Pasqua e Pasquetta: i consigli per un pranzo senza reflusso gastrico

Antonia de Gioia | Blogger

Ultimo aggiornamento – 12 Maggio, 2021

Pasqua e pasquetta: come evitare il reflusso gastrico

Sarà un pranzo di Pasqua diverso dal solito, quello di quest'anno. Eppure, il cibo potrebbe essere un ottimo alleato per scacciare i pensieri in questi giorni di quarantena! Attenzione, però. Come spesso capita durante i giorni di festa, tendiamo a esagerare con il cibo, incentivati da tavole imbandite di ogni prelibatezza.

Di tanto in tanto, concedersi qualche sgarro a tavola è assolutamente concesso, purché questa non diventi un’abitudine… ma attenti al reflusso gastrico! Mangiare tanto ci espone maggiormente ai rischi di acidità e pesantezza di stomaco. Ecco come evitarli.

Le regole per una tavola pasquale

Chi di voi manterrà la tradizione della grigliata, soprattutto il giorno di Pasquetta? Nessuno lo vieta, a patto che si evitino assembramenti di ogni tipo e si utilizzino barbecue che non creino fumi e odori che possano disturbare i vicini. Fate molta attenzione a questo aspetto. Se una persona accende barbecue o simili sul balcone, e il fumo dà fastidio sino al punto di superare la normale tollerabilità, il vicino di casa può agire in giudizio. Prima di mettervi all'opera, rispolverate anche il vostro regolamento condominiale: potrebbe infatti essere vietato. In tal caso, la grigliata è rimandata al prossimo anno!

 Qualora vi fosse il via libera, ecco qualche semplice consiglio per organizzare una grigliata a regola d’arte senza incorrere in spiacevoli inconvenienti:

  • Utilizzare una piastra in metallo, il sapore della carne è diverso, ma il quantitativo delle sostanze nocive rilasciate è sicuramente minore.
  • Evitare di far bruciare eccessivamente la carne: le parti bruciate contengono idrocarburi nocivi per il nostro organismo.
  • Non eccedere nei quantitativi: durante una grigliata si rischia di mangiare un quantitativo di carne nettamente superiore al fabbisogno settimanale consigliato.
  • Prediligere carne poco grassa, poiché il grasso a contatto con la fiamma si scioglie e si trasforma in diossina, contaminando la carne in cottura;
  • Preferire carne bianca, ad esempio di pollo e di tacchino. Ricordate che è meglio cuocere la carne privandola della sua pelle per rendere la grigliata più leggera. Limitare il consumo di carni rosse.
  • Preferire grigliata di pesce rispetto a quella di carne.
  • Rispettare i tempi di cottura per ciascun tipo di carne, per preservarne i valori nutrizionali.
  • Consumare la carne grigliata al naturale, evitando l’utilizzo di salse, veri e propri concentrati di zuccheri e grassi.
  • Evitare l’utilizzo di sale su carne grigliata: il sale ha effetti negativi sulla pressione arteriosa e sul processo di digestione
    Limitare l’utilizzo di spezie piccanti, in quanto quantità eccessive potrebbero compromettere la salute del colon.
  • Non eccedere con alcolici, nonostante ben sappiamo che ogni grigliata che si rispetti deve essere accompagnata da un buon vino. Ricordate che, se consumato in quantità moderate, ha effetti positivi sul sistema cardiocircolatorio. L’importante è non eccedere.
  • Evitare di accompagnare alla grigliata cibi fritti, prediligere verdure grigliate, al naturale o al cartoccio.
  • Consumare carne, verdure e tutto ciò che offre la tavola pasquale lentamente, masticando bene per favorire la digestione.
  • Per il dessert a fine grigliata, sì alle uova pasquali, ma preferite sempre il cioccolato fondente!

Reflusso gastroesofageo: come riconoscerlo

Bruciore di stomaco, acidità, rigurgito, spesso accompagnati da mal di gola, asma, raucedine, disturbi del sonno sono le tipiche sensazioni di malessere che possiamo avvertire dopo aver esagerato con il cibo. Sono i tipici sintomi del reflusso gastrico, quello stato di malessere che si verifica a causa della risalita del cibo nell’esofago. E la Pasqua non ne è mai del tutto esente!

Lo stomaco e l’esofago sono separati dallo sfintere esofago inferiore (LES): a causa di un suo mancato funzionamento, l’acido contenuto nello stomaco – per effetto di un aumento della pressione – può risalire nell’esofago. Questa condizione è particolarmente favorita quando vi un eccessivo deposito di grasso nello stomaco (determinato, perché no, da una ricca grigliata di carne!).

Non è solo la qualità e la quantità del cibo ingerito che può causare reflusso gastrico. Vi sono infatti altre condizioni che possono essere all’origine di questo disturbo, come:

  • Assunzione di farmaci
  • Malattie neurologiche autoimmuni
  • Abuso di alcool
  • Stato di stress
  • Fumo
  • Sovrappeso
  • Gravidanza

Nel caso in cui i sintomi perdurino o si ripetano nel tempo, al di là delle festività, è bene consultare un medico, per effettuare un’accurata diagnosi. Ulcera esofagea, esofagite e mal aplasia di Barrett sono tipiche complicanze da reflusso gastrico, per le quali è richiesto uno specifico trattamento farmacologico.

Per il giorno di Pasquetta rilassatevi e non rinunciate alla tradizionale grigliata, concedetevi pure qualche piccolo sgarro e, per smaltire le calorie in eccesso e favorire la digestione evitando i rischi di uno spiacevole reflusso gastrico, proponete ai vostri commensali una salutare passeggiata all’aria aperta. Nei giorni successivi avrete modo di disintossicarvi: astenetevi dal consumo di carne, privilegiate pesce, legumi e verdure e concedetevi qualche ora di salutare attività fisica!

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Scritto da Antonia de Gioia | Blogger

Sono una laureata in Marketing e mi occupo della gestione di attività promozionali e di comunicazione, con un’attenzione particolare al mondo digitale e social. Nel tempo libero, lontana dal lavoro quotidiano, mi dedico alla scrittura.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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