Seno gonfio e dolorante: quando prestare attenzione

Ludovica Cesaroni

Ultimo aggiornamento – 21 Aprile, 2021

Dolore al seno e gonfiore: ecco tutte le cause

A ogni donna capita, prima o poi, di percepire dolore al seno, associato il più delle volte ad uno strano gonfiore. Di solito, questa condizione non deve destare particolare preoccupazione, dal momento che spesso è associata a quei cambiamenti ormonali tipici dell’età fertile, per poi scomparire con l’arrivo della menopausa.

Il seno voluminoso o doloroso è tipico di alcune condizioni femminili, ma ogni tanto può anche essere sintomatologico di qualcosa di più serio. Scopriamo insieme quali sono le fasi della vita in cui può manifestarsi e quando, invece, è il caso di rivolgersi a uno specialista e compiere analisi più approfondite! Insomma, quali possono essere le cause del dolore al seno e del gonfiore?

Perché il seno si gonfia

A volte il seno femminile cambia aspetto, diventando più turgido e voluminoso, ma anche più sensibile. Tale condizione si manifesta comunemente e frequentemente nelle donne fertili, ma poi viene meno quando esse entrano in menopausa.

Il seno gonfio non è associato alla taglia, ma è una manifestazione che può colpire sia le più prosperose che quelle con un seno meno abbondante.

Ma da cosa dipende esattamente il gonfiore del seno? La sua variabilità è associata ai livelli di progesterone, un ormone prodotto da ovaie e surrene, che regola il funzionamento della mammella. Ciò che avviene, a livello fisico, quando si alzano i livelli di progesterone, è un aumento del flusso di sangue verso la zona mammaria: ciò determina un gonfiore della suddetta area.

Di solito, questo temporaneo cambiamento coincide con i giorni successivi all’ovulazione, e regredisce con l’arrivo del ciclo mestruale. Quando giungono le mestruazioni, infatti, i livelli di progesterone diminuiscono in modo graduale, e anche il seno assume nuovamente il suo solito aspetto.

Nessun allarmismo, dunque, se il vostro gonfiore coincide con questa fase del mese!

Dolore al seno: ulteriori cause

Certamente: la gravidanza è un’altra tipica condizione che può generare un seno gonfio. È infatti noto che il gonfiore della zona mammaria sia tra i primi sintomi-spia dell’avvenuto concepimento, causato da un aumento dei livelli di prolattina (l’ormone che permette l’allattamento) e che prepara le mammelle per la creazione del latte materno.

A volte la prolattina può aumentare il volume del seno anche se non si è in stato interessante: in questi casi si parla di iperprolattinemia. Questa patologia può arrecare cefalee e diminuire le possibilità di restare incinta: è quindi importante consultarsi col proprio medico per trovare la migliore soluzione al problema.

Ogni tanto un seno infiammato genera gonfiore: ad esempio, i dotti galattofori, durante la gravidanza o l’allattamento, possono ostruirsi, provocando in alcuni casi delle complicazioni, ovvero delle infezioni batteriche e la mastite: ciò comporta anche un aumento del volume delle mammelle. Tale condizione va trattata (quando di origine batterica) con antibiotici prescritti dal medico.

Fase premestruale e seno più voluminoso

Il dolore al seno è una situazione frequente e comune nelle donne che attraversano i giorni tra l’ovulazione e il ciclo, ma non in tutte le donne questo sintomo si manifesta o compare in maniera uguale.

Esattamente come per altri fattori (sbalzi umorali, sindrome premestruale, ecc.), ogni donna risponde diversamente all’ovulazione: alcune percepiscono maggiormente questi disturbi, mentre altre ne soffrono molto meno o per niente.

Si ricordi, inoltre, che assumere un estroprogestinico (come, ad esempio, la pillola anticoncezionale) può incrementare questo fastidio, poiché dipendente, come si diceva all’inizio, da fattori ormonali.

Cosa fare per diminuire il dolore al seno

Spesso il gonfiore del seno è asintomatico, ma in certe donne è invece accompagnato da uno stato di dolore più o meno intenso. Nel caso il gonfiore si accompagni a un dolore insostenibile, sono consigliati impacchi di acqua tiepida.

Un altro accorgimento è adottare un reggiseno che sostenga maggiormente le forme, in modo da alleviare il fastidio nel movimento. Nel caso in cui il dolore sia davvero forte, il medico potrebbe prescrivere degli antinfiammatori, da assumere sempre nelle dosi consigliate e senza esagerare.

Dolore al seno: quando allarmarsi

Come si è detto, di solito il gonfiore non deve destare alcun timore, essendo una manifestazione fisiologica di una fase comune a tutte le donne. Se, però, in concomitanza col dolore compaiono secrezioni dal seno, o se si notano cambiamenti nella texture della pelle delle mammelle o, ancora, se al tatto si percepiscono dei noduli, occorre recarsi tempestivamente dal proprio medico di fiducia, o ancor meglio da un senologo, perché potrebbero essere segni di una patologia seria, come una ciste o un tumore alla mammella.

È sempre opportuno, dunque, controllare i cambiamenti del seno, ma qualora questi si limitino ad un semplice e periodico gonfiore, tenete a mente che non avete motivo di preoccuparvi!

Ludovica Cesaroni
Scritto da Ludovica Cesaroni

Amo definirmi una creativa dalla forte impronta razionale. Scrivere, disegnare e creare con le mani sono le mie grandi passioni, ma il pungolo della curiosità mi ha sempre portato a interrogarmi sui grandi misteri della vita e a informarmi sui 'piccoli misteri' dell'uomo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Ludovica Cesaroni
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in Salute

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