Giuseppe Venturelli, Managing Director di Doxa Pharma, ci parla del suo punto di vista su web, salute e futuro, anticipando alcuni dei temi che saranno affrontati nel prossimo TEDMED del 12 settembre a Milano.
Si presenti in poche righe.
Vengo dalla provincia romagnola e quello che mi ha spinto ad esplorare la grande città e il mondo è sempre stata la curiosità. Ho fatto diverse esperienze lavorative nel mondo della salute da un osservatorio privilegiato come quello del ricercatore di mercato. Il ricercatore si nutre di cose nuove, di insight profondi, di storie vere e questo mi ha permesso di avere uno spaccato attento e aggiornato delle esperienze della gente e della loro relazione con la malattia e la salute. Oggi continuo il mio lavoro in Doxa Pharma che appunto è specializzata nell’ascoltare il mondo della salute.
Cosa si intende quando si parla di diagnosi collaborativa sul web? Quali sono i vantaggi e quali i possibili svantaggi?
Intanto penso che il web non sia un fenomeno passeggero e da sottovalutare ma un mondo nel quale tutti siamo o saremo coinvolti. Preso atto di questa realtà tutto diventa più facile, si abbattono i pregiudizi e si comincia a utilizzare la rete nella maniera migliore per ciascuno. Ormai, in tutte le famiglie che ne hanno la possibilità, il ricorso alla rete per avere informazioni sui problemi di salute è normale, le diverse generazioni si aiutano e vanno on line per cercare di capire sintomi e caratteristiche di una malattia, per capire se si può essere affetti dal problema. Ciò avviene per noi stessi e per i nostri cari. Questo ci può dare la possibilità di fare autodiagnosi precoce, ma soprattutto ci aiuta a relazionarci col medico in maniera più preparata. Questo fenomeno può generare un problema di ruolo per il medico, ma sono convinto che siamo in un momento di passaggio che ci porterà ad una relazione medico-paziente più solida e matura. La qualità delle informazioni che si trovano su internet può essere migliorabile e questo deve essere fatto per eliminare pregiudizi e possibili errori. Per fortuna il ruolo e la competenza dei medici risulta ancora saldo e apprezzato per la maggioranza dei pazienti.
Cosa si aspetta dalla sua partecipazione all’evento di TEDMED?
Finalmente potrò ascoltare e discutere le idee che arrivano dall’altra parte del mondo. Conoscevo TED ed è sempre stato per me un modello di comunicazione. Con TEDMED mi aspetto di venire in contatto con idee innovative e stimoli diversi che ci possano portare a vivere sempre meglio il nostro futuro e quello dei nostri figli.