Sporcarsi fa bene alla salute (per la gioia dei genitori)

Stefania Virginio

Ultimo aggiornamento – 01 Giugno, 2016

Quando i genitori pensano al bene dei propri figli, si assicurano soprattutto che siano puliti e profumati, che abbiano un bell’aspetto e che siano in ordine, non solo per un fattore estetico, ma in special modo per una ragione di igiene.

Un ruolo importante lo giocano anche gli spazi pubblicitari, che sponsorizzano prodotti per debellare qualsiasi batterio e assicurano che si può mangiare direttamente dal pavimento senza ingoiare qualche strano microbo.

Ma non sempre quello che leggiamo o sentiamo dire alla televisione è verità assoluta, sembra, infatti, che ci siano delle buone motivazioni per le quali i bambini dovrebbero essere liberi di sporcarsi, ovviamente casualmente o giocando, senza attentare alla propria salute.

Ecco di seguito le buone ragioni per cui si dovrebbero seguire questi consigli:

Lo sporco non è il diavolo!

Secondo il New York Times, ogni volta che un bambino si mette una mano, e di conseguenza tutti i batteri e i microbi appiccicati, in bocca, il sistema immunitario si fortifica. Sembra che questa azione abbia anche un nome specifico: ipotesi dell’igiene.

È il dottor Graham Rook, professore del dipartimento delle infezioni al Centro per la Microbiologia Clinica all’University College di Londra, a dichiarare che l’umanità è cominciata esattamente dagli organismi multicellulari che sono presenti nell’acqua che scorre nei fiumi o nei torrenti, nel fango e soprattutto nelle feci.

Di conseguenza, il corpo umano è testato alla tollerabilità di questi microrganismi, i quali sono alla base dell’attivazione del nostro sistema immunitario.

Il batterio renderebbe le persone più ricettive

Il batterio più diffuso, che è stato isolato esattamente nel 2010, è il Mycobacterium vaccae, si può trovare nel terreno e, secondo uno studio condotto al Sage Colleges di Troy a New York, avrebbe le capacità di stimolare la secrezione della serotonina, stimolare l’ormone della crescita, accelerare l’apprendimento umano e migliorare l’umore.

L’esperimento è stato condotto da Dorothy Matthews su un gruppo di topi che erano stati nutriti con questo batterio vivo. A confronto col gruppo di topi che non avevano ingerito il batterio, riuscivano a districarsi dal labirinto in cui venivano introdotti in metà del tempo, inoltre si dimostravano meno ansiosi e più rilassati rispetto agli altri. “Dal momento che la serotonina svolge un ruolo nell’apprendimento, ci siamo chiesti se il Mycobacterium vaccae vivo potesse migliorare anche l’apprendimento nei topi”, ha dichiarato Matthews.

Un test finale è stato fatto ai topi dopo un riposo di 3 settimane. “Questa ricerca suggerisce che il Mycobacterium vaccae può svolgere un ruolo nell’ansia e nell’apprendimento dei mammiferi”, dice Matthews. “E’ interessante perché potrebbe spingere a fare degli esercizi in ambito scolastico all’aria aperta, in cui il Mycobatterio vaccae è presente, così da diminuire l’ansia e migliorare le capacità di apprendimento”.

Il cervello viene stimolato dallo sporco

Sembra incredibile, ma gli studiosi stanno mettendo a punto dei nuovi farmaci antidepressivi contenenti i batteri del fango. Il Mycobacterium vaccae è stato iniettato in alcuni pazienti affetti da cancro ai polmoni, i quali hanno visto un miglioramento nel loro modo di affrontare la malattia, senza dolore e nausea. L’effetto è simile a quello del Prozac, ma senza reazioni collaterali.

Un motivo in più, quindi, per passare il proprio tempo libero all’aria aperta!

Stefania Virginio
Scritto da Stefania Virginio

Sono Stefania e sono una friulana doc! Da quando mi hanno dato in mano la prima matita alle elementari non ho mai smesso di scrivere, e nemmeno di leggere tutto quello che mi passa sotto gli occhi.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Stefania Virginio
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