Prevenire l’asma grazie ai “batteri buoni”

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 12 Ottobre, 2015

Sulla rivista Science Translational Medicine è comparso uno studio di un’equipe di medici canadesi che afferma come l’esposizione a “batteri buoni” durante le prime fasi di vita possa prevenire la comparsa dell’asma.

Lo studio

Questa ricerca ha analizzato 319 bambini e ha notato che il rischio che si verificasse questo disturbo era maggiore quando mancavano 4 tipi di batteri. Si pensa che l’esposizione ai giusti microbi, al momento consono, possa prevenire asma e allergie.

Il team ha confrontato il microbioma dei bimbi all’età di 3 mesi, 1 anno e 3 anni. La mancanza di Feacalibacterium, Lachnospira, Veillonella e Rothia all’età di 3 mesi aumentava di molto il rischio di sviluppare l’asma a 3 anni. Lo stesso legame non si ha in relazione al microbioma a un anno di età, sintomo che questo si sviluppa proprio nelle prime fasi di vita.

Si è notato come somministrando a cuccioli di topo, precedentemente privi di germi, questo cocktail batterico, l’infiammazione si riduceva di molto. Uno dei ricercatori, il dottor Stuard Turvey, ha spiegato come la ricerca sia ancora in fase iniziale, ma potrebbe portare a essere utile per prevenire l’insorgere dell’asma.

L’asma: un disturbo comune

I casi di questa patologia, che consiste in un’infiammazione e irritazione delle vie aeree, sono in continuo aumento. Una spiegazione di questo incremento è stata associata all’eccessiva igiene che non permette più al sistema immunitario dei bambini di calibrarsi in modo corretto. Un parto naturale o l’allattamento al seno possono incidere sensibilmente, in modo positivo, sulla formazione del microbioma.

Il dottor Benjamin Marsland, dell’università di Losanna, ha dichiarato come già in passato per molti anni l’esposizione ai microbi sia stata collegata con la protezione contro l’asma. Un ambiente salubre erano ritenute essere le fattorie, dove si era soliti bere latte crudo; anche una dieta ricca di fibre riduce l’nfiammazione dei polmoni.

Continua affermando come ci sono delle fasi dell’infanzia precise per l’esposizione a certi batteri buoni, in modo che questi possano portare alla formazione di giuste forme di prevenzione.

La dottoressa Samantha Walker, dell’istituto inglese per lo studio dell’asma, ha detto: “l’asma è una condizione complessa e questa ricerca ci suggerisce che un giusto equilibrio dei batteri intestinali può agire sul nostro sistema immunitario e può avere un ruolo chiave nell’insorgenza di asma in alcuni soggetti. Tuttavia, occorrono ancora molti studi per poter interpretare in modo migliore questi risultati e poter valutare quello che sia il loro impatto sullo sviluppo di trattamenti o cura dell’asma.”

 

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Scritto da Simona Fenzi | Blogger

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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