Perché smettere di fumare è così difficile?

Claudia Lepori | Blogger

Ultimo aggiornamento – 10 Dicembre, 2015

Quanti hanno provato a smettere di fumare, ma non sono riusciti nel loro intento e hanno ricominciato dopo pochi giorni?

Smettere di fumare si sa che non è una cosa facile e, forse, chi sta cercando di smettere potrebbe essere interessato alle nuove scoperte fatte nel campo della ricerca sul fumo, che possono contribuire a rivelare nuove strategie per superare la dipendenza dalle sigarette.

Ecco come dire addio al fumo di sigaretta

La prima delle scoperte è stata pubblicata sulla rivista eLife e spiega come due neurotrasmettitori, il glutammato e l’acetilcolina, interagiscono e contribuiscono alla dipendenza da nicotina. L’acetilcolina svolge un ruolo nella regolazione della frequenza cardiaca e dell’eccitazione fisica e la nicotina si comporta allo stesso modo, legandosi ai recettori dell’acetilcolina.

Il glutammato, invece, è noto che crei il comportamento di dipendenza dalle droghe, grazie a degli studi compiuti sugli animali.

I ricercatori del Laboratorio di Biologia Molecolare presso la Rockefeller University hanno modificato geneticamente dei topi di laboratorio, in modo che fossero in grado di sintetizzare l’acetilcolina in una regione del cervello nota come abenula. Hanno notato, quindi, una diminuzione significativa della trasmissione del glutammato tra le cellule nervose di questi topi, che successivamente  sono risultati resistenti alla dipendenza da nicotina.

Questo suggerisce che l’acetilcolina possa regolare la trasmissione del glutammato e potrebbe, quindi, essere manipolata per combattere la dipendenza da nicotina.

La seconda scoperta, invece, è stata pubblicata sulla rivista Translational Psychiatry e contiene indizi sul motivo per cui alcune persone trovano molto più difficile smettere di fumare rispetto ad altre.

Alcuni ricercatori hanno deciso di usare un punto di vista diverso sulla dipendenza da nicotina e hanno riesaminato i risultati di vecchie ricerche scientifiche sulla dipendenza da nicotina, prendendo in esame più di 10mila partecipanti.

I ricercatori sono partiti dal presupposto che la dopamina svolga un ruolo importante nella dipendenza dalle sostanze, attivando centri di ricompensa del cervello e hanno cercato di capire se le variazioni dei geni coinvolti nella sintesi della dopamina possano influenzare il processo di dipendenza.

I risultati hanno evidenziato una netta correlazione tra alcuni geni e le difficoltà che nascono quando si vuole smettere una dipendenza. I fumatori che hanno il gene A2/A2 sono più portati a smettere di fumare e continuare a rimanere astinenti dal fumo rispetto a chi ha il gene A1/A1.

Secondo il team dei ricercatori, questa scoperta è importante perché i risultati possono essere utilizzati per aiutare le persone a personalizzare i loro tentativi di smettere di fumare a seconda del loro corredo genetico. A questo punto, non resta che aspettare che qualcuno utilizzi queste informazioni per creare un metodo infallibile per combattere la dipendenza da fumo!

Claudia Lepori | Blogger
Scritto da Claudia Lepori | Blogger

Amo la lettura e la fotografia, mi piace sognare ad occhi aperti e viaggiare con la fantasia. Da sempre appassionata di benessere e salute, finalmente su Pazienti.it posso scrivere di argomenti che mi interessano ed entusiasmano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Claudia Lepori | Blogger
Claudia Lepori | Blogger
in Salute

97 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
Il primo piano di uno stetoscopio
Nuove cure gratuite: dalla celiachia all'endometriosi. Cosa cambia?

Dal prossimo 30 dicembre saranno disponibili nuovi Lea, ovvero cure gratuite e benefici a carico proprio del Servizio Sanitario Nazionale. Scopri quali sono.