Leggere Guerra e Pace in 9 ore? Forse ora è possibile con Spritz, la nuova app per la lettura veloce. La maggior parte delle persone, infatti, è in grado di leggere circa 200 parole al minuto, mentre un lettore allenato riuscirebbe a leggerne tra 300 e 350. Tecniche di lettura veloce ce ne sono tante e la velocità dipenderebbe da molte variabili, tra le quali grandezza e stile del carattere di scrittura.
Per alcuni, si tratta di una media disastrosa, che porta le persone a perdere molto tempo e a essere poco efficienti. Alcune aziende hanno perciò sviluppato applicazioni per leggere velocemente, assicurando che si possono raggiungere le 1000 parole al minuto.
Quando il movimento è delle parole anziché degli occhi
Secondo Spritz, una società americana con sede a Boston, la maggior parte del tempo quando leggiamo lo impieghiamo nei movimenti della testa e dell’occhio e ad altre attività legate alla lettura, con un notevole spreco di tempo.
L’azienda ha quindi pensato di far muovere le parole invece che le persone e ha sviluppato una app che fa apparire le parole sullo schermo. Il sistema consiste in un riquadro dove le parole scorreranno come i titoli di coda di un film e il lettore potrà scegliere la velocità di scorrimento.
Qual è la verità sulla lettura? Può davvero aiutare la tecnologia?
La teoria su cui si basano le tecniche di lettura veloce è che le parole devono arrivare in modo più efficace alla fovea, la parte centrale della retina che ci permette di identificare in maniera nitida e precisa le forme delle lettere. Quando spostiamo lo sguardo da una parola all’altra (un movimento chiamato saccade) capita che la nuova parola non venga messa a fuoco velocemente perché non si trova ancora al centro della fovea, rallentando la velocità di lettura.
Le tecniche di lettura veloce, come Spritz, cercano di fare in modo che la nuova parola sia perfettamente al posto giusto sulla fovea nel più breve tempo possibile. Tuttavia, come segnala Sally Andrews, professoressa di psicologia cognitiva presso l’università di Sidney, la velocità può essere rallentata anche da altri fattori, come parole particolarmente lunghe o sconosciute, che richiedono più tempo per essere comprese.
Spritz ci chiede di processare le parole come in un discorso, in maniera immediata ma, mentre nel discorso se non cogliamo una parola possiamo usare altri segnali, come il linguaggio corporeo, ciò non è possibile con l’applicazione. I sostenitori di Spritz affermano che il lettore può utilizzare l’esperienza precedente per colmare i “vuoti”. In questo modo però, risponde Andrews, il rischio è che i lettori non comprendano realmente ciò che l’autore vuole dire, e arrivino a una comprensione incompleta.
Inoltre, le persone in media non posso elaborare più di 500 parole al minuto, ovvero ci sono limiti strutturali alla ricezione dell’informazione.
Degli studi hanno dimorato che la velocità di apprendimento dipende molto dalla conoscenza di uno specifico processo, e quindi in un certo senso dall’esperienza previa di quel metodo di conoscenza.