Essere in sovrappeso da giovani può causare il cancro allo stomaco

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 21 Febbraio, 2017

obesità da giovani: un fattore di rischio del cancro allo stomaco

Una persona in sovrappeso in giovane età è tre volte più a rischio di sviluppare il cancro allo stomaco, o all’esofago, in età adulta: a sostenerlo è uno studio condotto da Jessica Petrick con il suo staff di ricercatori del National Cancer Institute del Maryland, Stati Uniti.

I risultati dello studio hanno mostrato che coloro che sono in sovrappeso a vent’anni, hanno una probabilità di quasi il 60-80% in più di sviluppare un tumore del tratto digerente in età avanzata, rispetto a soggetti che hanno sempre mantenuto un peso salutare.

Il peso in eccesso può causare problemi di reflusso gastroesofageo, a lungo termine, e bruciore di stomaco, condizioni che possono portare al cancro. Inoltre il sovrappeso può determinare variazioni dei livelli di insulina, i cui valori alterati possono portare infiammazione dei tessuti gastrici, tutti fattori associati a un aumentato rischio di cancro, sostengono i ricercatori.

Lo studio mette in evidenza come l’aumento di peso nel corso della nostra vita possa aumentare il rischio di sviluppare questi due tipi di cancro, che hanno entrambi un tasso di sopravvivenza estremamente basso“, ha spiegato Jessica Petrick, sottolineando l’importanza di mantenere un peso salutare per tutta la vita, per ridurre il rischio di sviluppare questi tumori.

Evitare una vita eccessivamente sedentaria e fare attenzione all’alimentazione sono due semplici passaggi per mantenerci in forma senza aumentare di peso, hanno suggerito i ricercatori.

Quando si forma il tumore allo stomaco?

Quando cellule normali si trasformano in tumorali e iniziano a proliferare nel rivestimento interno dello stomaco, inizia un processo irreversibile che conduce al cancro dello stomaco. Chiamato anche cancro gastrico, la malattia di solito si sviluppa lentamente nel corso di diversi anni.

Quali sono le cause del cancro allo stomaco?

Alcuni fattori di rischio espongono a maggiore probabilità di sviluppare il cancro allo stomaco. Tra questi fattori di rischio vanno considerati:

  • infezione con il batterio Helicobacter pylori, che provoca ulcere;
  • gastrite, che è un’infiammazione delle pareti gastriche;
  • polipi gastrici;
  • fumo;
  • obesità;
  • dieta sregolata;
  • infezione da virus di Epstein-Barr;
  • fattori genetici.

Quali sono i sintomi del tumore allo stomaco?

Nella fase iniziale del cancro dello stomaco, i sintomi possono essere aspecifici e comuni ad altre patologie:

  • Indigestione
  • Sensazione di gonfiore dopo aver mangiato
  • Bruciore di stomaco
  • Nausea
  • Perdita di appetito

L’avanzare del tumore causa sintomi più gravi, quali:

  • Mal di stomaco
  • Sangue nelle feci
  • Vomito
  • Perdita di peso senza motivo apparente
  • Difficoltà a deglutire
  • Colorito giallognolo di occhi e pelle
  • Costipazione o diarrea

Quali sono gli esami utili a diagnosticare il tumore allo stomaco?

Tra gli esami del sangue per cercare eventuali segni di cancro allo stomaco ci sono:

  • Esofagogastroduodenoscopia, un esame in cui viene inserito un tubo che, dalla gola arriva allo stomaco, provvisto di telecamera che consente di visualizzare lo stomaco all’interno. Durante l’esame vengono prelevati anche porzioni di tessuto gastrico (biopsia) che vengono poi analizzate in laboratorio.
  • TAC, la tomografia assiale computerizzata permette attraverso i raggi X di avere immagini dettagliate dello stomaco.
  • Esame radiografico dell’apparato digerente con bario (ormai quasi completamente sostituito dalla gastroscopia sopra citata).

Quali sono i trattamenti per il tumore allo stomaco?

Sono diversi i trattamenti che possono combattere il cancro dello stomaco. Ogni paziente riceve il trattamento più adatto al tipo di tumore, alla sua estensione e allo stadio in cui si trova il tumore.

Vediamone alcuni:

  • Chirurgia, in alcuni casi è necessaria l’asportazione di una parte dello stomaco o di altri tessuti vicini che sono stati invasi dalle cellule tumorali.
  • Chemioterapia, una terapia a base di farmaci che uccidono le cellule tumorali o ne impediscono la proliferazione.
  • Radioterapia, sono onde ad alta energia che possono uccidere le cellule tumorali e ridurre le dimensioni del tumore.

L’associazione di radioterapia e chemioterapia può essere effettuata prima dell’intervento chirurgico, al fine di ridurre le dimensioni della massa tumorale da asportare. Nella maggior parte dei casi, il trattamento chirurgico è seguito da radioterapia e chemioterapia.

Come si può prevenire il cancro allo stomaco?

Prendersi cura del proprio stomaco non è difficile. Mangiare sano, abbassare il livello di sedentarietà, non fumare, non bere alcol, non eccedere con l’assunzione di farmaci antinfiammatori (FANS), trattare con l’adeguata terapia antibiotica le infezioni dello stomaco dovute a H. pylori, sono piccole cose che fanno la differenza e che possono essere parte integrante della prevenzione.

Ma cosa vuol dire mangiare sano? Mangiare sano è un vero e proprio stile di vite, le abitudini alimentari sono lo specchio della salute. Mangiare frutta fresca e verdura, ogni giorno, riduce il rischio di cancro allo stomaco grazie alle fibre e alle vitamine in esse contenute.

Evitare cibi ricchi di grassi e molto salati come cibi in salamoia, salumi, affumicati o alimenti conservati o in scatola come hot dog e carni trasformate. Mangiare la carne massimo due volte a settimana alternandola con pesce.

Mantenere il peso forma, come sopra indicato, l’obesità è uno dei fattori di rischio della malattia. Non fumare, il rischio di cancro allo stomaco raddoppia se si utilizza il tabacco. Anche l’assunzione di alcol ha effetti simili.

Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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