Cos’è l’osteoporosi?
La diminuzione della massa ossea , fisiologica con l’avanzare dell’età, è detta osteopenia (letteralmente mancanza, carenza di tessuto osseo). Quando il processo di perdita di minerali rende le ossa fragili anche un trauma di modesta entità può causare una frattura: in questo caso si parla di osteoporosi.
L’osteoporosi è una condizione che riguarda in Italia circa tre milioni e mezzo di donne, soprattutto dopo la menopausa e un milione di uomini, colpiti soprattutto dopo i sessant’anni.
L’osteoporosi si può prevenire adottando stili di vita corretti:
- niente fumo
- niente alcol
- attività fisica costante
- esposizione moderata al sole (che stimola la produzione di vitamina D)
- alimentazione ricca di calcio e vitamina D
Le cure si basano principalmente su farmaci che riducono la perdita minerale e facilitano la formazione di tessuto osseo.
Quali esami per diagnosticare l’osteoporosi?
Per anni la diagnosi di osteoporosi si è basata sulla radiografia. Dalle semplici immagini radiologiche si è reso indispendabile passare a indagini più affidabili ed efficaci per misurare la densità dell’osso ed è nata la MOC (mineralometria ossea computerizzata).
Per una donna sana è un esame consigliato dalla menopausa in poi una volta ogni due o tre anni. Per gli uomini non è di routine quindi va effettuato su suggerimento medico.
Per accedere agli esami con l’SSN (Servizio Sanitario Nazionale) in ospedali pubblici o in strutture private accreditate è sufficiente la prescrizione (impegnativa) rilasciata dal medico di base e valida per 30 giorni su tutto il territorio nazionale.
Come si esegue la MOC?
Oggi la misurazione della densità ossea si fa per lo più con la Moc digitale a raggi X o Dexa. L’elevata velocità di scansione consente di effettuare un esame alla colonna lombare e al collo del femore in meno di cinque minuti con una dose di radiazioni trascurabile per il paziente e senza rischio per l’operatore.
E’ possibile anche effettuare un’indgine su tutto lo scheletro in poco più di cinque minuti.
Per fare l’esame:
- non è richiesta alcuna preparazione
- l’esame non è doloroso.
- il paziente deve solo sdraiarsi su un lettino al di sotto del quale si trova la sorgente che emette le radiazioni