Prolasso genitale: chi è più a rischio?

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Cristina Grassi

Data articolo – 24 Gennaio, 2018

prolasso genitale: cause e sintomi

Il prolasso genitale è una condizione che riguarda il cedimento dei muscoli che avvolgono la vagina e che funzionano da struttura di supporto per gli organi e i tessuti pelvici. Non è raro che, in alcuni casi, questi muscoli inizino ad abbassarsi verso la vagina o addirittura verso l’apertura vaginale. Ma chi è più a rischio?

Prolasso genitale: chi è più a rischio

Una grande percentuale di donne sviluppano alcune forme di prolasso vaginale nel corso della vita. La maggior parte di queste dopo il parto. Questa, però, non è l’unica causa.

Un prolasso genitale può infatti verificarsi anche dopo la menopausa o un’isterectomia, dunque dopo la rimozione chirurgica dell’utero. Analizziamo quindi in maggior dettaglio le cause del prolasso genitale:

  • Parto – Il parto, in particolare nel caso di parto naturale di bambini grandi, un travaglio lungo o difficoltoso possono essere causa di danni ai tessuti, ai muscoli e ai legamenti attorno alla vagina.

E ancora:

  • Menopausa – La menopausa rappresenta un’altra causa comune del prolasso. Infatti il livello degli estrogeni, ormoni femminile, che aiuta a mantenere in forma i muscoli e i tessuti pelvici si abbassa, col conseguente indebolimento della struttura pelvica.
  • Isterectomia – L’isterectomia rappresenta un’altra causa che può condurre al prolasso in quanto, con la rimozione dell’utero, la parte superiore della vagina potrebbe gradualmente spostarsi verso l’apertura vaginale.

Diversi tipi di prolasso genitale

Diversi sono i tipi di prolasso genitale. Vediamo insieme quali:

  1. Rettocele o prolasso del retto – Riguarda la discesa della parete posteriore della vagina. Quando questa parete si indebolisce, la parete rettale spinge contro quella vaginale creando una protuberanza che potrebbe diventare particolarmente evidente durante i movimenti intestinali.
  2. Cistocele o prolasso della vescica – Può accadere quando si ha un prolasso della parete anteriore della vagina con conseguente prolasso della vescica.
  3. Enterocele o ernia dell’intestino tenue  – Causato dall’indebolimento della parete superiore della vagina. Questo tipo di condizione occorre soprattutto nelle donne che hanno effettuato una isterectomia.
  4. Prolasso dell’utero o prolasso uterino – Comporta l’indebolimento del gruppo di legamenti uterosacrali che si trovano nella parte superiore della vagina. Questo processo causa la discesa dell’utero.
  5. Prolasso della volta vaginale – Solitamente causato dall’isterectomia, avviene quando la parte superiore della vagina discende gradualmente verso l’apertura vaginale con possibile capovolgimento dell’organo sessuale femminile. Spesso il prolasso della volta vaginale è accompagnato da enterocele.

Come riconoscere il prolasso genitale

I sintomi più comunemente associati al prolasso dipendono dalla tipologia di quest’ultimo, ma ciò che accomuna tutti è la sensazione che le strutture e i tessuti della vagina non si trovino nel “posto giusto”. In generale più la condizione è avanzata e peggiori sono i sintomi associati.

Ecco alcuni dei sintomi del prolasso genitale:

  • Sensazione di pressione nella vagina e nelle pelvi
  • Rapporti sessuali dolorosi
  • Presenza di una massa nell’apertura vaginale
  • Sensazione di dolore o pressione quando si è distesi
  • Infezioni del tratto urinario ricorrenti

I seguenti sintomi sono, invece, comuni solamente a certi tipi di prolasso:

  • Difficoltà nella defecazione
  • Difficoltà nella minzione
  • Costipazione
  • Incontinenza
  • Dolore che aumenta dopo lunghi periodi passati senza sedersi
  • Apertura vaginale allargata

Sebbene siano vari i sintomi di questa condizione, alcune donne non ne sperimentano nessuno. Il prolasso genitale è una patologia che deve essere risolta in maniera chirurgica e, sebbene per molte donne sia un argomento difficile da affrontare, è opportuno rivolgersi quanto prima al proprio medico per capire il tipologia di prolasso e curare il problema.

Ultimo aggiornamento – 03 Maggio, 2018

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