Succhi di frutta: e se non facessero sempre bene?

Alessia Di Nardo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 05 Giugno, 2017

succhi di frutta: non fanno sempre bene alla salute

E se i succhi di frutta non fossero poi così salutari? Forse, vi sarà stato detto di prestare particolare attenzione agli zuccheri aggiunti ai succhi confezionati. Condividiamo con voi una storia che vi farà riflettere.

Heather Ferris, professore di medicina all’Università della Virginia, specializzato in endocrinologia e metabolismo, ha raccontato di una sua paziente che è arrivata da lui sconvolta poiché le è stato diagnosticato il diabete!

È sempre stata in sovrappeso e ha casi di diabete in famiglia, ma era convinta di avere uno stile di vita sano. Tra le abitudini alimentari che ha riferito al medico c’era un succo di frutta appena spremuto ogni mattina; il medico le ha chiesto di interrompere questa abitudine per un periodo e, dopo tre mesi, il suo diabete si è dimostrato sotto controllo e senza necessità di insulina.

Ferris ha affermato: “In quanto specialisti del diabete, vediamo pazienti così ogni giorno, che credono che il succo sia un alimento salutare ma, in verità, anche quando è appena spremuto, contiene molto zucchero e poca acqua”.

Gli effetti negativi dei succhi di frutta

I succhi di frutta si trovano ovunque, anche nei bar delle palestre, dei centri termali e nei negozi di prodotti sanitari e, a prima vista, è facile pensare che siano benefici in quanto prodotti da un frutto, ma, in realtà, quando si fa il succo, si lasciano dietro alcune delle parti più salutari del frutto, quali la buccia, i semi o le membrane, che sono quelle che contengono antiossidanti, fitonutrienti, vitamine, minerali, nonché le fibre, ottime per l’intestino e per riempire e rallentare l’assorbimento degli zuccheri. Inoltre, se, ad esempio, un’arancia contiene 45 calorie, un succo di arancia può arrivare a contenerne 110.

Il succo dona una sensazione immediata di sazietà che, però, scompare rapidamente quando il liquido si svuota rapidamente dallo stomaco.

Succhi si o no? Cambiamo le nostre abitudini

L’idea che abbiamo riguardo i succhi di frutta va cambiata, così come il loro uso, che è sempre più abituale, a partire dai pacchetti monouso che diamo ai nostri figli e che contengono più delle dosi di succo consigliate. Negli Usa, il programma speciale di nutrizione supplementare per le donne, i neonati e i bambini, che fornisce assistenza alimentare al 25% delle donne in gravidanza e al 50% dei bambini, ha fornito una gamma molto limitata di alimenti sani per le donne in gravidanza e per i bambini in fase di crescita e, tra questi, è escluso il succo di frutta, perché tra le cause principali di obesità e malattie come il diabete.

Quindi, cosa si può fare per tentare di risolvere questo problema? Innanzitutto, occorre evitare di far sì che il succo sia un alimento da bere ogni giorno, come abitudine di routine e, in ogni caso, evitare quelli nei pacchetti monouso.

Magari non riusciamo a risolvere problemi come il sovrappeso anche grave, ma iniziare a prestare attenzione agli alimenti da consumare può essere molto utile per assumere atteggiamenti più salutari!

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Scritto da Alessia Di Nardo | Blogger

La scrittura è la mia più grande passione. Lavorare come web editor per Pazienti.it è un’opportunità per unire questa passione all'utilità di comunicare ai lettori messaggi di salute.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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