Come sappiamo, la risonanza magnetica è un esame medico che utilizza campi magnetici e onde radio per ottenere immagini dettagliate dell’interno del nostro corpo. A differenza dei raggi X e delle scansioni TC, non espone i pazienti alle radiazioni ionizzanti.
Ma chi non può fare la risonanza magnetica? Vediamolo insieme.
Perché si fa e cosa “vede” una risonanza magnetica
La risonanza magnetica ha principalmente due scopi: il primo è prettamente diagnostico, mentre il secondo mira a monitorare i risultati di una terapia o di un trattamento. In particolare, la risonanza magnetica è in grado di evidenziare:
- Masse tumorali
- Danni cerebrali, alle articolazioni o ai vasi sanguigni
- Lesioni
- Ictus
- Malattie cardiache e danni causati da un infarto
- Infezioni
Sono, quindi, abbastanza numerosi i problemi di salute che possiamo rilevare tramite questo esame. Inoltre, per quanto riguarda i tumori, la risonanza magnetica ci permette anche di avere un’idea più o meno precisa della stadio, della dimensione e della risposta terapica delle cellule neoplastiche.
Questo tipo di test non prevede l’uso né di sostanze radioattive né di radiazioni ionizzanti. Per fornire immagini dettagliate sfrutta, invece, onde a radiofrequenza e potenti magneti che creano campi magnetici di alta intensità.
Attualmente non esistono studi che abbiano dimostrato danni a lungo termine dati dalla risonanza magnetica. È questo il motivo per cui si può ritenere un esame generalmente sicuro. Come ovvio, trattandosi inoltre di un test diagnostico – e non di una terapia -, non porta né benefici né danni a chi vi si sottopone.
Tuttavia, si sconsiglia di ripetere l’esame in tempi brevi, a causa del farmaco che viene iniettato come mezzo di contrasto. Il gadolinio, infatti, può risultare rischioso per i soggetti affetti da severe forme di insufficienza renale.
Chi non può sottoporsi a una risonanza magnetica
Non sempre è possibile eseguire questo esame su un paziente. Esistono, infatti, alcuni casi in cui i medici lo sconsigliano. Poiché utilizza i campi magnetici, come se fosse una vera e propria calamita, non sempre è possibile sottoporsi ad una risonanza magnetica. Chi, per vari motivi di salute, convive con componenti metalliche, non può sottoporsi a questo test. Tra queste:
- Peacemaker e defibrillatori cardiaci
- Alcune clip usate per trattare gli aneurismi cerebrali
- Impianti cocleari
- Neuro-stimolatori
Questi potrebbero infatti alterare il funzionamento dell’apparecchiatura oppure – nel caso di viti o protesi metalliche inserite nel corpo in prossimità di organi vitali o applicate in ortopedia a seguito di un intervento chirurgico – il campo magnetico prodotto dai macchinari potrebbe spostare queste strutture dalle loro sedi. I materiali più recenti con cui vengono costruite queste protesi, però, sono compatibili con le apparecchiature utilizzate per effettuare una risonanza magnetica. Pertanto, non rappresentano alcun rischio per il paziente.
La risonanza magnetica è, inoltre, sconsigliata alle donne incinte durante il primo trimestre di gestazione, a meno che non abbiamo assolutamente bisogno del test. Durante il resto della gravidanza, invece, non vi sono particolare controindicazioni.
Piccole istruzioni per l’uso: come vestirsi e come prepararsi alla risonanza magnetica
Nei giorni precedenti al test non servono particolari accorgimenti, né nella dieta né a livello farmacologico. Il medico può, però, scegliere di eseguire alcuni esami per le allergie, per capire prima della risonanza se il paziente potrebbe avere reazioni pericolose al mezzo di contrasto.
Ma come vestirsi per la risonanza magnetica? In primis, si sconsiglia indossare indumenti con ganci, bottoni, spille o chiusure lampo, per prevenire il rischio di portare con sé, in modo accidentale, qualche oggetto metallico all’interno della macchina. Comunque, per evitare che ciò accada, di norma viene chiesto al paziente di togliersi tutti i vestiti per indossare un camice fornito dalla struttura ospedaliera. Nel novero degli oggetti da non portare assolutamente all’interno delle apparecchiature figurano:
- Gioielli, orologi e piercing
- Fermagli per capelli
- Cinture e fibbie
- Reggiseno con ferretto
- Monete
- Occhiali
- Cellulari
- Carte di credito e tessere magnetiche
In alcuni casi, si chiede anche di rimuovere il trucco dal viso e dagli occhi, oppure di evitare direttamente di presentarsi truccate al test. Infine, alle donne che stanno allattando, si consiglia di raccogliere e conservare il latte necessario fino a 24 ore dopo l’esame, in modo da evitare di “passare il farmaco” usato come mezzo di contrasto al bambino. Prima di effettuare una risonanza magnetica è meglio avvertire il medico di eventuali problemi di salute (come asma, malattie ai reni o al fegato), di recenti interventi chirurgici, di allergie ad alimenti o a farmaci, gravidanza, otturazioni dentali e perfino tatuaggi, in quanto l’inchiostro con cui essi vengono disegnati può contenere tracce di metallo.