Siete pronti per il cambio dell’ora? Orologi al polso e occhi ben aperti a non spostare male le lancette: nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre, le 3 del mattino diventeranno le 2.
Ma come reagisce il nostro organismo a questo cambio d’ora?
C’è chi è convinto che in questo modo si possa riposare di più, ma non è proprio così, ahimè. Infatti, uno dei primi “disturbi” del passaggio all’ora solare è legato al sonno e più precisamente al ciclo sonno/veglia, che potrebbe essere alterato e causare qualche giorno di insonnia.
Inoltre, pronti con la tazzina di caffè sempre di fianco. Aumenta infatti la distrazione al lavoro (o peggio ancora in auto), nei giorni successivi.
E lo stress? Beh, aumenta anche quello, seppure sia solo una fase transitoria.
Come abituarsi alla nuova ora?
Niente paura, ci si abitua in fretta. I sintomi di cui parliamo, infatti, dovrebbero avere la durata di 2-3 giorni al massimo. Non c’è motivo di preoccuparsi, ma qualche consiglio ve lo diamo comunque.
Se è l’insonnia a prendere piede, il dr. Ivan Blancato, psicoterapeuta, sostiene che “bisognerebbe cercare di avere una corretta igiene del sonno, ossia assumere e far proprie tutta una serie di abitudini che precedono il periodo di addormentamento (non usare PC o altri strumenti elettronici, cercare di non pensare agli impegni del giorno seguente e, se possibile, rilassarsi con un po’ di training autogeno“.
Per lo stress (che causa anche distrazione), la dr.ssa Susanna Elena Violanti, psicologa, dice “compatibilmente con i ritmi quotidiani, è utile praticare attività fisica, passeggiare, fare yoga e provare la meditazione, tentare cioè di allentare i tempi frenetici di ogni giorno e abbassare l’ansia“.
Insomma, un rimedio c’è, e nel caso il disturbo dovesse persistere inviateci pure una domanda di salute e uno specialista vi risponderà!