abilità spaziali.
Il punteggio risultante viene, poi, confrontato con una norma statistica, oltre che con un'età mentale specifica.
Test del quoziente intellettivo: in cosa consistono
I test del quoziente intellettivo sono solitamente progettati per misurare diverse capacità cognitive e forniscono una valutazione che può essere più o meno approfondita dell'intelligenza di un individuo.
I test di QI moderni includono una varietà di sottovalutazioni che coprono diverse aree cognitive.
Ecco alcuni dei principali compiti che possono essere inclusi:
Comprensione verbale
- vocabolario: definizione di parole;
- somiglianze: identificare somiglianze tra due concetti o oggetti;
- comprensione: rispondere a quesiti basati su situazioni sociali o conoscenze generali.
Ragionamento percettivo e abilità visuo-spaziali
- blocchi: costruzione di figure utilizzando blocchi colorati;
- ragionamento con matrici: identificare il pattern logico in una serie di figure;
- puzzle visivi: ricomporre un’immagine suddivisa in pezzi.
Memoria di lavoro
- ripetizione di numeri: ripetere sequenze di numeri in ordine normale e inverso;
- sequenze di lettere e numeri: ordinare e ripetere sequenze miste di lettere e numeri;
- memoria di cifre: ricordare e ripetere numeri presentati verbalmente.
Velocità di elaborazione
- cifratura: trascrivere simboli associati a numeri il più rapidamente possibile;
- ricerca di simboli: trovare e segnare simboli specifici in una serie di simboli diversi;
- cancellazione: segnare rapidamente tutti i simboli di un tipo particolare in un insieme.
Ogni test è progettato per misurare specifiche abilità cognitive e il punteggio totale del QI viene calcolato combinando i punteggi dei vari subtest, che sono poi confrontati con norme standardizzate basate su campioni rappresentativi della popolazione.
Come viene calcolato il QI
Il calcolo del punteggio del QI avviene attraverso una serie di passaggi.
Ecco il processo utilizzato nei test di QI moderni, come le scale Wechsler.
Somministrazione del test
Un professionista qualificato (spesso uno psicologo) somministra una serie di prove al partecipante.
Tali prove misurano diverse abilità cognitive, come la comprensione verbale, il ragionamento percettivo, la memoria di lavoro e la velocità di elaborazione.
Punteggio dei subtest
Ogni subtest, o prova, genera un punteggio grezzo basato sulle risposte corrette e, in alcuni casi, sul tempo impiegato per completare il test.
Conversione dei punteggi grezzi
I punteggi grezzi vengono poi convertiti in scalati utilizzando tabelle di conversione specifiche per il test e l'età del partecipante.
Queste tabelle sono basate su dati normativi raccolti da un ampio campione rappresentativo della popolazione.
Calcolo del punteggio composito
I punteggi scalati dei vari subtest vengono combinati per ottenere punteggi compositi nelle diverse aree cognitive, come l'indice di comprensione verbale, l'indice di ragionamento percettivo, l'indice di memoria di lavoro e l'indice di velocità di elaborazione.
Calcolo del QI totale
I punteggi compositi vengono a loro volta combinati per ottenere il punteggio totale del QI.
Questo punteggio è poi confrontato con una distribuzione standardizzata con una media fissata a 100 e una deviazione standard di solito di 15 punti.
In altre parole:
- QI medio: 100;
- Deviazione standard: 15 punti.
Ecco un esempio di distribuzione standardizzata nella tabella:
- QI 85-115: circa il 68% della popolazione (1 deviazione standard dalla media);
- QI 70-130: circa il 95% della popolazione (2 deviazioni standard dalla media).
Interpretazione dei risultati e dei parametri
Il punteggio del QI è interpretato in base a scale standardizzate.
Ecco una possibile tabella del quoziente intellettivo:
- 130 e oltre: molto superiore alla media;
- 120-129: superiore alla media;
- 110-119: leggermente superiore alla media;
- 90-109: media;
- 80-89: leggermente inferiore alla media;
- 70-79: inferiore alla media;
- 69 e sotto: molto inferiore alla media.
Valori del quoziente intellettivo
La distribuzione dei valori del quoziente intellettivo (QI) vengono rappresentati con una curva a campana (distribuzione normale) che presenta media pari a 100 e deviazione standard di 15.
Questa distribuzione riflette come i punteggi della scala del QI si distribuiscono nella popolazione generale.
Ecco una descrizione dettagliata dei vari intervalli di e cosa significano.
130 e oltre: molto superiore alla media
Si tratta di individui spesso considerati dotati o talentuosi (percentuale della popolazione: circa 2,1%).
120-129: Superiore alla media
Persone con capacità cognitive superiori alla media (percentuale della popolazione: circa 6,7%).
110-119: Leggermente superiore alla media
Questi individui hanno una buona capacità intellettiva (percentuale della popolazione: circa 16,1%).
90-109: Media
La maggior parte della popolazione si trova in questo intervallo (infatti come una percentuale del circa 50%, può essere considerato il quoziente intellettivo normale).
80-89: Leggermente inferiore alla media
Persone che hanno capacità cognitive leggermente inferiori alla media (percentuale della popolazione: circa 16,1%).
70-79: Inferiore alla media
Questi individui potrebbero avere difficoltà in alcune aree cognitive (percentuale della popolazione: circa 6,7%).
69 e sotto: Molto inferiore alla media
Questi individui potrebbero avere ritardi nello sviluppo o difficoltà significative (percentuale della popolazione: circa 2,1%).
La distribuzione del quoziente di intelligenza può essere visualizzata meglio attraverso la percentuale della popolazione che cade in ciascun intervallo:
- 70-85: circa il 14% (1 deviazione standard sotto la media);
- 85-115: circa il 68% (1 deviazione standard sopra e sotto la media);
- 115-130: circa il 14% (1 deviazione standard sopra la media);
- 130 e oltre: circa il 2% (più di 2 deviazioni standard sopra la media).
È importante notare che i livelli di QI possono essere influenzati da vari fattori, tra cui l'istruzione, l'ambiente familiare, la salute e altri aspetti socio-culturali.
Il QI misura solo determinate capacità cognitive e non riflette tutte le forme di intelligenza o abilità. Capacità come l'intelligenza emotiva, la creatività e le competenze pratiche non sono generalmente catturate dai test del QI.
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I test di QI forniscono un utile strumento per la valutazione delle capacità cognitive, ma devono essere interpretati nel contesto di una valutazione più ampia delle abilità e delle potenzialità dell'individuo.