Anche quest’anno, rinnovando un impegno che ormai dura da sedici anni, il Gruppo Sapio ha dato il proprio riconoscimento agli innovatori italiani che si sono distinti nell’ambito della ricerca.
Si è infatti appena conclusa la XVI Edizione dei Premi Sapio, che ha visto la consegna di numerosi tributi a progetti nell’ambito dell’energia solare, della genomica, della spettroscopia, della circular economy e della diagnosi precoce delle malattie.
Il valore umano e individuale della ricerca
La cerimonia, nella meravigliosa cornice di Palazzo Giustiniani, è stata inaugurata dall’Onorevole Piergiorgio Cortelazzo, per essere poi arricchita dalla testimonianza di tre tra ricercatori, imprenditori e scienziati insigniti del premio Sapio in una delle precedenti edizioni: Irma Airoldi, ricercatrice del Laboratorio Cellule staminali post natali e terapie cellulari dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova; Luca Ravagnan, Amministratore Delegato di Wise srl e Federica Migliardo, professore associato del Dipartimento di Scienze Chimiche Biologiche, Farmaceutiche e Ambientali dell’Università di Messina.
Ma il vero protagonista, quest’anno, è stato il valore umano e individuale del lavoro di ricerca scientifica e tecnologica poichè, come ha evidenziato in apertura Alberto Dossi, presidente del Gruppo Sapio, “troppo spesso tutte le attenzioni vengono rivolte ai risultati e agli esiti delle attività di ricerca – continua – ciò che davvero conta sono i singoli individui, donne e uomini, che si dedicano a questa attività. Non vanno mai perse di vista le loro esigenze e le loro aspettative. Ancora più che altrove, è la persona che deve essere messa al centro; ed è questa la finalità più profonda del Premio”.
I premi: dall’innovazione alla sicurezza
Ad aggiudicarsi il Premio, nelle cinque categorie previste, sono stati:
- Premio Sapio Sicurezza – È stato assegnato a Giuseppe Ragonese e a Donetella Termini per il loro progetto “Green Safety Cover Pv Panel”, con cui hanno sviluppato un sistema meccanico per oscurare i pannelli solari, limitandone l’irraggiamento e riducendo la tensione generata a valori pressoché nulli.
- Premio Sapio Ricerca Junior – Antonio Casini è stato il vincitore di questo premio, con il suo progetto sulle tecnologie per un editing genomico ultra-preciso e sicuro, praticamente privo di effetti collaterali.
- Premio Sapio Innovazione – Miriam Serena Vitiello è stata insignita del premio Sapio Innovazione per la sua ricerca sui dispositivi fotonici e nanoelettronici per la generazione, manipolazione e rivelazione di impulsi ultra-brevi a frequenze Terahertz (THz).
- Premio Sapio Start-Up – Nell’ambito delle Start-Up, Sapio ha deciso di premiare BioInnoTech, fondata da Rosita Pavone, Maria Pisano e Erika Andriola, per il lavoro di recupero, valorizzazione e trasformazione del siero del latte, attraverso un innovativo processo biotecnologico, per l’ottenimento di prodotti ad elevato valore aggiunto.
- Premio Sapio Ricerca – Vincitore del premio Sapio Ricerca è il professor Claudio Luchinat con il suo progetto di ricerca, che ha evidenziato che è possibile definire per ogni individuo un profilo metabolico caratteristico e stabile nel tempo, che si trasforma in presenza di alterazioni importanti come l’insorgenza di una malattia.
Uno spazio per gli studenti
Anche gli studenti, però, hanno avuto il proprio e meritato spazio all’interno dell’iniziativa del Gruppo Sapio.
Sono infatti stati nominati Alfieri del Lavoro per i loro meriti scolastici cinque studenti di medicina – Vito Busco, Angela Marella Cenname, Lorenzo Faruggio e Chiara Mengoni –. Come si stanno approcciando al mondo della ricerca? Quali sfide professionali e intellettuali si prospettano per loro? Questo il focus principale, di estrema attualità.
“Fare ricerca, oggi in Italia, è difficile – ha sottolineato ancora il presidente Alberto Dossi -. E proprio per misurarci con questa difficoltà, con l’idea di dare un contributo concreto al Paese, che ci impegniamo, ormai dal 1999, su questo fronte, convinti che la ricerca scientifica faccia e farà la differenza per la vita di tutti noi”.