Non sempre la supplementazione di vitamine è salutare: un sovraccarico sistematico potrebbe essere davvero dannoso per il nostro organismo. L’equilibrio è il dosaggio corretto, come sempre. Qualche esempio? Un eccesso di vitamina C o di zinco potrebbe causare nausea, diarrea e crampi allo stomaco. Troppo selenio, invece, può portare alla perdita di capelli, disturbi gastrointestinali, affaticamento e lieve danno ai nervi.
Quindi?
Cosa dobbiamo sapere per evitare di esagerare
“È probabile che i cibi con supplementi non costituiscano un problema in sé. È piuttosto difficile esagerare dal cibo da solo – ha specificato la dr.ssa Johanna Dwyer, ricercatrice senior presso l’Office of Dietary Supplements del National Institutes of Health – La maggior parte delle persone non si rende conto che non c’è alcun reale vantaggio nell’assumere vitamine in quantità eccessive. Anzi, potrebbero esservi degli svantaggi – ha spiegato Dwyer – Se si stanno assumendo supplementi di vitamine, è bene attenersi alla dose giornaliera raccomandata di ogni elemento”.
È importante confrontarsi sempre con il proprio medico prima di assumere eventuali supplementi, soprattutto quando si parla di vitamine e minerali. Ciò non vale per i multivitaminici di base, che presentano un ampio margine di sicurezza.
Come scoprire un eccesso di vitamine
Assumere livelli tossici di vitamine è abbastanza difficile, è vero. Assumerne troppo, invece, non è così raro come si possa pensare.
“Non sono ancora stati comprovati gli effetti negativi della salute determinati da un eccessiva assunzione di vitamine – ha riferito il dr. Katz, esperto di nutrizione – Potrebbero presentarsi lievi squilibri che tendono a manifestarsi con la comparsa di sintomi impercettibili, difficilmente riconducibili all’assunzione di vitamine e minerali. Questi campanelli di allarme possono però includere difficoltà a dormire o concentrarsi, problemi nervosi come intorpidimento, formicolio o sensazione di irritabilità, a seconda della sostanza nutritiva che si sta assumendo in eccesso”.
La preoccupazione più grande risiede però nell’eccesso di integratori e, soprattutto, nei cosiddetti alimenti funzionali. La supplementazione dei diversi alimenti rende difficile il controllo, da parte del consumatore, delle quantità di elementi assunti quotidianamente, introducendo così nuovi squilibri alimentari.
Tre sostanze nutritive da tenere d’occhio
Vitamina D, calcio e acido folico sono tre sostanze nutritive e indispensabile che, tuttavia, potrebbero essere assunte in eccesso, proprio a causa dell’uso smodato degli integratori.
In particolare, gli adulti che regolarmente superano il limite massimo giornaliero di 4.000 unità internazionali (UI) di vitamina D potrebbero riscontare gravi problemi cardiaci.
L’acido folico, invece, viene spesso aggiunto a prodotti cereali – come farine bianche, pasta, riso, pane e cereali – per aiutare a prevenire difetti alla nascita nei bambini, a causa della mancanza di acido folico nelle donne in gravidanza. Mentre l’integrazione dell’acido folico ha ridotto il numero di difetti alla nascita dal 25% al 50%, potrebbe aver creato altri problemi di salute nei soggetti che ne hanno fatto un eccessivo consumo.
“Non è difficile assumere più di 1.000 microgrammi di acido folico al giorno (il limite superiore sicuro per gli adulti) da cibi fortificati e integratori su base regolare. Ciò potrebbe nascondere i segni di una carenza di vitamina B12 negli anziani. La carenza di vitamina B12 a volte può causare danni ai nervi permanenti se non trattata. Non serve preoccuparsi degli alimenti che sono naturalmente ricchi di folati, la maggior parte delle persone può assumere abbastanza acido folico senza dover contare su integratori – ha suggerito Dwyer – infatti la maggior parte delle persone non ha problemi”.
Un eccesso di calcio potrebbe causare stipsi, nausea, vomito, dolore addominale e perdita di appetito. In casi gravi, possono essere secrete quantità notevolmente elevate di urina, con conseguente disidratazione e aumento della sete. L’ipercalcemia a lungo termine comporta spesso la formazione di calcoli renali contenenti calcio. Non solo. L’eventuale grave condizione di ipercalcemia causa disfunzione cerebrale con conseguenti confusione, disturbi emotivi, delirio, allucinazioni, coma, astenia muscolare e alterazioni del ritmo cardiaco.
Il consiglio è quello di parlare al proprio medico sull’eventuale ed effettiva necessità di assumere integratori alimentari. E ricordate, l’equilibro è la giusta dose.