Lo spazzolino fa parte della nostra igiene quotidiana, sin dalla primissima infanzia. La regola numero uno non è mai mutata: mai utilizzare lo spazzolino altrui e di non prestare mai lo spazzolino ad altri. Siamo quindi cresciuti con la convinzione che lo spazzolino debba essere solo nostro e mai condivisibile, nemmeno con il proprio partner o con un parente intimo, fratello, sorella o genitore che sia.
Quanto veritiera è questa affermazione? Capita spesso di condividere con amici e parenti una sigaretta, un bicchiere, una posata, senza trascurare le effusioni con il proprio partner. Che differenza c’è tra scambiarsi un bacio, condividere una pietanza utilizzando lo stesso cucchiaio e scambiarsi lo spazzolino?
Scambiarsi lo spazzolino è pericoloso?
Lo spazzolino viene utilizzato per rimuovere tartaro e residui alimentari depositati all’interno della bocca. In bocca vivono mediamente 200 batteri diversi, oltre a funghi e virus di varia natura. Fortunatamente, la maggior parte risulta innocua. Non solo. Molti microorganismi presenti nella bocca non sono particolarmente evoluti da poter vivere sulle setole di uno spazzolino da denti.
Tra i batteri della bocca ritenuti dannosi sono inclusi il Streptococcus mutans, responsabile delle carie, il Porphyromonas gingivalis e il Treponema denticola, associati a malattie gengivali. Niente paura, però. Da studi medici si evince che risultano più dannosi i batteri che vengono trasmessi dai passaggi nasali, dalla pelle e dalle mani.
Alla luce di queste considerazioni, quanto è rischioso per la nostra igiene dentale utilizzare lo spazzolino altrui? Escludendo il caso di soggetti sottoposti a chemioterapia o a trapianto di organi, il cui sistema immunitario risulta particolarmente compromesso, per tutti gli altri la condivisione dello spazzolino è altamente sconsigliata. Non tanto per una questione di salute, piuttosto per ragioni legate al decoro.
Ciò detto, non vogliamo liberalizzare la condivisione dello spazzolino. È vero, non è meno rischiosa di un bacio, ma è meglio limitarla solo a situazioni di emergenza. La persona con cui condividiamo lo spazzolino potrebbe essere portatrice di un virus o un fungo facilmente trasmissibili mediante lo spazzolino.
D’altra parte, non spazzolare i denti per un giorno o una notte non comprometterà di certo la nostra igiene orale. Quindi, se non strettamente necessario, rinunciate a utilizzare lo spazzolino altrui.
Qualche consiglio per l’utilizzo (consapevole) dello spazzolino
Data per certa che la condivisione dello spazzolino sia ammissibile solo in situazioni di emergenza, ricordiamo (e ribadiamo) alcune semplici regole per il suo utilizzo e conservazione:
- Sostituire lo spazzolino ogni 2 o 3 mesi. In caso di malattie o infezioni è bene sostituirlo più spesso in quanto potrebbe essere un facile deposito di batteri
- Dopo il lavaggio sciacquarlo con acqua tiepida per rimuovere i residui di cibo e di dentifricio
- Dopo il risciacquo posizionarlo in modo verticale in modo da favorire la caduta di gocce d’acqua depositate sulle setole
- Utilizzare contenitori diversi per ciascuno spazzolino appartenente ai vari membri della famiglia in modo da evitare la contaminazione tra di essi
- Igienizzare periodicamente lo spazzolino con collutorio o bicarbonato di sodio
- Verificare che le setole non siano umide, l’umidità favorisce il proliferare di muffe
- Utilizzare lo spazzolino dopo ogni pasto
Non ci resta quindi che dire… ad ognuno il suo!