dr.ssa Martina Sanna, nutrizionista
Fanno male, sono dolorose e spesso ricorrenti: stiamo parlando delle afte in bocca, piccole ulcere che tormentano chi, purtroppo, ne soffre. Nessuno ne è immune: compaiono a tutte le età, anche se prediligono generalmente le donne tra i 10 e i 20 anni. In tanti soffriamo di questo disturbo: le afte in bocca, conosciute anche come stomatite, colpiscono infatti circa 1 persona su 5.
Queste piccole piaghe possono comparire, oltre che sulla bocca, sulle guance, sulle labbra, sulle superfici della gola e infine sulla lingua. Attenzione a non confonderle con le cosiddette vesciche da Herpes labialis provocate dal famoso virus Herpes simplex: queste, infatti, si manifestano in genere al di fuori della bocca, andando però a tormentare labbra, narici, mento e guance.
Inoltre, ricordatevi che la stomatite ha un vantaggio in più rispetto all’herpes: non sono assolutamente contagiose. Scopriamo insieme come riconoscere, quali i sono i sintomi e, soprattutto, come affrontare dal punto di vista dell’alimentazione le afte in bocca. Diamo dunque la parola alla nutrizionista dr.ssa Martina Sanna.
Afte in bocca: quali sono le diverse tipologie?
Le afte in bocca, generalmente, si classificano in tre diverse tipologie. In particolare:
- Afte minori – Le ulcere, in questi casi, si manifestano sulla muscosa vestibolare del labbro e si presentano con margini molto ben definiti e rotondeggianti, con una zona necrotica centrale e un eritema periferico. Sono di piccole dimensioni e guariscono in pochi giorni senza lasciare alcuna cicatrice.
- Afte maggiori – Le ulcere si presentano con un margine superiore al centimetro, provocando, nella maggior parte dei casi, molto dolore. Colpiscono di solito i bambini e gli adolescenti, durando circa 5-6 settimane, nella zona della mucosa labiale o del palato molle.
- Afte erperiformi – Sono poco comuni ma molto, molto dolorose. Appaiono raggruppate in piccole ulcerazioni di dimensioni inferiori a 1-2 millimetri.
Le cause delle afte possono essere diverse, sebbene ancora non del tutto chiare.
Quali sono le cause delle afte?
Le cause delle afte, purtroppo, non sono del tutto chiare: all’origine della loro formazione potrebbe esserci un meccanismo immunologico. Quel che è ormai noto, però, è che la stomatite può essere determinata da diversi fattori. Tra questi, indichiamo:
- Intolleranze alimentari
- Predisposizione
- Dieta povera di ferro, acido folico e vitamina B12
- Infezione da Helicobacterpylory
- Alterazioni ormonali
- Sindrome da malassorbimento di nutrienti
Non sono rari i casi in cui la stomatite compare come sintomo di malattie ben più gravi. Tra queste, ricordiamo in particolare:
- Celiachia
- Lupus eritematoso sistemico
- Eritema multiforme
- Malattie croniche intestinali
E ancora:
- AIDS
- Pellagra
- Pemfigo volgare
- Istoplasmosi
Uno studio, condotto nel 2015 e richiamato dal National Institutes of Health, ha confermato che, nella comparsa della stomatite affossa, vi è anche una componente emotiva. Non è un caso, dunque, che chi è sottoposto a periodi di stress e frenesia possa contrarre con maggior facilità questa fastidioso disturbo.
Secondo lo studio sopra citato, infatti, gli studenti universitari hanno dimostrato una maggior incidenza di afte durante periodi che precedevano gli esami, rispetto a momenti di maggior tranquillità, come quelli che caratterizzano la pausa estiva o natalizia. Insomma, lo stress è causa delle afte in bocca: una buon trattamento potrebbe iniziare curando il proprio umore!
Infine, ma non per importanza, trattate sempre con cura la vostra bocca per evitare la comparsa di piccole ulcere: in alcuni casi, infatti, la stomatite può essere semplicemente la conseguenza di traumi locali. Vi è mai capitato di morsicarvi il labbro mentre addentate una mela? Oppure, quante volte la fretta ci porta a spazzolare i denti con troppa energia? Ecco, le cause delle afte possono avere origine anche da qui.
Come riconoscere le stomatiti?
Spesso l’insorgenza di un’afta in bocca è preannunciata da una sensazione di bruciore che si manifesta laddove, nei giorni seguenti, si formerà la lesione. In una prima fase, comunque sia, l’aspetto della mucosa appare assolutamente normale.
Dopo alcuni giorni, invece, si assiste alla comparsa di un arrossamento localizzato che, in poco tempo, si trasformerà in una piccola ulcera di forma tondeggiante. Il dolore si manifesterà sempre, purtroppo: sia durante il contatto sia spontaneamente.
Nel caso di afte maggiori, non sono rari i casi in cui le ulcere si associano a febbre e gonfiore dei linfonodi sotto la mandibola: assicurarsi con il medico che la causa di questi sintomi sia una semplice afta è sempre raccomandato.
Eccone un piccolo identikit per riconoscere una stomatite:
- Forma tondeggiante
- Dimensione variabile, da pochi millimetri a oltre un centimetro
- Colore bianco-giallastro o grigiastro
- Alone eritematoso, con arrossamento della zona interessata
Attenzione: ricordate che le afte non sanguinano, se non in casi eccezionali. Nel caso in cui dovessero esserci delle tracce di sangue, è bene indagarne le cause più a fondo, rivolgendosi al proprio medico o farmacista.
Quali sono i cibi che è assolutamente meglio evitare perché il disturbo non peggiori?
Essendo le afte delle lesioni concomitanti a uno stato infiammatorio, è bene come prima misura evitare tutti i cibi ad azione infiammatoria diretta, per esempio:
- Alcolici
- Cibi piccanti e spezie
- Cibi e bevande troppo caldi
- Aceto
- Cibi troppo grassi
- Cibi ricchi di sale o glutammato
Esistono degli alimenti che possono rafforzare il sistema immunitario e per porre rimedio alle afte?
Come detto in precedenza, una delle cause può essere un abbassamento delle difese immunitarie, per esempio dovuto a malattie croniche intestinali (è risaputo che gran parte del nostro sistema immunitario risiede proprio nell’intestino) , che hanno come conseguenza anche un cattivo assorbimento di sostanze utili per il rafforzamento l’organismo.
Da qui è semplice capire che se certi nutrienti non vengono assorbiti, l’insorgenza delle afte si presenta parallelamente a una o più carenze nutrizionali. Perciò è bene consumare alimenti ricchi di sostanze benefiche per l’intestino come rimedio per le afte in bocca come:
- Yogurt
- Derivati di kefir
- Verdure e ortaggi di colore verde, che forniscono fibra
- Sali minerali
- Acido folico
- Pesce azzurro
- Cereali integrali
- Frutta fresca di stagione, dal grande potere antiossidante
Quali alimenti non devono mai mancare per mantenere in salute la flora batterica del cavo orale?
Come ogni tipo di lesione, anche le afte, trovandosi in un ambiente umido come il cavo orale, tendono a infettarsi. Per questo è bene intanto seguire le più consuete norme dell’igiene orale per mantenere in equilibrio la flora batterica orale: infatti è proprio uno squilibrio della popolazione batterica che porta la flora “cattiva” a prevalere e determinare così l’infezione.
Alcuni alimenti ci aiutano sicuramente a mantenere in salute la flora orale, come per esempio:
- Frutta fresca non acida: per preservare lo strato di smalto ed evitare l’insorgenza di carie
- Vegetali freschi: essendo ricchi di fibra e richiedendo una masticazione prolungata, determinano un aumento della salivazione, che va a diluire una carica batterica in eccesso, diminuendo anche il grado di acidità orale
- Frutta secca a guscio
- Formaggio stagionati e latte
- Acqua, fondamentale per risciacquare, idratare e lavare il cavo orale.