La salute cardiaca delle donne può essere messa a rischio dall’endometriosi

Stefania Virginio

Ultimo aggiornamento – 06 Aprile, 2016

L’endometriosi è una patologia che non va affatto sottovalutata, in quanto può provocare altri disturbi che rischiano di compromettere la salute delle donne.

Da uno studio, infatti, è emerso che le donne con un’età inferiore ai 40 anni hanno il 33% di probabilità in più di sviluppare dolori toracici, attacchi di cuore o di avere la necessità di uno stent per liberare le arterie.

Cos’è l’endometriosi?

L’endometriosi è una malattia spesso dolorosa, in cui il tessuto che normalmente riveste l’interno dell’utero – l’endometrio – cresce al di fuori di esso. La patologia coinvolge più comunemente le ovaie, l’intestino o il tessuto che riveste il bacino. Raramente, il tessuto endometriale può estendersi oltre la regione pelvica.

Se una donna è affetta da endometriosi, il tessuto endometriale continuerà ad agire come farebbe nella normalità, ovvero addensandosi, rompendosi e sanguinando a ogni ciclo mestruale. Poiché questo tessuto non ha modo di uscire dal corpo (con le mestruazioni), rimane bloccato. Quando l’endometriosi coinvolge le ovaie, si potrebbero formare delle cisti, il tessuto circostante si potrebbe irritare e ci potrebbe essere lo sviluppo di tessuto cicatriziale e di aderenze.

Le conseguenze possono portare a problemi di infertilità, oltre che a disturbi all’apparato cardiovascolare.

Proprio per questo, i ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston, negli Stati Uniti, hanno pubblicato sulla rivista Circulation i risultati del loro studio, effettuato su donne che soffrono di endometriosi e altre che non hanno questo disturbo.

Le donne prese in considerazione sono state in totale 116mila e lo studio è stato effettuato in un arco di tempo lungo 20 anni.
Le percentuali parlano chiaro:

  • il 91% ha la possibilità di sviluppare dolore toracico e angina;
  • il 52% ha la probabilità di subire un attacco di cuore;
  • il 35% rischia di aver bisogno di un intervento chirurgico che liberi le arterie bloccate.

Gli esperti consigliano alle donne affette da endometriosi di seguire uno stile di vita sano, che favorisca la salute del cuore, di recarsi a fare controllo periodici, e soprattutto, di tener conto di tutti i sintomi e di saperli riconoscere per tempo.

Quali sono i sintomi dell’endometriosi da non sottovalutare?

Il principale sintomo dell’endometriosi è il dolore pelvico, spesso associato al ciclo mestruale. Anche se molte donne hanno i crampi durante il periodo mestruale, quelle che hanno l’endometriosi descrivono un dolore di gran lunga più grave.

Altri sintomi da tenere in considerazione sono:

  • dismenorrea: il dolore pelvico e i crampi possono iniziare prima del ciclo ed estendersi per diversi giorni, e possono coinvolgere la parte bassa della schiena e l’addome;
  • dolori durante i rapporti sessuali;
  • dolori legati ai movimenti intestinali o alla minzione;
  • eccessivo sanguinamento;
  • infertilità;
  • fatica, diarrea, costipazione, gonfiore, nausea, in particolare durante il periodo mestruale.

I sintomi sono dei fattori molto importanti, in quanto permettono alle donne di capire se possono essere affette da endometriosi e affidarsi subito alle cure mediche, cosicché da evitare di dover ricorrere all’intervento chirurgico.

Gli ormoni femminili e la loro funzione protettiva

Questo rischio cardiovascolare potrebbe essere dovuto proprio all’intervento chirurgico che a volte si rende necessario per risolvere la patologia. Difatti, nei casi più gravi, l’utero e le ovaie devono essere assolutamente asportati, e ciò provoca una menopausa anticipata.

Di conseguenza, con l’asportazione dell’apparato genitale femminile, si ha anche la perdita degli ormoni femminili e del loro effetto protettivo sul cuore.

Le cause dell’endometriosi

Sarebbe importante prendere il problema a monte, ovvero capire perché questa particolare patologia ha modo di svilupparsi.
Anche se la causa esatta non è certa, ci sono diverse spiegazioni possibili che includono:

  • Mestruazioni retrograde: il sangue mestruale contenente cellule endometriali rifluisce attraverso le tube di Falloppio e nella cavità pelvica invece che fuori dal corpo. Queste cellule aderiscono alle pareti pelviche e alle superfici degli organi pelvici, dove crescono e continuano ad addensarsi e sanguinare durante ogni ciclo mestruale.
  • Crescita delle cellule embrionali: le cellule che rivestono le cavità addominali e pelviche provengono da cellule embrionali. Quando una piccola area del rivestimento addominale si trasforma in tessuto endometriale, l’endometriosi si può sviluppare.
  • Cicatrice chirurgica: dopo un intervento chirurgico, come l’isterectomia, le cellule endometriali possono associarsi alla cicatrice.
  • Disordine del sistema immunitario: è possibile che un problema al sistema immunitario possa rendere il corpo incapace di riconoscere e distruggere il tessuto endometriale che sta crescendo al di fuori dell’utero.

Il consiglio degli esperti, quindi, è quello di recarsi dal proprio ginecologo di fiducia se si avvertono uno o più sintomi che facciano pensare a endometriosi, per prevenire possibili problemi cardiaci!

Stefania Virginio
Scritto da Stefania Virginio

Sono Stefania e sono una friulana doc! Da quando mi hanno dato in mano la prima matita alle elementari non ho mai smesso di scrivere, e nemmeno di leggere tutto quello che mi passa sotto gli occhi.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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