"Vape tongue", in italiano la lingua dello svapatore, è la condizione che, secondo alcune recenti dichiarazioni scientifiche statunitensi, sta interessando la maggior parte dei fumatori di sigarette elettroniche. Si tratta di un processo di riduzione del senso del gusto, probabilmente dovuto ad alcune sostanze chimiche contenute nel vapore di sigaretta.
Vape tongue: di cosa si tratta, cause e sintomi
I fumatori abituali di sigarette elettroniche, a lungo andare, potrebbero subire un drastico peggioramento del gusto, perdendo la percezione dei sapori.
La durata e la potenza dell’effetto collaterale che riduce il senso del gusto nei fumatori di sigarette a vapore, dipende dall’uso singolo e dalla frequenza di ognuno.
A cosa sia dovuto esattamente l’intorpidimento del gusto sulla lingua dei fumatori non è ancora ben chiaro. Alcune ricerche scientifiche attribuiscono il problema agli ingredienti contenuti nel vapore di sigaretta, sostenendo possano essere nocivi per il palato.
Le sigarette elettroniche infatti contengono, oltre alla nicotina presente anche nelle comuni sigarette, alcune sostanze chimiche ed additivi, come:
- glicole propilenico;
- acido benzoico;
- glicerina vegetale.
I prodotti chimici facenti parte del vapore di sigaretta possono variare, a seconda degli aromi e dei sapori presenti in commercio.
Disidratazione, naso chiuso e bocca asciutta sono altri sintomi provocati dalle sostanze tossiche contenute all’interno del vapore.
“Una persona può immaginare che le sostanze chimiche presenti nella sigaretta elettronica, specialmente i coloranti, possano provocare problemi alla salute orale, ma nessuno lo sa con certezza” dichiara il Dott. Halpern-Felsher.
Coloranti e prodotti chimici nel vapore di sigarette: effetti collaterali
Il fenomeno Vape tongue non è l’unico rischio che corrono i fumatori di sigarette elettroniche, infatti, numerosi processi chimici presenti all’interno, provocherebbero altrettanti effetti indesiderati, a livello dell’apparato orale del soggetto fumatore.
Tosse, problemi respiratori, nausea e stanchezza sono solo alcuni degli effetti provocati dalla chimicità del vapore. Problematiche più complesse riguardano i danni ai polmoni.
Secondo il “Centers for Disease and Control Prevention” più di 2,5 milioni negli Stati Uniti ha fatto uso di sigarette elettroniche nell’anno 2022. Si è sempre pensato che per smettere di fumare sigarette comuni sia utile provare quelle a vapore; tuttavia sebbene si potrebbe credere alla suggestione che inalare vapore faccia “meglio” che inalare fumo di tabacco, questa non è la realtà dei fatti.
Purtroppo i rischi correlati al vapore ed al fumo rimangono entrambi elevati e da non sottovalutare assolutamente, soprattutto per chi non riesce a dimenticarsi di questi vizi, tanto comuni, quanto pericolosi per la salute.
A questo proposito, l’American Lung Association (Associazione americana del polmone) diffonde lo slogan “quit don’t switch”, ovvero, “smetti non cambiare”, riferito ai fumatori che decidono di passare dalle sigarette normali a quelle a vapore, incoraggiandoli a smettere del tutto di fumare, senza trovare escamotage alternativi.
Tornando al “vape tongue”, sui social media, soprattutto all’estero, si sta diffondendo la notizia dei rischi correlati a questo fenomeno per sensibilizzare la popolazione a smettere di utilizzare il vapore, come alternativa al fumo di sigaretta.
In futuro, si spera che sempre più persone possano comprendere questi rischi e, seppur difficile, imparare a riconoscerli, proteggendo la propria salute dalla minaccia sempre più incombente del fumo.