La campanella sta per suonare e non sembra mai essere un suono gradevole, tanto quanto quello della temuta sveglia delle sette del mattino. Dopo tre mesi di vacanze estive, il ritorno a scuola si presenta come un piccolo trauma per le famiglie.
Ritornare alla routine scolastica non è facile dopo giorni interi di ferie nei quali il gioco e la spensieratezza hanno fatto capolino. Genitori e figli devono, quindi, riprogrammare la loro quotidianità in funzione del ritorno alla “normalità” scolastica e lavorativa.
E i compiti per le vacanze?
Sono l’incubo dei bambini e dei loro genitori, i compiti per le vacanze. Fonte di stress molto discussa, per alcuni utile a non dimenticare le cose fatte durante l’anno scolastico, per altri una vera inutilità visto che la maggior parte dei bambini li farà una settimana prima di tornare sui banchi di scuola.
I compiti per le vacanze sono, in realtà, poco amati da tutti i bambini che, a parte qualche eccezione, proprio non ne vogliono sapere di farli. Farli a poco a poco senza esagerare, forse, sarebbe la cosa migliore, così come sarebbe di grande utilità la lettura di qualche libro durante l’estate, magari un libro a piacere scelto dall’alunno in piena autonomia, per evitare la “costrizione” di leggere qualcosa che non si gradisce.
L’esecuzione graduale dei compiti per le vacanze potrebbe essere un modo per abituarsi lentamente alla routine scolastica, a riprendere in mano quaderni, matite, penne e libri.
Come tornare alla routine? Ecco qualche suggerimento utile
La transizione dalle vacanze estive alla scuola può essere difficile per molti bambini. I seguenti suggerimenti potrebbero essere d’aiuto:
- Andare a dormire presto. Qualche settimana prima che ricominci la scuola, gradualmente, è bene cercare di andare a letto prima e svegliarsi più presto, provando a riabituarsi, lentamente, agli orari invernali anche relativamente ai pasti. Questo può aiutare i bambini a regolare i ritmi senza traumi.
- Creare dei programmi delle attività. Anche la creazione di un calendario settimanale su una lavagna con immagini magnetiche in cui segnare le attività (scuola, pratica del calcio, lezioni di pianoforte) che possono essere spostate dal bambino stesso, potrebbe servire da promemoria visiva delle attività del giorno.
- Mantenere un tono ottimista. È bene condividere con propri figli la tristezza per la fine dell’estate, questo normalizza il sentimento di delusione e lo rende parte degli stati d’animo senza creare drammi. Tuttavia, mantenere un tono positivo e l’entusiasmo nei confronti delle nuove avventure che vanno affrontate con l’inizio della scuola aiuterà il bambino a comprendere e accettare come normali entrambe le emozioni (delusione ed eccitazione), attendendo con ansia il nuovo semestre.
- Assicurarsi che il bambino abbia l’opportunità di fare attività fisica durante o dopo la giornata scolastica. La ricerca mostra una connessione diretta tra l’esercizio fisico e la salute mentale. L’American Heart Association raccomanda almeno 60 minuti di attività fisica al giorno.
- Capire di più sulle nuove scuole. Se il bambino frequenterà una nuova scuola, programmare una visita durante la settimana che precede l’inizio della scuola sarebbe una buona pratica, affinché ne comprenda il percorso, faccia proprie le immagini, le aule, la scuola stessa.
- Aiutare il bambino a prendere contatto in anticipo con i compagni di scuola. Il sostegno sociale può essere una chiave per il successo.
- Creare opportunità di routine per stare insieme e raccontarsi, la condivisione familiare di pasti, attività e stati d’animo è la strada per la serenità.
- Essere presenti e consapevoli. Dare ai propri figli attenzione completa, presenza al 100%. Gestire il proprio stress e regolare le risposte in situazioni difficili aiuterà il bambino a imparare a fare lo stesso. Insegnare ai bambini l’importanza della respirazione profonda e della pausa.
- Essere empatici. Se il bambino sembra avere difficoltà, è giusto mettersi a sua disposizione, ma senza forzare la conversazione. Un abbraccio e far loro sapere che siete lì se hanno bisogno di voi significa lasciare un delicato filo diretto di connessione.
- Attenzione alle ansie dei piccoli. Se il bambino mostra segni di problemi di salute mentale come la depressione o l’ansia, non abbiate paura di cercare aiuto. I bambini non sanno dire che stanno male psicologicamente, lo esprimono attraverso atteggiamenti, più o meno eloquenti, di trasgressione, solitudine, disturbi alimentari, che il genitore deve essere in grado di carpire ai primi segnali.
E voi? Siete pronti ad abbandonare spiaggia, escursioni o semplicemente gli orari estivi per ricominciare la routine scolastica insieme ai vostri figli?