Ci sono state delle grandi scoperte in questi ultimi giorni da parte della Fondazione Grangettes di Ginevra, la quale ha dichiarato che esiste un forte legame tra la formazione del cancro al seno e i Sali di alluminio, che si trovano prevalentemente nei deodoranti ascellari.
Attraverso un esperimento, è stato appurato dai dottori che guidano la ricerca, Stefano Mandriota e Andrè-Pascal Sappino, che esponendo in vitro alcune cellule mammarie a contatto con i sali di alluminio, i tumori si formano portando anche a metastasi.
Già nel 2012, erano emersi gli stessi risultati, riportati proprio dagli stessi studiosi che avevano analizzato delle cellule umane in coltura. Con questa conferma, i sali d’alluminio sono realmente da inserire negli elementi ad alto rischio per la formazione del cancro della ghiandola mammaria.
Si dovranno fare ulteriori ricerche a riguardo per dare uno stop definitivo alla produzione dei deodoranti contenenti sali d’alluminio, ma il passo avanti che è stato fatto con questa scoperta è veramente importante.
Si sta cercando una causa per l’aumento del cancro al seno degli ultimi anni, soprattutto nei paesi industrializzati. Purtroppo, nell’ambiente esterno non è stato trovato ancora alcun agente che possa giustificare questo incremento avvenuto negli ultimi decenni.
Il tumore al seno: quello che c’è da sapere
Se non viene individuato per tempo, il tumore al seno può diventare una malattia potenzialmente grave. Le cellule della ghiandola mammaria si moltiplicano in modo incontrollato trasformandosi in cellule maligne, le quali hanno la capacità di emigrare invadendo i tessuti vicini e, con l’andare del tempo, anche gli altri organi. Le cellule che formano i dotti e quelle ghiandolari sono le più colpite dai tumori mammari.
I tipi di tumore al seno
I tipi di tumore riconosciuti fino ad ora sono di tipo invasivo e non invasivo. I tumori di tipo non invasivo sono 2:
- neoplasia duttale intraepiteliale;
- neoplasia lobulare intraepiteliale
Se si parla delle forme invasive allora le tipologie sono maggiori:
- carcinoma duttale: supera la parete del dotto, di solito ha una percentuale di frequenza dell’80%;
- carcinoma lobulare: il tumore supera la parete del lobulo, ha una percentuale di frequenza del 15%. Può colpire più punti nel seno e ambedue le mammelle;
- carcinoma tubulare, cibriforme, papillare mucinoso: sono le forme più rare e hanno una prognosi favorevole.
Quali sono i sintomi del tumore al seno?
Bisogna dire che il cancro al seno solitamente, all’inizio, non provoca alcun dolore. Sono da tenere sott’occhio i noduli che si trovano alla palpazione, o addirittura quelli visibili sotto pelle. Purtroppo, in questo caso, il tumore potrebbe già essere avanzato.
La percentuale più alta di tumore al seno si presenta nel quadrante superiore esterno della mammella.
Un altro dettaglio da tenere in considerazione è il capezzolo, se è in fuori o in dentro, se accusa delle perdite, se cambia aspetto, per esempio si mostra più raggrinzito.
Come viene diagnosticato un tumore mammario?
Grazie alla mammografia e all’ecografia mammaria, un cancro al seno può venir diagnosticato in tempi brevi. In caso di mammelle molto dense e fibrose, si può ricorrere anche ad una risonanza magnetica.
Nel caso in cui venissero riscontrati dei noduli sospetti, si preleverà una parte della formazione per portarla in laboratorio ed effettuare una biopsia. Possono venir analizzate sia le cellule che il tessuto, dopodiché si penserà a come agire per contrastare la formazione tumorale.
Che cure si seguono?
Un intervento chirurgico viene consigliato a tutte le donne affette da tumore al seno, per asportare la massa tumorale o i noduli interessati dalla malattia. Se la mastectomia è stata parziale, in seguito è probabile che verranno effettuate delle sedute di radioterapia.
Ricordiamo che per prevenire un tumore al seno è utile fare annualmente un controllo con ecografia mammaria o mammografia, in modo da prendere in tempo un qualsiasi nodulo sospetto.