Insegnanti affetti da esaurimento nervoso possono generare studenti stressati e viceversa; ciò suggerisce che lo stress può effettivamente essere contagioso in ogni tipo di comunità.
Anche se per uno studente è frequente essere sotto pressione – o anche per un insegnante sperimentare un periodo di forte stanchezza o di esaurimento nervoso –, una ricerca dell’Università della Columbia britannica ha trovato per la prima volta un potenziale legame tra le due situazioni. I ricercatori definiscono il fenomeno come “contagio da stress” o come passaggio da una persona ad un’altra di sintomi fisiologici di stress e ansia.
L’osservazione di tale problematica ha suggerito ai ricercatori il possibile rapporto di contagio da stress tra studenti e insegnanti, e ha fatto ipotizzare un contagio ciclico di stress tra le due parti.
Lo studio
Lo studio ha analizzato 400 bambini delle scuole elementari: sono stati raccolti campioni di saliva per verificarne i livelli di cortisolo, sostanza notoriamente collegata ad elevati livelli di stress. L’esaurimento nervoso degli insegnanti è anch’esso collegato ad alti livelli di cortisolo, sebbene sia difficile definire se siano gli alti livelli di quest’ormone a condizionare una situazione di stress o se avviene il contrario.
Stress negli studenti: è colpa degli insegnanti?
È anche difficile definire se siano gli insegnanti a provocare lo stress negli studenti o se siano quest’ultimi a favorire situazioni di esaurimento nei professori: più probabilmente, secondo i ricercatori, le due condizioni si influenzano reciprocamente.
Spesso, gli insegnanti sono affaticati a causa del supporto inadeguato in classe, o di sistemi educativi insufficienti; ne consegue che le lezioni diventano meno organizzate e gestibili dagli insegnanti stessi. Gli studenti, a loro volta, sono affetti da stress ed esaurimento e ciò non fa altro che aumentarne i livelli di ansia. Inoltre, studenti con problemi comportamentali o afflitti da condizioni ansiose possono essere loro stessi una fonte di stress per gli insegnanti.
Lo studio serve anche come monito e promemoria alle questioni sistemiche che affrontano quotidianamente insegnanti e educatori in aule sempre più numerose a causa dei tagli all’insegnamento.
Gli insegnanti giocano un ruolo centrale nella creazione di un ambiente positivo e reattivo in aula, affinché sia favorita la crescita sociale, emotiva e accademica degli studenti; di conseguenza, la salute mentale degli insegnanti può avere un forte impatto sugli alunni.
La ricerca ha, inoltre, dimostrato che spesso depressione e esaurimento si sovrappongono, evidenziando come spesso molti insegnanti afflitti da esaurimento nervoso soffrano anche di altre malattie mentali: ciò può ostacolare l’apprendimento degli studenti, che sarebbe invece agevolato se l’insegnante in questione disponesse di un perfetto equilibrio mentale.
La ricerca è supportata da uno studio del 2014, che ha evidenziato come lo stress sia contagioso anche tra madri e neonati. Nello studio, i ricercatori hanno misurato lo stress cardiaco delle madri e dei loro bambini ed il relativo rilascio di cortisolo – l’ormone dello stress –, a seguito della ricezione di un giudizio negativo dato (volutamente) alle mamme, dopo lo svolgimento di un test.
Si è scoperto che lo stress della madre – che si manifestava con cambiamenti di tono, di voce, o di odore – veniva trasmesso al neonato. Uno stress tossico come questo, in un’età così precoce, può influenzare la chimica del cervello nei bambini, ed influire sullo sviluppo stesso della corteccia cerebrale. Non è quindi difficile immaginare come anche gli insegnanti possano trasmettere lo stress ai loro giovani studenti.
Da una serie di studi è altresì emerso che l’insegnamento sia tra le professioni più stressanti, e che gli insegnanti abbiano bisogno di risorse e di sostegno al proprio lavoro, al fine di contrastare possibili episodi di stress acuto o esaurimento nervoso in maniera adeguata. Se non si sostengono gli insegnanti, il rischio è quello di un evidente danno collaterale anche negli studenti.