Negli ultimi anni, è notevolmente aumentato il numero delle persone che dichiarano di aver problemi ad addormentarsi di notte.
Se da un lato l’insonnia costituisce un disturbo complesso con possibili diverse cause, dall’altro si è osservato come l’aumento di persone con disturbi del sonno sia in realtà dovuto a una causa comune: l’utilizzo di uno smartphone o di un tablet prima di andare a dormire.
I dispositivi elettronici tendono infatti a emettere luce blu, che invia segnali al cervello che bloccano la produzione di melatonina, una sostanza prodotta nelle ore di buio con il compito di preparare il corpo alla notte.
Una recente ricerca condotta negli Stati Uniti ha analizzato le abitudini di alcune persone che utilizzano regolarmente smartphone o tablet nell’arco della giornata. Dall’osservazione della loro qualità del sonno, si è notato come esista una certa correlazione tra l’utilizzo di dispositivi elettronici e la difficoltà ad addormentarsi.
In che modo gli smartphone interferiscono con il nostro sonno?
Gli smartphone e i dispositivi elettronici, in generale, hanno sicuramente migliorato alcuni aspetti della nostra vita. Basti pensare a quanto sia facile comunicare con persone lontane o semplicemente restare aggiornati su notizie provenienti da tutto il mondo. Ma come per ogni cosa, c’è sempre il rovescio della medaglia da considerare: gli smartphone, infatti, hanno peggiorato la qualità del sonno delle persone, in particolare dei più giovani.
Gli adolescenti, in particolar modo, rappresentano la fascia d’età che più ha evidenziato un aumento dei disturbi legati al sonno. Questo dato in realtà non è inaspettato, dal momento che gli adolescenti sono quelli più inclini a usare lo smartphone fino a tarda notte, lasciandolo poi a poca distanza dal proprio cuscino.
L’emissione di luce blu è il principale responsabile delle alterazioni dei fisiologici ritmi sonno-veglia. Questo ritmo circadiano si basa su un equilibrio delicato garantito da una corretta produzione di alcune sostanze. Tra queste figura la melatonina.
La melatonina è un ormone prodotto dal corpo durante la notte e ha il campito di facilitare il rilassamento del corpo e la predisposizione a dormire.
L’utilizzo di smartphone, tablet e anche e-reader determina un brusco calo della produzione di melatonina da parte dell’epifisi.
La conseguenza di un calo dei livelli di melatonina è l’alterazione del ritmo circadiano sonno-veglia, che determina non solo difficoltà ad addormentarsi, ma anche un sonno più breve e meno rigenerante.
Questo perchè i bassi livelli di melatonina riducono la durata del sonno REM, che costituisce la fase del sonno che più delle altre aiuta il corpo a riprendersi dalla fatica e a rigenerarsi.
È quindi fondamentale riuscire a interrompere questo circolo vizioso, dal momento che i disturbi del sonno determinano effetti tangibili sulla nostra quotidianità e sul proprio stile di vita, condizionando il nostro benessere quotidiano.
Fare a meno del proprio smartphone rappresenta una soluzione fin troppo drastica e poco realistica, ma si può comunque evitarne un eccessivo utilizzo nelle ore che precedono il sonno, ed è inoltre opportuno fare in modo che non sia lasciato troppo vicino al proprio cuscino durante la notte.
Per chi invece proprio non vuole rinunciare a una lettura di un e-book dal proprio dispositivo elettronico, è consigliabile indossare occhiali protettivi, che sono in grado di schermare la luce blu ed evitare quindi che il sonno venga compromesso.