Fin dai tempi più antichi, il nostro corpo si è rilevato lo strumento di comunicazione non verbale per eccellenza con cui ci interagiamo quotidianamente con gli altri, spesso senza consapevolezza.
I nostri occhi in particolare la dicono lunga sul nostro stato d’animo e sulle nostre emozioni, frequenti sono espressioni come “Guardami negli occhi”, “Gli occhi sono lo specchio dell’anima”, “Uno sguardo vale più di mille parole”, proprio per sottolineare la facilità di interpretare determinati messaggi non verbali dell’interlocutore attraverso gli occhi.
Sugli occhi, sullo sguardo e sulle emozioni che ne derivano si è basato uno studio pubblicato su Psychological Science, da un gruppo di ricercatori statunitensi.
Cosa ha rilevato lo studio sulle emozioni?
I ricercatori hanno esaminato come l’uomo può comunicare determinati messaggi o stati emotivi servendosi solo degli occhi, in particolar modo ampliando o restringendo il proprio campo visivo.
Al campione oggetto d’analisi, 28 partecipanti, è stato chiesto di associare delle immagini di occhi mostrate determinati stati d’animo, ad. Es. tristezza, disgusto, rabbia, paura e sorpresa.
Ciascuna immagine è stata analizzata in relazione a 2 elementi:
- Movimenti oculari: apertura dell’occhio, distanza tra sopracciglio e occhio, curva delle sopracciglia;
- Movimenti del viso: rughe intorno a naso, alle tempie e sotto l’orecchio.
La maggior parte dei partecipanti ha associato alle singole immagini per lo più le stesse espressioni:
- Stati d’animo come odio, aggressione, sospetto e discriminazione sociale per immagini in cui era evidente un restringimento delle palpebre, per ridurre il flusso di luce in entrata e aumentare la messa a fuoco.
- Stati d’animo come interesse, sensibilità e paura per immagini che riprendevano occhio spalancanti, ampliamento che consente di allargare il campo visivo circostante per avere maggior controllo della situazione.
La ricerca ha inoltre rilevato che:
- Le espressioni degli occhi sono estremamente complesse: ad uno stessa emozione possono corrispondere più espressioni;
- Le combinazioni di espressioni degli occhi sono innumerevoli, si contano almeno 3.7×1016 combinazioni diverse, difficili da individuare e classificare.
La ricerca, si è soffermata sull’individuazione dell’origini di tali espressioni: se secondo la teoria Darwiniana le emozioni sono il risultato di fenomeni biologici, storici e culturali, secondo tale ricerca la chiave di lettura delle emozioni e delle espressioni degli occhi è insita nel processo di evoluzione della storia dell’umanità. Le espressioni degli occhi sono la reazione dei nostri antenati a stimoli ambientali e sociali.
Ad esempio, la tendenza a restringere gli occhi può essere chiaramente ricondotta a un’esigenza insorta nei momenti di caccia o di scontri fisici dove risultava necessaria una migliore acuità visiva.
Occhi, quali patologie?
Sin dalla nascita, gli occhi ci permettono di guardare il mondo esterno, oltre che comunicare consciamente o meno con gli altri e di esprimere emozioni.
Il mal funzionamento di uno o di entrambi gli occhi determina notevolmente la vita sociale e privata dell’individuo.
Le patologie più diffuse a carico degli occhi sono:
- Astigmatismo: difficoltà di messa a fuoco di oggetti lontani o vicini. Si risolve con specifiche lenti.
- Miopia: difficoltà di messa a fuoco di oggetti distinti.
- Cataratta: il cristallino che si trova all’interno dell’occhio si opacizza, la vista risulta annebbiata. Si risolve con intervento chirurgico.
- Strabismo: deviazione di uno o di entrambi gli assi visivi.
- Congiuntivite: infiammazione della parte esterna dell’occhio, solitamente si contiene grazie all’uso di collirio antibiotico.
- Glaucoma: progressiva opacizzazione del cristallino che può generare la progressiva perdita della vista.
- Patologie della retina: la retina consente di mettere a fuoco le immagini, può subire una rottura o un distaccamento totale.
Sottoporsi a visite oculistiche periodiche consente di prevenire il progredire di eventuali patologie con danni irreversibili alla vista, e perché no, consente di conservare uno stato di salute ottimale dei nostri occhi che saranno pronti ad esprimersi ed emozionarsi rispetto a eventi esterni, senza alcuna difficoltà.