Qualsiasi individuo, nel profondo di sé, nasconde un bambino interiore legato non solo ad uno stile di vita spensierato e giocoso, ma anche a traumi o situazioni negative vissute in passato.
Il bambino interiore è colui che ha conservato paure e insicurezze, influenzando il modo di pensare e di agire da adulti.
Non tutti sono consapevoli di questa parte di sé: tale mancanza è all’origine di difficoltà e disagi apparentemente inspiegabili.
Vediamo come, e perché, è importante prendersi cura del proprio bambino interiore.
Cos’è il bambino interiore
Il concetto di bambino interiore sta ad indicare il fatto che ciascuno nasconde un aspetto infantile nel proprio inconscio: questo lato del carattere, definito anche sub-personalità, emerge in determinate circostanze.
Il nostro bambino interiore riflette in ogni particolare quello che eravamo da piccoli:
- gli aspetti negativi;
- gli aspetti positivi;
- i bisogni insoddisfatti;
- le emozioni represse;
- l’innocenza;
- la creatività.
Non tutti riescono ad entrare in contatto con il loro bambino interiore: quando lo si fa è perché si ha a che fare con un problema o una ferita capitata in tenera età.
Al contrario, anche se il proprio bambino interiore è sano e felice una piccola parte di noi stessi reagisce alla vita come, appunto, un bimbo.
Quindi, tutti hanno un bambino interiore: la vera sfida è riconoscerlo, accettarlo e connettersi con lui.
Come si manifesta il bambino interiore ferito
Anche un’infanzia felice può nascondere traumi minori nascosti, che possono ripercuotersi in età adulta e hanno bisogno di un lavoro personale per essere risolti.
Se questi problemi non vengono risolti in tenera età, è probabile incontrare gravi difficoltà (almeno finché non verrà attuato questo percorso terapeutico).
Le manifestazioni più comuni dell’avere un bambino interiore ferito includono:
- auto sabotaggio;
- comportamento autolesionista;
- comportamento passivo-aggressivo;
- comportamento violento.
Il bambino interiore ferito risulta essere:
- dipendente;
- narcisista;
- impulsivo;
- bisognoso;
- timoroso dell’abbandono.
Il bambino interiore, inoltre, può catalizzare tutto quello che gli hanno trasmesso durante il processo di sviluppo: se vi sono state, ad esempio, frasi come “i maschi non piangono”, il bambino interiore andrà a sminuirsi ogni volta che gli scapperà una lacrima (considerandosi un debole).
Col tempo, egli imparerà a reprimere qualsiasi emozione condizionando anche i rapporti interpersonali, evitando tutte quelle persone che ai suoi occhi da adulto sono troppo deboli per via della loro emotività.
Tuttavia, guarire il bambino interiore può eliminare questi sentimenti anche in età adulta.
Come prendersene cura: 5 consigli
Per diventare adulti nella concezione psicologica del termine è buona cosa cercare di entrare in contatto e prendersi cura del proprio bambino interiore.
Ecco 5 consigli per farlo.
Restare in ascolto
Prestare sempre attenzione alle sensazioni che riaffiorano, ciò che si ha vissuto durante l’infanzia condiziona profondamente il modo di pensare e agire da adulti.
Fermandosi a riflettere su questi segnali interiori, quindi, sarà possibile capirne il significato e lavorarci.
Dedicare del tempo a ciò che si faceva da bambino
Riscoprire le attività che durante l’infanzia ci hanno regalato gioia e spensieratezza consente di rievocare sensazioni proprie del bambino interiore.
Ad esempio, si può:
- disegnare;
- dipingere;
- ballare;
- giocare;
- leggere.
Abbandonare il senso di colpa
Dopo esperienze infantili infelici, si è poi cresciuti nella convinzione di essere bambini cattivi che avevano reso infelici i genitori facendo qualcosa di sbagliato.
Bisogna, però, ricordare al bambino interiore che non ha nessuna colpa e che non si merita tutta la sofferenza che è insita di sé.
Perdonare
Prendersi cura del proprio bambino interiore significa anche saperlo perdonare: così come non è giusto serbare il senso di colpa, allo stesso modo bisogna infondere perdono al bambino interiore – che è vittima delle situazioni disfunzionali vissute durante l’infanzia.
Mantenere la mente aperta
Il bambino interiore va considerato come una rappresentazione delle esperienze passate (sia positive che negative).
Per riuscire ad entrare in contatto con lui, è necessario non opporre alcuna resistenza dal momento che si tratta di una parte di sé (nulla di bizzarro, quindi).