È vero che gli sciacqui con acqua ossigenata sono utili per combattere le infiammazioni che affliggono il cavo orale? Perché, secondo alcuni, sarebbe meglio evitare di utilizzare l'acqua ossigenata come collutorio?
Approfondiamo questo argomento cercando di fare chiarezza.
Sciacqui con acqua ossigenata per gengive e denti: sì o no?
L'acqua ossigenata, o perossido di idrogeno, è un composto chimico formato da due atomi di idrogeno e due di ossigeno. Si trova comunemente in commercio sotto forma di soluzione acquosa incolore e viene suddivisa in diverse tipologie di concentrazione.
Tali categorie sono dette "volumi" e corrispondono ai litri di ossigeno che possono essere prodotti partendo da un litro di acqua ossigenata. In ambito odontoiatrico, è molto diffusa l'abitudine di effettuare dei risciacqui con acqua ossigenata; in genere si utilizzano circa uno o due cucchiai di questo prodotto con una concentrazione al 3% (pari a 10 volumi) sotto forma di collutorio.
L'acqua ossigenata viene tenuta in bocca un paio di minuti per poi essere sputata, con l'obiettivo di eliminare la proliferazione batterica, contrastare l'accumulo di placca e diminuire le infiammazioni che affliggono il cavo orale.
Potrebbe interessarti anche:
- Guida alla scelta dell'antibiotico per gengive infiammate
- Come usare il filo interdentale nel modo corretto
- Nevralgia ai denti: sintomi, cause e rimedi
In effetti usare acqua ossigenata in bocca può contribuire a uccidere i microrganismi che provocano afte, gengiviti, tartaro e placca, mentre in campo odontoiatrico questo prodotto viene spesso inserito all'interno di trattamenti sbiancanti professionali, per pulire le ferite chirurgiche o per mantenere irrigate le tasche parodontali.
Sciacquare i denti con acqua ossigenata è un rimedio casalingo ben noto e utilizzato, che viene ancora oggi consigliato per ridurre le infiammazioni gengivali. Sono molte le persone che, ad esempio, sfruttano un collutorio fatto in casa composto da metà acqua e metà perossido di idrogeno al 3% per effettuare gli sciacqui in bocca.
Recenti studi hanno tuttavia sottolineato come l'utilizzo costante di acqua ossigenata all'interno del cavo orale possa, alla lunga, provocare effetti collaterali indesiderati, e come in realtà vi siano sostanze molto più utili e più sicure che possono essere impiegate per ridurre la placca batterica e mantenere in salute denti e gengive.
Effetti collaterali degli sciacqui con acqua ossigenata per denti e gengive
Gli sciacqui orali con acqua ossigenata sono un'abitudine ampiamente diffusa, tuttavia occorre fare attenzione nell'utilizzare questo composto chimico in modo eccessivo.
È stato osservato, infatti, che il perossido di idrogeno impiegato come collutorio per risciacquare la bocca potrebbe, a lungo andare, provocare diversi effetti collaterali.
Fra questi i più noti sono:
- la comparsa della cosiddetta "lingua nera villosa", ovvero un'alterazione nel colore e nella forma delle papille che si trovano sulla lingua. Queste tendono ad allungarsi e la lingua ad assumere la tipica colorazione giallo-marrone;
- indebolimento dello smalto dentale. Sciacquare bocca con acqua ossigenata in modo costante rovina lo smalto che ricopre i denti e lo rende meno duro e meno resistente;
- può favorire le neoplasie. Sebbene gli studi scientifici non siano ancora del tutto unanimi, e le evidenze rimangono limitate, sembra che l'uso eccessivo e prolungato di acqua ossigenata per sciacquare la bocca, associata ad alcune particolari condizioni (come ad esempio il fumo di sigaretta o l'alcol) possa favorire l'insorgere di forme tumorali nel cavo orale. Il perossido di idrogeno non è di per sé una sostanza cancerogena (e pertanto, se inserita all'interno di specifici trattamenti sbiancanti effettuati da un professionista odontoiatrico, è perfettamente sicura), tuttavia se essa viene maneggiata in modo scorretto o a concentrazioni troppo alte, potrebbe risultare pericolosa in quanto può creare delle condizioni favorenti lo sviluppo di neoplasie;
- può danneggiare i tessuti molli e le mucose orali. Se si utilizza l'acqua ossigenata ad alte concentrazioni e per diverso tempo, possono verificarsi dei danni al cavo orale.
Occorre inoltre tenere presente che, per quanto l'acqua ossigenata in basse concentrazioni non sia di per sé pericolosa, se utilizzata ad alti volumi può rivelarsi una sostanza decisamente rischiosa da maneggiare. In concentrazioni superiori al 30%, ad esempio, può provocare seri danni alle mucose gastrointestinali se ingerita accidentalmente, bruciori e ulcerazioni.
Non a caso, quando viene sfruttata in ambito odontoiatrico all'interno dei trattamenti sbiancanti, i professionisti si preoccupano di proteggere le gengive con apposite resine isolanti dall'azione corrosiva dell'acqua ossigenata. Il contatto con questo composto ad alti volumi può rivelarsi pericoloso per mucose del cavo orale e può provocare danni ai tessuti molli.
L'alternativa agli sciacqui con acqua ossigenata
Molte persone sono solite utilizzare acqua ossigenata per gengive infiammate e altre tipologie di fastidio con l'obiettivo di trovare sollievo e diminuire i microrganismi presenti nel cavo orale.
Se è vero che il perossido di idrogeno - a basse concentrazioni - svolga un'azione disinfettante e antibatterica, è altrettanto vero che non è consigliabile adottare l'abitudine di effettuare acqua ossigenata per sciacqui alle gengive sul lungo periodo.
La gengivite è un'infiammazione che va curata sottoponendosi a una visita dentistica e rispettando le indicazioni ricevute dal proprio professionista (che solitamente prevedono una seduta di igiene professionale), senza ricorrere a metodi fai da te che, alla lunga, potrebbero anche provocare dei danni alla salute di denti e gengive.
L'alternativa più efficace e sicura all'utilizzo dell'acqua ossigenata è la clorexidina, che svolge esattamente le stesse funzioni del perossido di idrogeno, senza tuttavia presentare effetti collaterali.
Questa sostanza viene generalmente sfruttata all'interno dei collutori e rappresenta una valida alternativa ai composti più aggressivi, in quanto ottimo disinfettante del cavo orale.
Anche in caso di gengivite, al posto dell'acqua ossigenata è possibile ricorrere alla clorexedina, magari chiedendo prima consiglio al proprio dentista di fiducia.