Soffio al cuore: è possibile curarlo?

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 05 Settembre, 2017

soffio al cuore: cure

Tra i sintomi più comuni individuabili attraverso l’auscultazione del cuore troviamo il soffio al cuore. Il medico, tramite uno stetoscopio, sente un rumore specifico prodotto dal passaggio del sangue attraverso le valvole cardiache.

Quando il flusso sanguigno non è più silenzioso ma diventa turbolento, si parla di soffio al cuore. In alcuni casi, questo rumore non ha un significato patologico; in altri casi, invece, cela danni cardiaci importanti.

A cosa è dovuto il soffio al cuore?

Come ha spiegato il professor Edoardo Gronda, primario di Cardiologia dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Multimedica di Sesto San Giovanni, “il soffio al cuore, tranne nei casi in cui si manifesta in persone giovani e sane, è dovuto al passaggio alterato del sangue attraverso i vasi arteriosi, gli apparati valvolari del cuore o comunicazioni delle pareti settali del cuore che normalmente non sono presenti. Nell’adulto frequentemente il difetto del setto interventricolare si presenta dopo un infarto o dopo un trauma toracico”.

Tutti i soffi al cuore sono patologici?

Non tutti soffi al cuore insorgono a causa di alterazioni anatomo-patologiche; esistono soffi dovuti a flussi anomali da iperattività cardiaca. In questi casi, pur esprimendo un leggero malfunzionamento valvolare, vengono considerati soffi fisiologici e sono abbastanza comuni in giovane età e non rispecchiano una patologia cardiaca.

Alcuni soffi sono dovuti a condizioni temporanee dovute a stress eccessivo, anemia, febbre, gravidanza, ecc.

In età pediatrica, i soffi cardiaci sono piuttosto frequenti e nella maggior parte dei casi sono privi di significato patologico. Si parla di soffio “innocente” e indica un cuore perfettamente sano.

Quali sono le cause del soffio al cuore?

Un ostacolo del normale flusso sanguigno può determinare un soffio al cuore. I vari tipi di soffio al cuore sono classificati osservando aspetti diversi:

  • Dinamica, possono essere sistolici, diastolici, continui o sisto-diastolici.
  • Intensità dei soffi, si classificano sei gradi in ordine crescente in base alla loro gravità.
  • Tonalità, che può essere alta, media e bassa.
  • Caratteristiche del suono, può essere aspirato, a rullio, aspro, musicale, a “grido di gabbiano” ecc.

Esistono diverse cause che possono portare un soffio al cuore, tra queste troviamo:

  • Insufficienza valvolare (triscupidale o mitralica): le valvole che moderano il passaggio da atrio e ventricolo e da ventricolo al circolo sanguigno non si aprono o non si chiudono correttamente. Le valvole cardiache devono, infatti, garantire il passaggio del sangue verso una sola direzione. L’eventuale incontinenza di queste valvole causa un reflusso che viene sentito durante l’auscultazione e, quindi, diagnosticato come soffio cardiaco da insufficienza valvolare.
  • Stenosi (restringimento) aortico o mitralico: il flusso sanguigno passa attraverso un restringimento valvolare o di un vaso arterioso.
  • Flusso attraverso pervietà cardiache o vasali: un po’ di sangue passa attraverso piccoli fori dai quali non dovrebbe passare. Ne sono un esempio i soffi da difetto del setto inter-atriale o inter-ventricolare che dividono il cuore in due metà distinte, impedendo la comunicazione tra i due atri e tra i due ventricoli.
  • Soffio dovuto a patologia non cardiaca, in caso di anemia, ipertiroidismo, sforzo, etc.
  • Prolasso della valvola mitrale: non è un vero e proprio soffio cardiaco, ma è dovuto ad un prolasso di uno o di entrambi i lembi valvolari a causa del cedimento di strutture tendinee. Questo prolasso fa assumere alla valvola un aspetto a vela rigonfia che fuoriesce all’interno dell’atrio. Si genera un classico suono tipo “click” e questo può provocare un soffio retrogrado percepibile all’auscultazione.

Quali patologie possono causare un soffio al cuore?

Alcune patologie possono causarlo e queste possono interessare direttamente o indirettamente il cuore, come per esempio:

  • endocardite batterica
  • cardiomiopatia ipertrofica
  • malattie reumatiche
  • sifilide

Come viene diagnosticato?

L’auscultazione è il primo strumento che permette al medico di sospettare la presenza di un soffio cardiaco, infatti è facilmente individuabile sulla base delle caratteristiche del suono sentito. Esistono poi degli esami specifici, come l’ecocardiogramma e l’ecocolordoppler utilizzati per confermare il sospetto diagnostico.

Come viene trattato?

Nei casi più gravi, si sostituisce chirurgicamente o si ripara la valvola danneggiata con ottimi risultati, considerando che oggi questi interventi vengono effettuati in centri di alta specializzazione, con molta frequenza.

 

Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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