Come inizia la vita? Domanda da un milione di dollari, anzi di più, visti gli enormi sforzi che la ricerca conduce per scoprire come avviene il concepimento. La ragione? Milioni le coppie che, nel mondo, soffrono di problemi di fertilità.
Oggi si aprono nuovi orizzonti per la cura e per la scienza: è stata scoperta la proteina che condiziona il concepimento, quella che permette, prima ancora della fecondazione, che lo spermatozoo possa penetrare l’ovulo.
Le fatiche di Ercole
Si sa, sono molte le fatiche che gli spermatozoi devono superare, nel breve tragitto verso l’ovulo che li attende. Si sa anche che solo uno spermatozoo, il primo, potrà raggiungere l’ovulo, penetrarlo e fecondarlo. È necessario che ovulo e spermatozoo si fondano, affinché inizi la danza della vita.
La zona pellucida
L’ultima barriera che lo spermatozoo deve attraversare è la zona pellucida: l’involucro che avvolge l’ovulo stesso, e che ha la funzione di proteggerlo sino al momento dell’impianto nell’utero, qualora venisse fecondato.
Quel che sino ad oggi rimaneva sconosciuto, era tramite quali meccanismi biologici avvenisse quest’ultimo processo. Ma è stata finalmente scoperta non solo la struttura biologica della zona pellucida, bensì anche quali elementi si attivano per consentire allo spermatozoo l’ultima penetrazione e quindi la fecondazione.
La glicoproteina ZP2
Nella specie umana, la struttura della zona pellucida contiene quattro differenti tipi di glicoproteine. Gli scienziati del NIDDK (National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases) hanno scoperto che, tra queste quattro, la glicoproteina che gioca un ruolo chiave nella penetrazione dell’ovulo è appunto quella chiamata ZP2.
Come inizia la vita?
Torniamo così alla domanda di partenza. Ora sappiamo che la vita comincia anche grazie all’attivazione di questa proteina: è lei a permettere allo spermatozoo di penetrare l’ovulo, è con lei che inizia il concepimento.
Nuovi scenari per la cura dei problemi di fertilità?
Ora che è stata scoperta e verificata l’esistenza e la funzione di questa proteina, per i ricercatori si chiarisce in quale direzione andare per capire come correggere eventuali disfunzioni. Presto sentiremo ancora parlare della proteina ZP2!